1980, un anno di cinema
E’finito il decennio settanta.
Senza grandi rimpianti,se vogliamo; le aspettative di fine anni sessanta,l’impegno,le lotte hanno lasciato il posto alla disillusione.
Ora c’è voglia soltanto di lasciarsi alle spalle la triste stagione degli anni di piombo,della crisi economica e energetica,dell’inflazione a doppia cifra.
Che qualcosa stesse cambiando era apparso chiaro già dal 1978,anno cruciale e fra i più importanti dello scorso secolo.
C’è ora voglia di leggerezza,per scacciare i dieci anni d’incubo che il paese ha vissuto.
Ed effettivamente le aspettative di tutti saranno premiate,anche se non dall’oggi al domani.
Il 1980 infatti è un anno per certi versi drammatico,che sembra avvinghiare il paese all’àncora del decennio precedente;
il terrorismo morde selvaggiamente,il 1980 sembra la triste prosecuzione dell’anno appena passato.
Tre fatti luttuosi e gravissimi sconvolgono l’anno,gettando una luce sinistra sulle aspettative per un decennio meno inquieto,
meno angoscioso del 1979.
Shining di Kubrick
Sophie Marceau in Il tempo delle mele
Il 27 giugno un aereo di linea della Itavia,un DC9 in viaggio verso Palermo scompare dai radar.
Accade mentre il velivolo sorvola Ustica,con i suoi 81 passeggeri.
Alla fine si scopre che l’aereo è esploso in volo,ma coperture e depistaggi impediranno di far luce sulla vera natura
dell’incidente.Dopo oltre 35 anni la verità è emersa,nonostante tutto,anche se ancora non chiara;il DC9 venne abbattuto per errore
durante una battaglia aerea sui cieli di Ustica,ma ancora oggi è una verità contestata proprio da parte di coloro che avrebbero dovuto
far luce sulla vicenda,ovvero gli alti gradi dell’aeronautica militare.
Il 2 agosto,alle 10 e 25,in una calda giornata d’estate la stazione di Bologna è piena di turisti in transito per le mete di vacanza.
Un potentissimo ordigno,piazzato nella sala d’attesa,esplode causando la morte di 85 persone ed oltre 200 feriti.Siamo al culmine della strategia della tensione, anche in questo caso depistaggi dei servizi segreti impediranno di conoscere appieno i responsabili della strage,ancora oggi non del tutto individuati.
Infine il 23 novembre,una tranquilla domenica,poco dopo le 19,30 una devastante scossa di terremoto del decimo grado della scala Mercalli rade al suolo interi paesi dell’Irpinia,causando la morte di 3000 persone oltre al ferimento di migliaia di cittadini e danni incalcolabili.
Questo lo scenario di un anno davvero drammatico,che cinematograficamente parlando sarà uno dei più bui della storia .
La crisi del cinema è ormai conclamata,con la perdita di milioni di spettatori e le produzioni ne risentono pesantemente.
The blues brothers
Bianco rosso e Verdone
Non è tanto una questione di numeri,perchè siamo comunque attorno alle 140 produzioni quindi in crescita rispetto al 1979,quanto piuttosto di qualità.
Davvero si fatica a trovare,ovviamente per quanto riguarda le produzioni di casa nostra,pellicole degne di segnalazioni.
Così i prodotti migliori,al solito,arrivano dall’estero.
Come lo splendido film di Kubrick Shining,uno dei capolavori del maestro,tratto da un romanzo di Stephen King,un horror metafisico interpretato da uno straordinario Jack Nicholson.
John Landis dirige uno dei cult degli anni 80,The blues brothers,con la straordinaria coppia Dan Aykroyd e John Belushi;storia di due fratelli che vogliono impedire la chiusura della loro scuola e che organizzano un concerto per scongiurare l’evento.Una spettacolare colonna sonora e il ritmo ossessivo delle gag unito ad una direzione fatta con mano ferma portano il film al successo mondiale.
Martin Scorsese presenta uno dei suoi capolavori,Toro scatenato,protagonista Robert De Niro nei panni di Jake La Motta,pugile italo americano campione dei pesi medi.
Il film è girato in un vivido bianco e nero,Robert De Niro,quasi irriconoscibile per il peso preso per esigenze artistiche si produce in una performance che gli varrà,nel 1981,l’Oscar come miglior attore protagonista.
Il piccolo Lord
Toro scatenato
Sempre da oltre oceano arriva un grandissimo successo,Star Wars – Episodio V – L’impero colpisce ancora,seconda parte della saga di Guerre stellari.
Il fascino di Han Solo e Luke Skywalker è intatto,il film è molto ben fatto,il successo assicurato.
Dopo il grandissimo successo di Il cacciatore,torna Michael Cimino con un bellissimo film che parla di immigrazione e intolleranza,I cancelli del cielo.
L’opera è un capolavoro,ma non viene capita e si tramuta in un fiasco ai botteghini con perdite colossali pari a circa 40 milioni di dollari e che costò quasi il fallimento per la gloriosa United Artist.Ci vorranno anni per rivalutare il film,uno dei capolavori del cinema americano moderno.
Il 14 aprile,presso il Dorothy Chandler Pavilion di Los Angeles,tradizionale passerella per l’assegnazione dei premi Oscar relativi ai film del 1979;vince Kramer contro Kramer,di Robert Benton che si impone con molta infamia su un capolavoro come Apocalypse now.
Ma gli americani non amano scavare nel loro poco inglorioso passato e il film di Coppola,penalizzato dalla giuria,si impone nelle sale prendendosi la legittima rivincita.
Dustin Hoffman è il miglior attore mentre Sally Field è la migliore attrice.
A concorrere per l’Italia c’è soltanto Dimenticare Venezia;ma la pur bella pellicola di Brusati nulla può contro lo splendido Il tamburo di latta di Volker Schlöndorff.
Cannibal holocaust
La città delle donne
A Cannes la Palma d’oro è attribuita ex aequo a due grandi film,All that jazz di Bob Fosse e Kagemusha l’ombra del guerriero di Akira Kurosawa.
Siamo alla celebrazione vera del cinema d’autore.
Intanto nelle sale spopola,sopratutto fra gli adolescenti il film che lancia Sophie Marceau,Il tempo delle mele,commedia sulle inquietudini e i sogni di una ragazzina,film arricchito da una colonna sonora intrigante mentre dagli Usa arriva un altro film di successo sicuramente meno interessante e più commerciale,Laguna blu di Randal Kleiser,storiella che narra le vicende di due ragazzini che dopo un naufragio sbarcano su un’isola e che vivranno avventure e che alla fine si innamoreranno.
Il cinema italiano,in fortissima crisi economica e di identità propone poche cose degne di rilievo,come il folgorante esordio di Carlo Verdone con Un sacco bello e l’ancor più fortunato Bianco rosso e Verdone,due pellicole che segnano l’inizio di una lusinghiera carriera cinematografica per l’attore regista romano.
Dario Argento propone la seconda parte della sua trilogia delle “tre madri”,quell’Inferno che è opera di indubbio spessore ma che è anche vista con diffidenza dai critici;splendida la traccia audio Mater tenebrarum del compianto Keith Emerson.Davvero bello è La terrazza di Ettore Scola,lucido affresco su un gruppo di intellettuali occupati a parlare di tutto e che un anno dopo l’incontro si rivedono,con posizioni molto diverse;un cast d’eccezione,che comprende Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi, Jean-Louis Trintignant, Marcello Mastroianni,Stefano Satta Flores, Carla Gravina, Serge Reggiani, Stefania Sandrelli.
Gente comune
Stati di allucinazione
Per Fellini è l’ora di parlare di rapporti fra uomo e donna in La città delle donne,caleidoscopica galleria di immagini con protagonista un bravissimo Mastroianni;a fasi alterne è invece Il papocchio,un film quasi non sense diretto da Renzo Arbore che per l’occasione prende in giro benevolmente la chiesa riproponendo alcuni dei suoi compagni di scorrerie televisive come Roberto Benigni, Andy Luotto, Mario Marenco, Luciano De Crescenzo e con camei di Martin Scorsese,Mariangela Melato, Isabella Rossellini.
Per la ormai moribonda commedia sexy vengono proiettati film come La dottoressa ci sta col colonnello,sguaiata commediaccia con Banfi e la Cassini,L’insegnante al mare con tutta la classe di Michele Massimo Tarantini,il pessimo Fantozzi contro tutti di Parenti,il discreto Qua la mano di Pasquale Festa Campanile.
Ma ci rifacciamo il palato con il cinema d’oltralpe,segnalando uno dei capolavori di Akira Kurosawa,Kagemusha l’ombra del guerriero,epico affresco ambientato nel Giappone feudale,con Gente comune di Robert Redford che l’anno successivo vincerà l’Oscar,coinvolgente storia di un ragazzo di sedici anni che tenta di suicidarsi dopo la morte del fratello maggiore e che troverà nuovi scopi per vivere grazie a suo padre e ad un sensibile dottore.
Brian De Palma presenta Vestito per uccidere,un film in bilico tra il thriller e l’horror con un bravissimo Michael Caine,mentre dalla Francia arriva uno splendido film di Truffaut,L’ultimo metrò,una storia drammatica con sullo sfondo l’occupazione nazista di Parigi.
Grande successo per il musical Saranno famosi,diretto da Alan Parker,che affronta con delicatezza e passione la storia di un gruppo di aspiranti ballerini e cantanti,ognuno alle prese con la difficile realtà della vita nello spietato mondo dello spettacolo ma anche nella giungla cittadina e dei rapporti umani.
I cancelli del cielo
Riprendendo il discorso sul cinema italiano,il film più visto della stagione è Il bisbetico domato,diretto da Castellano e Pipolo,con protagonista la coppia Celentano-Ornella Muti in una commedia gradevole che vede una ragazza snob riuscire a piegare la volontà di un benestante contadino dal carattere chiuso e introverso,misogino fino al momento in cui compare nella sua vita il ciclone Muti.
Tra i titoli della commedia italiana vanno citati il simpatico Fico d’India di Steno,con uno straripante Pozzetto,Zucchero miele e peperoncino di Sergio Martino,film in tre episodi con un cast di comprimari molto validi che vanno dal solito Lino Banfi a Dagmar Lassander e all’immancabile Edwige Fenech,alle ultime fasi di una carriera senza acuti spesa tutta nel florido filone sexy.
Ancora,tra i film italiani si possono citare Io e Caterina di Alberto Sordi,mediocre commedia imbastita sul rapporto tra un ricco industriale e un robot donna che si rivelerà essere più temibile di una donna in carne ed ossa,film leggermente misogino e discutibile anche nelle tematiche,Delitto a Porta Romana di Bruno Corbucci con l’inossidabile coppia Milian-Bombolo,Non ti conosco più amore di Sergio Corbucci con Monica Vitti,Johnny Dorelli,Luigi Proietti,Franca Valeri,il brillante esordio di Maurizio Nichetti con Ho fatto splash!
I David di Donatello vanno a Gillo Pontecorvo come miglior regia per il film Ogro ex aequo con Marco Bellocchio per Salto nel vuoto mentre per il cinema straniero a vincere è Losey con il suo Don Giovanni,mentre il miglior regista straniero è Coppola per Apocalypse now.Viene premiata Virna Lisi come miglior attrice per La cicala e Celentano come miglior attore per Mani di velluto.
L’infermiera nella corsia dei militari
La dottoressa ci sta col colonnello
Riscuotono buoni successi di critica e pubblico Il piccolo Lord di Jack Gold con Rick Schroder e Alec Guinness,riedizione del classico per la letteratura per ragazzi che narra le vicende di un bambino nipote di un ricchissimo Lord che riuscirà a far breccia nel suo cuore inaridito con tutta la carica della sua ingenuità e candore,il commovente The elephant man di David Lynch con tre bravissimi attori come Anne Bancroft, John Hurt, Anthony Hopkins,ripreso dalla storia vera di un povero essere deforme mostrato al pubblico come eccentrico errore della natura,liberato dalla sua schiavitù da un medico,rapito e poi liberato,che si spegnerà con dolcezza dopo una vita travagliata,American gigolò di Paul Schrader,che lancia il talento e il fascino di Richard Gere,prostituto d’alto bordo coinvolto in una torbida storia a sfondo thriller.
Ancora,tornando in Italia,buon successo (non certamente di critica) per il cannibal movie di Ruggero Deodato Cannibal Holocaust,un film per chi ha lo stomaco forte mentre Sergio Martino con La moglie in vacanza… l’amante in città propone la coppia di sex symbol Barbara Bouchet e Edwige Fenech,Nanni Loy dirige un grande Nino Manfredi in Cafè express,storia amara di un finto invalido che vive sui treni vendendo caffè ai passeggeri e Mariano Laurenti una delle ultime commedie sexy,La ripetente fa l’occhietto al preside.
Kagemusha l’ombra del guerriero
L’insegnante al mare con tutta la classe
Altri successi della stagione:
–Brubaker di Stuart Rosenberg,storia di un direttore di carcere che invano cerca di fermare la dilagante corruzione dei secondini e la prepotenza di alcuni carcerati;
–Antropophagus di Joe D’Amato,cannibal movie con tanto di caccia ad un mostro cannibale feroce e implacabile;
–Fog di John Carpenter,film davvero ben fatto in stile horror,con una nebbia assassina che porta sei reincarnati a seminare il terrore in una pacifica città della California;
–Superman II di Richard Lester,il ritorno del supereroe che vorrebbe sposarsi ma è costretto a mettere la tuta per difendere nuovamente la terra;
–Stardust memories di Woody Allen,con il regista che rifà il verso a Fellini raccontando i suoi rapporti tormentati con le donne;
–Mangiati vivi di Umberto Lenzi,ancora un cannibal movie imbastito sul racconto di una ragazza che vuole liberare sua sorella prigioniera di un folle santone nella giungla;
–Flash Gordon di Mike Hodges,mega produzione che racconta le avventure del personaggio creato da Alex Raymond con un cast stellare che va da Max Von Sidow alla nostra Ornella Muti.
Da quanto si è letto,non è stata affatto una grande annata almeno per il cinema italiano.
Il declino inarrestabile,che culminerà nel 1985 con meno di 90 pellicole prodotte è ormai conclamato.
Altri premi importanti dell’anno ovvero l’Orso d’oro del Festival internazionale del cinema di Berlino va ex aequo ai film Heartland di Richard Pearce e Palermo o Wolfsburg di Werner Schroeter mentre il prestigioso BAFTA attribuito dalla
British Academy Film Awards relativa a film del 1979 premia Woody Allen e il suo splendido Manhattan.
The elephant man
American gigolò
Un sacco bello
Inferno
Star wars V L’impero colpisce ancora
Vestito per uccidere
Il bisbetico domato
La moglie in vacanza,l’amante in città
Cafè express
Brubaker
L’ultimo metrò
Saranno famosi
La ripetente fa l’occhietto al preside
Fog
Mia moglie è una strega
Zucchero miele e peperoncino
Mangiati vivi
Mon oncle d’amerique
Flash Gordon
La terrazza
Io e Caterina
Kramer contro Kramer
All that jazz di Bob Fosse e Kagemusha l’ombra del guerriero di Akira Kurosawa
Ogro di Gillo Pontecorvo ex aequo con Salto nel vuoto di Marco Bellocchio
Heartland di Richard Pearce e Palermo o Wolfsburg di Werner Schroeter
Una drammatica foto della sciagura al largo di Ustica
Devastazione nella stazione di Bologna dopo l’attentato
Il terremoto in Irpinia
L’assassinio di Bachelet da parte delle Brigate rosse
Scompare nel 1980 il Maresciallo Tito
Si svolgono le Olimpiadi di Mosca
Ronald Reagan è il nuovo presidente degli Usa
Tributo commosso a John Lennon
Il 1980 è l’ultimo anno del decennio…
In effetti è così.Per certi versi anche il 1981 si può dire idealmente figlio degli anni settanta;sarà il 1982 la chiave di volta,così come il 1991 si può definire l’ultimo anno del decennio 80.Ciao