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Un amore di gioventù


Camille ha 15 anni ed è al primo amore.
L’oggetto di quell’amore totalizzante, che lascia insonne,che spera debba durare tutta la vita è il diciannovenne Sullivan, che la ricambia.
Ma l’entusiasmo giovanile, l’ardore di Camille deve anche confrontarsi con gli stessi limiti posti dalla giovane età dei protagonisti; Sullivan, anche se innamorato, vuole i suoi spazi
e più che altro è ansioso di trovare il suo ruolo nella società e non può accontentarsi dell’adorante compagnia di Camille.
Decide quindi di partire per il sud America per un viaggio che dovrebbe durare meno di un anno,o almeno così racconta alla ragazza.Ma in realtà Sullivan ha già deciso di di trasferirsi
definitivamente,via da una Parigi che sente come opprimente e disumanizzata e via anche da un sentimento che ormai vive come una prigione.
Così parte lasciando nello sconforto la ragazza, che da quel momento vive solo per le lettere che il giovane le invia; ma che ben presto si diradano fino a cessare del tutto.


Camille vive la situazione in maniera traumatica tanto da arrivare ad un tentativo di suicidio; ma si riprende e poco alla volta torna alla vita, grazie allo studio e alla passione per l’architettura.
Dopo qualche anno la troviamo brillante architetto,con una vita faticosamente ricostruita anche grazie all’amore del maturo Lorenz, che ne ha fatto anche la sua allieva prediletta.
I due vanno a vivere assieme e per la ragazza tutto sembra scorrere placidamente.
Ma un giorno,in un autobus,incontra la mamma di Sullivan che le rivela che il giovane è tornato da tre anni e che vive a Marsiglia ma che ogni tanto torna a Parigi; così Camille da alla donna il suo numero di telefono
e i due giovani si rivedono. Un attimo e la magia di quell’amore di gioventù ritorna, riportando il tempo all’adolescenza e ai primi fremiti amorosi.
Ma Sullivan è davvero convinto che sia quella la sua strada? Basta l’amore a colmare tutto e a placare quell’ansia che il giovane continua a sentire?
E Camille può davvero conciliare i ricordi,l’amore travolgente con l’affetto che ora prova per Lorenz?
Una storia sull’amore giovanile, quello che non si dimentica più,quello fatto di speranze e ansie,di attese e litigi,di baci e passioni è l’oggetto del racconto cinematografico di Mia Hansen-Løve, regista, attrice e sceneggiatrice di origine parigina,


una città che conosce bene e che mostra frenetica e robotizzata.Sia attraverso le parole che pronuncia Sullivan,il protagonista,sia attraverso le immagini, opposte a quelle della campagna francese assolate e solitarie,
che mostrano un ritmo di vita decisamente più umano con un paesaggio bucolico che sembra restituire umanità.
Un amore di gioventù, film del 2011,porta sullo schermo quindi la storia di un amore,di quello che poteva essere e che invece non sarà.
Perchè i sogni di gioventù devono convivere con la realtà quotidiana ma sopratutto con le legittime aspirazioni di chi dalla vita si aspetta qualcosa di diverso dal tran tran o dall’alienazione della metropoli.Ed è quello che Sullivan sembra provare,un senso di oppressione
dovuto all’affetto soffocante di Camille ma anche la ripulsa per l’abbraccio mortale della metropoli.
Camille invece vive un sogno,quello dell’amore che ti pervade e riempie le giornate.
Forse dalla vita non vorrebbe altro,oltre al compimento degli studi e una professione ma c’è un abisso fra le aspirazioni e i risultati che si raccolgono,sopratutto quando la meta dei tuoi sogni non condivide gli stessi.


Un film dall’andamento molto descrittivo, che esamina i sentimenti ma che lo fa in modo troppo superficiale.
Quello di Camille finisce per sembrare più un amore ossessivo, vissuto nel ricordo,idealizzato,che una cosa concreta con un futuro davanti.
E lo stesso personaggio della ragazza appare imprigionato in una nuvola rosa,che Sullivan, più inquieto anche perchè agitato da tormenti interiori, di certo non condivide.
Così le vite dei due giovani prendono strade differenti, ma noi spettatori assistiamo solo alla parte che riguarda quella di Camille,attraverso le sue esperienze che in realtà si riducono al completamento degli studi e
al nuovo amore per Lorenz;un amore non certo travolgente,ma quieto e probabilmente più responsabile.
Poi il ritorno del primo amore che pone in discussione tutto.
Ma quanto c’è ancora di vivo e quanto invece è solo idealizzazione di un ricordo? Forse per Camille molte cose sono rimaste inalterate,ma per Sullivan stanno ben diversamente.
In Un amore di gioventù purtroppo manca l’anima.


Troppo freddo il linguaggio visivo, poco analizzata la figura di Sullivan, troppo presente il quotidiano di Camille,fatto della ripetizione degli stessi gesti quotidiani.
Scuola,lavoro,lavoro e scuola.
Su un canovaccio così striminzito non si può imbastire un discorso organico e difatti il film resta al palo,inespresso.
Tutto si riduce ad una analisi epidermica di un sentimento complesso da analizzare come l’amore,qui visto più come idealizzazione che come qualcosa di profondo e maturo.
Lunghe pause, qualche momento felice quando la regista mostra le assolate campagne francesi ma è ben poco.
In quanto ai due attori principali,Lola Creton e Sebastian Urzendowsky,recitazione sufficiente e adeguata al clima del film;da segnalare la bella fotografia limitatamente agli esterni campestri del film.
Pellicola che raggiunge una striminzita sufficienza, ignorata praticamente dal pubblico e dalla critica.

Un amore di gioventù
un film di Mia Hansen-Løve, con Lola Creton, Sebastian Urzendowsky, Magne-Håvard Brekke, Valérie Bonneton, Serge Renko.Titolo originale: Un amour de jeunesse. Genere Drammatico, – Francia, Germania, 2011, durata 111 minuti.

 

Lola Créton: Camille
Sebastian Urzendowsky: Sullivan
Magne-Håvard Brekke: Lorenz
Valérie Bonneton: madre di Camille
Serge Renko: padre di Camille
Özay Fecht: madre di Sullivan

Regia Mia Hansen-Løve
Sceneggiatura Mia Hansen-Løve
Produttore Philippe Martin, David Thion, Gerhard Meixner (co-produttore), Roman Paul (co-produttore)
Casa di produzione Les Films Pelléas, Razor Film
Distribuzione in italiano Teodora Film
Fotografia Stéphane Fontaine
Montaggio Marion Monnier
Scenografia Mathieu Menut, Charlotte de Cadeville
Costumi Bethsabée Dreyfus
Trucco Michel Vautier

febbraio 16, 2020 - Posted by | Sentimentale | , ,

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