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L’amore attraverso i secoli

Le plus vieux métier du monde,ovvero Il mestiere più vecchio del mondo,chiara allusione alla prostituzione diviene nella distribuzione italiana, per motivi inspiegabili L’amore attraverso i secoli.Ora,la prostituzione sta all’amore come un sasso sta ad un diamante per cui la scelta dei distributori italiani è assolutamente fuorviante,non lasciando immaginare il vero argomento trattato nel film.
Che è una pellicola “collettiva”,diretta cioè da 6 registi di alterna fama internazionale.
Claude Autant-Lara, Mauro Bolognini, Philippe De Broca, Jean-Luc Godard, Franco Indovina e Michel Pfeghaar dirigono nel 1967 un film con sullo sfondo il meretricio, definito “mestiere più antico del mondo“,come del resto popolarmente e universalmente indicata la prostituzione.
Con esiti modesti se non deludenti.


Discontinuo,con ambizioni di satira e riflessione sull’argomento,L’amore attraverso i secoli è invece pellicola anonima,piatta,ravvivata solo dall’esperimento dell’episodio “L’amore nel 2000” di Godard che si distingue per l’ardita operazione fotografica e l’utilizzo quasi sperimentale del colore,un episodio però fine a se stesso più che organico ad un tema che è trattato in maniera dissimile dai sei registi.
La trama:

– primo episodio,L’età della pietra:Brit è una bella cavernicola,che smania d’amore per un misterioso uomo venuto da molto lontano.Per affascinare e ammaliare il giovane,Brit si rivolge a Rak,specie di stregone della tribù il quale crea per lei l’antenato del trucco.
Ottenuto grazie alla seduzione il risultato sperato,la bella Brit decide di sfruttare “commercialmente” l’invenzione…

-secondo episodio,Notti romane:Flaiano,imperatore romano,cerca di arricchire la sua collezione di “donne allegre” andando nei lupanari,dove si congiunge con una affascinante prostituta esotica,che paga profumatamente.La donna altri non è che sua moglie Domitilla…

– terzo episodio,La ghigliottina:Mimi,prostituta francese,ha un appartamento che utilizza per i suoi incontri che si affaccia sulla piazza
dove avvengono le esecuzioni capitali.Quando tra i suoi clienti arriva Philibert,giovane squattrinato che non può pagarla,Mimi finge di concedersi gratuitamente.In realtà la donna ha visto che tra i condannati a morte c’è lo zio del giovane,un uomo ricchissimo di cui Philibert è l’unico erede.

-quarto episodio,La belle epoque:con abilità e intelligenza,usando però sopratutto le arti della seduzione,la prostituta parigina Nini
riesce a farsi sposare da un ricco banchiere semplicemente lusingandolo e facendogli credere di essere un irresistibile Casanova;

-quinto episodio,Oggi: due giovani prostitute scoprono che utilizzando un’ambulanza,che marcia a sirene spiegate,possono evadere i ferrei controlli della polizia,che addirittura le scortano durante i loro incontri amorosi;

-sesto episodio,L’amore nel 2000:in un prossimo futuro un viaggiatore scopre che l’unico modo per eccitarsi è pagare una donna…

Molto discontinuo,più insipido che brutto,sopratutto molto deludente:il tentativo di ricavare una commedia brillante e ironica affidando un tema “serio” da affrontare in maniera leggera ma intelligente da parte dei produttori del film (ben 6 importanti case europee,ovvero Athos Films, Franco London Films, Francoriz, Les Films Gibé, Rialto Film e Rizzoli Film) naufraga sia come risultato finale del film in se sia come ricavato al box office.
Il gran cast assoldato,che include star del calibro di Michèle Mercier,Enrico Maria Salerno,Gastone Moschin,Elsa Martinelli,Jeanne Moreau ecc.riesce solo a dare un pò di smalto ad un film che mostra come sia impossibile un’operazione che coinvolga registi di diversa estrazione e cultura, atutto scapito dell’omogeinità della pellicola stessa.
Gli episodi boccacceschi finiscono per essere troppo brevi e scontati,senza alcuna ricerca che coinvolga psiche,motivazioni,location storico/culturale,tutte quelle componenti cioè che sono l’ossatura di un film di livello.
Dei sei episodi,l’unico a mostrare un qualche interesse è quello citato di Godard che include un incredibile nudo integrale (per l’epoca) di Marilù Tolo,discreto quello di Autant Lara mentre gli altri raggiungono a mala pena la sufficienza.
Il film è ormai da tempo introvabile in versione italiana,mentre è di difficile reperibilità in lingua originale.

L’amore attraverso i secoli
Un film di Jean-Luc Godard, Mauro Bolognini, Philippe De Broca, Claude Autant-Lara, Michael Pfleghar, Franco Indovina. Con Enrico Maria Salerno, Anna Karina, Jean-Claude Brialy, Michèlle Mercier, Elsa Martinelli ,Jeanne Moreau,Raquel Welch,Marilù Tolo.Titolo originale Le plus vieux métier du monde. Commedia, durata 110 min. – Francia, Italia, Germania 1967

Michèle Mercier: Brit
Enrico Maria Salerno: Rak
Gabriele Tinti: L’uomo venuto dal mare
Gastone Moschin: L’imperatore Flavio
Elsa Martinelli: Domitilla
Jeanne Moreau: Mimi
Jean-Claude Brialy: Philibert
Jean Richard: Il commissario del popolo
Albert Rémy: uomo francese con due donne
Raquel Welch: Nini
Martin Held: Édouard
Nadia Gray: Nadia
France Anglade: Cathérine
Francis Blanche: Il dottore
Jacques Charrier: John Dimitrios
Anna Karina: Eléonore Roméovitch
Marilù Tolo: Marlène

Regia Claude Autant-Lara, Mauro Bolognini, Philippe De Broca, Jean-Luc Godard, Franco Indovina, Michel Pfeghaar.
Sceneggiatura Jean Aurenche, Daniel Boulanger, Ennio Flaiano, Jean-Luc Godard, André Tabet, Georges Tabet
Produttore Joseph Bercholz, Horst Wendlandt
Casa di produzione Athos Films, Franco London Films, Francoriz, Les Films Gibé, Rialto Film, Rizzoli Film
Distribuzione (Italia) Cineriz
Fotografia Pierre Lhomme, Alessandro D’Eva, Dario Di Palma, Heinz Hölscher
Montaggio Agnès Guillemot, Nino Baragli, Susanne Paschen
Musiche Michel Legrand

L’età della pietra: Franco Indovina
Notti romane: Mauro Bolognini
La ghigliottina: Philippe De Broca
La Belle Époque: Michael Pfeghaar
Oggi: Claude Autant-Lara
L’amore nel 2000: Jean-Luc Godard

Michele Mercier è Brit

Elsa Martinelli è Domitilla

Jeanne Moreau è Mimi

Jean Claude Brialy è Philibert

Raquel Welch è Nini

France Anglade è Cathérine

Anna Karina è Eléonore Roméovitch

Marilù Tolo è Marlene

luglio 31, 2017 Posted by | Commedia | , , , , , , , , | Lascia un commento

Il lumacone

Abbandonato da sua moglie,il siculo Gianni Rodinò va lentamente alla deriva.
La sua vita è fatta di sbronze e lunghe chiacchierate solitarie,passeggiate in una Roma indifferente,che emargina il degrado morale e la miseria.
La sua unica consolazione è l’amicizia con Ginetto,un piccolo ladro dal cuore gentile che condivide le pene di Gianni e che tenta di consolarlo.
Gianni,che è un buon cuoco,ha un’idea fissa:comprare un vagone ferroviario per trasformarlo in un ristorante e contemporaneamente aiutare
Ginetto ad uscire dalla sua vita fatta di piccoli furti e senza futuro.
Con l’aiuto della dolce Elis e di Ginetto,Gianni,dopo una serie di vicissitudini,riuscirà a coronare il suo sogno,riscattando la vita miserabile che conduce e dando a Ginetto la possibilità di vivere finalmente una vita dignitosa.


Commedia agrodolce diretta da Paolo Cavara nel 1974,Il lumacone alla sua uscita nelle sale non ebbe alcun successo,finendo per scomparire
dopo pochi giorni di programmazione.
Il che francamente è un mistero,essendo la pellicola un prodotto più che gradevole,diretto con mano esperta da Cavara che dopo il lusinghiero successo di La tarantola dal ventre nero e il buon esito ai botteghini di Virilità,ripropone la collaudata coppia Turi Ferro-Agostina Belli in una commedia amara che però  ha il classico happy end delle favole.
Solo che in questo caso l’andamento fiabesco ha i connotati della commedia sotto proletaria,con sullo sfondo una Roma indifferente e distratta,in cui il malinconico Gianni si muove quasi come un invisibile,non fosse per la disinteressata amicizia di Ginetto,sotto proletario anche lui ma decisamente meno sognatore dell’amico.


Ginetto ha imparato da subito a stare la mondo,a muoversi in una società che respinge ed emargina,costringendo chi non ha i mezzi,le possibilità per emergere a vivere in un limbo fatto di miseria e brutture.
Sarà l’ostinazione di Gianni,che ha mantenuto comunque in se la dignità alimentata dalla disinteressata amicizia di Ginetto a permettere il riscatto della “strana coppia
Da segnalare alcuni momenti particolarmente felici,come lo scontro,sul finale del film tra Gianni e l’ex moglie,o alcuni passaggi dialogati fra Ginetto e la sua donna Elisa,candida e ingenua.
Un film quindi di discreta fattura,che si vede con piacere,anche per merito dei protagonisti,un intenso Turi Ferro,un furfantesco ed irresistibile Ninetto Davoli,una bellissima Agostina Belli e  infine segnalo la piccola ma significativa parte di Gabriella Giorgelli
Dopo un lunghissimo oblio,la pellicola è ora finalmente disponibile su You tube in discreta qualità all’indirizzo https://www.youtube.com/watch?v=5lws2LStUkU

Il lumacone

Un film di Paolo Cavara. Con Francesco Mulè, Agostina Belli, Ninetto Davoli, Turi Ferro,Alberto Sorrentino, Sandro Dori,
Lorenzo Piani, Vittorio Fanfoni, Daniele Dublino, Gabriella Giorgelli, Liù Bosisio, Enzo Robutti, Gianfranco Barra, Isa Danieli,
Mico Cundari, Tuccio Musumeci, Livio Galassi, Gerardo Scala, Stefano Amato, Franco Bracardi, Giorgio Bixio
Commedia, durata 94 min. – Italia 1974

 

Turi Ferro … Gianni
Agostina Belli … Elisa
Ninetto Davoli … Ginetto
Francesco Mulé … Pietro
Gabriella Giorgelli … Paola
Isa Danieli … Carmela
Fioretta Mari … Teresa
Liù Bosisio … L’inquilina
Franca Alma Moretti … Giorgina
Ippolita Giussani … Diana
Stefano Amato … Il garzone
Gianfranco Barra … Il portiere
Giorgio Bixio … Don Mauro

Regia … Paolo Cavara
Sceneggiatura … Paolo Cavara e Ruggero Maccari
Musiche … Daniele Patucchi
Fotografia … Arturo Zavattini
Montaggio … Antonio Siciliano
Production Design Gianni Polidori
Costumi … Marisa Crimi
Distribuzione … Italian International Film

“Quando ho voglia di bere,incomincio a pregare e la voglia mi passa.”

“Vabbè,alla fine,perso per perso,almeno abbiamo salvato l’onore.”

“Il pesce si mangia dove c’è il mare pulito.Quindi niente pesce.”

 

luglio 30, 2017 Posted by | Commedia | , , , , , | Lascia un commento

Le amorose notti di Ali Babà

Ultimo lavoro cinematografico del “bottegaio” Luigi Latini De Marchi, Le amorose notti di Ali Baba è un decamerotico sciapo e narcolettico
girato in un’economia spartana che toglie ancor più interesse ad un prodotto girato per evidenti questioni alimentari.
Sfruttando il buon momento del genere,De Marchi rabbercia una sceneggiatura incolore e insapore,rimedia un cast raccogliticcio
in cui le uniche due attrici conosciute sono Krista Nell e Barbara Marzano e raccoglie due spiccioli al botteghino.
Tant’è vero che il film sparisce per quarant’anni dalla circolazione,prima di essere editato in digitale,cosa della quale non si sentiva affatto la necessità.
Come suggerisce giustamente Segnalazioni cinematografiche,””La tenue fiaba, nelle mani di un regista che ne ha voluto approfittare, o meglio abusare,è solo un canovaccio per una tessitura fatta di sconcezze, nudità integrali, accoppiamenti, orge e linguaggio triviale.
Sfuggito completamente alla direzione del regista, di tutt’altro preoccupato, il film, ambientato in esterni e interni assolutamente improbabili, è avvilito vieppiù da una recitazione mediocre“.


Epitaffio perfetto per un prodotto di bassissima lega,che narra le vicende di Ali Babà,figlio di un giudice del Califfo, dedito esclusivamente ai piaceri della carne.
Il giudice,misogino in maniera patologica in seguito a delusioni amorose,chiama come suo assistente El Freuch,che dal momento del suo insediamento,ostacolato vanamente da Ali Babà,prende a tiranneggiare le donne del califfato.
Le quali alla fine,stufe della discriminazione fatta dal professore,si rivoltano;è costretto ad intervenire il Califfo in persona che,utilizzando filtri d’amore e un atteggiamento benevolo e permissivo,riescea guarire sia il giudice che il professore.
Ali Babà può riprendere la sua vita,prima di fuggire con la preferita del Califfo…


Le amorose notti di Alì Babà è un prodotto di bassissima lega,che fa toccare il fondo ad un genere che già di per se aveva esaurito il poco che aveva da dire.
Finito il saccheggio selvaggio di Boccaccio e Masuccio Salernitano,dell’Aretino e del Ruzante,i registi assemblano storie ai limiti dell’idiozia
infarcento le pellicole di nudi estemporanei,che però alla fine smettono di attrarre gli spettatori.
Con l’ovvio risultato di portare i decamerotici ad una fine non rimpianta da nessuno.
Tra le varie ridicolaggini del film,da segnalare un’ambientazione agreste che complice dei vestiti assurdi e una location campagnola porta lo spettatore a credere che più che l’esotico Oriente si sia in un paesino del Lazio o dell’Umbria.Guardando attentamente si possono notare le antenne sui tetti di edifici che di orientale non hanno nulla!
Nessun motivo quindi per vedere un film brutto e inutile.
La pellicola era presente fino a pochi giorni fa su You tube,ora è ritornata di difficilissima reperibilità.

Le amorose notti di Alì Babà
Un film di Luigi Latini de Marchi. Con Krista Nell, Colette Castel, Alan Barker, Pierre Mirat,Ivana Novak, Carla Mancini, Barbara Betti Commedia, durata 89 min. – Italia 1973.

Luis La Torre … Ali Baba
Krista Nell … Yashira
Pierre Mirat … Bahara ‘El Freuch’
Ivana Novak … Ibidissan
Barbara Marzano … Una schiava

Regia … Luigi Latini de Marchi
Sceneggiatura … Luigi Latini de Marchi,Renzo Genta
Produzione … Luigi Mondello
Musiche … Coriolano Gori
Fotografia … Oberdan Troiani
Montaggio … Manlio Camastro

luglio 29, 2017 Posted by | Senza Categoria | , | 3 commenti

Alain Delon

L’amante pura

Le donne sono deboli

Rocco e i suoi fratelli

L’eclisse

Colpo grosso al casinò

Il gattopardo

Il tulipano nero

Il ribelle di Algeri

Parigi brucia?

Frank Costello faccia d’angelo

Nuda sotto la pelle

La piscina

Il clan dei siciliani

I senza nome

Sole rosso

L’evaso

La prima notte di quiete

L’uomo che uccideva a sangue freddo

Tony Arzenta

Due contro la città

Zorro

Lo zingaro

Morte di una carogna

L’ultimo giorno d’amore

Mr.Klein

Con Romy Schneider

Delon con Jacqueline Sassard,Pascale Petit e Mylene Demongeot

Con Monica Vitti

Con la ex moglie Nathalie Delon

Delon e Lea Massari

Con Senta Berger

Delon tra Burt Lancaster,Paolo Stoppa,Claudia Cardinale e Rina Morelli

Con Brigitte Bardot

Con Jean Paul Belmondo e Jean Gabin

Con Lino Ventura

Con Luchino Visconti

Con Annie Girardot

Alain Delon e Virna Lisi

Con Charles Bronson

Con Catherine Deneuve

Con Salvador Dali e Mireille Darc

Con Jane Fonda

Con Marianne Faithfull

Con Mireille Mathieu

Con Dalida

Con Jean Marais

Con Yves Montand

Con Simone Signoret

Con Ornella Muti

luglio 28, 2017 Posted by | Photogallery | | 6 commenti

Andavamo al cinema-Parte 24

Supercinema,Sora (Frosinone)

Supercinema,Piove di Sacco (Padova)

Atrio Cine Teatro Duni,Matera

Atrio Cinema Moderno,Altavilla Irpina (Avellino)

Supercinema, Piombino (Livorno)

Supercinema,Orvieto (Terni)

Supercinema Orfeo,Parma

Atrio Cinema Italia,Cesena

Cine Teatro Adriatico,Vieste (Foggia)

Supercinema,Occhieppo Inferiore (Biella)

Cine teatro,Legnano (grazie a Dana)

Sala Cinema non identificata Pian Di Sco,(Arezzo)

Sala Cinema non identificata,Milano

Sala Cinema non identificata,Montagnana (Padova)

Galleria del cinema Iris,Sansepolcro (Arezzo)

Politeama Sociale,Ventimiglia (Imperia)

Politeama Ruzzi,Vasto (Chieti)

Cinema Nuovo,Mezzago (Monza e Brianza)

Cinema Nuovo,Monza

Cinema Nuovo,Pinerolo (Torino)

Cinema Nuovo,Poggio Mirteto (Rieti)

Cinema Nuovo,Avola (Siracusa)

Cinema Teatro Odeon,Biella

 

Cinema Odeon Firenze

Cinema Odeon,Grosseto

Cinema Odeon,Ittiri (Sassari)

Cinema Odeon,Latisana (Udine)

Politeama Garibaldi,Acqui Terme (Alessandria)

Politeama Nazionale,Firenze

Politeama Rossini,Senigallia

 

luglio 27, 2017 Posted by | Vecchie sale cinematografiche italiane | | 1 commento

I film su Maciste

Maciste contro lo sceicco- 1962

Maciste nella valle dei re-1960

Maciste gladiatore di Sparta-1965

Maciste contro il vampiro-1961

Maciste alla corte dello zar-1964

Maciste all’inferno-1962

Maciste e la regina di Samar-1964

Maciste nelle miniere di re Salomone-1964

Maciste il vendicatore dei Maya-1965

Ercole, Sansone, Maciste e Ursus gli invincibili-1964

Maciste alla corte del Gran Khan-1961

Maciste il gladiatore più forte del mondo-1962

Il trionfo di Maciste-1961

Gli invincibili fratelli Maciste-1964

Maciste il gladiatore più forte del mondo-1962

luglio 24, 2017 Posted by | Miscellanea | | Lascia un commento

Edgar Allan Poe nel cinema

I vivi e i morti

Il pozzo e il pendolo

Sepolto vivo

I maghi del terrore

I racconti del terrore

La tomba di Ligeia

La tredicesima vergine

Il grande inquisitore

La rossa maschera del terrore

Tre passi nel delirio

5 tombe per un medium

Due occhi diabolici

Il mostro della via Morgue

I terrificanti delitti degli assassini della via Morgue

Il tuo vizio è una stanza chiusa e solo io ne ho la chiave

The loves of Edgar Allan Poe

La città dei mostri

Vincent Price in I vivi e i morti

Barbara Steele in Il pozzo e il pendolo

Ray Milland in Sepolto vivo

Peter Lorre in I maghi del terrore

Maggie Pierce in I maghi del terrore

Elizabeth Shepperd in La tomba di Ligeia

Christopher Lee in La tredicesima vergine

Vincent Price in Il grande inquisitore

Christopher Lee in La rossa maschera del terrore

Brigitte Bardot in Tre passi nel delirio

Barbara Steele in 5 tombe per un medium

Mimsy Farmer in Black cat-Gatto nero

Karl Malden in Il mostro della via Morgue

Adolfo Celi in I terrificanti delitti degli assassini della via Morgue

Edwige Fenech in Il tuo vizio è una stanza chiusa e solo io ne ho la chiave

luglio 22, 2017 Posted by | Miscellanea | | 6 commenti

Le deportate della sezione speciale SS

Nazisploitation diretto da Rino Di Silvestro nel 1976,Le deportate della sezione speciale SS si distingue dalla massa
delle produzioni del filone,che ebbe breve ed effimera gloria tra il 1974 e il 1978,per la sua carica di violenza e per il finale apocalittico
che condivide con altri film del genere ma con in più una carica di ferocia e di violenza a tratti disturbante.
Rino Di Silvestro,al suo quarto film degli 8 totali che girerà,chiudendo la sua carriera con il pessimo Sogni erotici di Cleopatra dirige con
mano sbrigativa un film caratterizzato dai topos tipici del genere nazisploitation (o nazi porno),ovvero sesso estremo,violenza a tutto spiano,
caratterizzazione brutale dei nazisti,dipinti come demoni assoluti,il che non è affatto lontano dalla realtà.


La trama in breve:
Tania Wolburg,giovane ebrea,viene trasportata con alcune sventurate compagne di prigionia,in un castello,dove verranno selezionate per finire
in qualche bordello per truppe tedesche.
La sua bellezza attrae le turpi voglie del comandante Hassen,che cerca in ogni modo di far sua la donna.
Che però gli resiste,anche perchè innamorata di un altro uomo.
Quando scoprirà che le sue amiche hanno trovato il modo di fuggire,fingerà di concedersi ad Hassen;prima di farsi possedere,Tania inserisce nelle parti intime una lametta da barba,che evirerà il comandante.
Le prigioniere riescono a fuggire,ma Tania verrà uccisa.

Visto uno,visti tutti.
Le pellicole appartenenti a questo speciale genere,letteralmente di nicchia,essendo tutti film girati in fotocopia,non visibili ai minori e sopratutto
spesso disturbanti e poco accattivanti come trama e caratterizzati spesso da recitazioni approssimative ebbero uno scarso seguito,ad eccezione di Ilsa la belva delle SS, vero e proprio capostipite del genere.


Le deportate della sezione speciale SS ha quanto meno una regia attenta,anche se incline all’effettaccio splatter e al nudo più spinto;discreto anche il cast che arruola John Steiner nei panni del sadico comandante Hassen,Lina Polito e Erna Schurer.
Ma non si va oltre questo.

Le deportate della sezione speciale SS
Un film di Rino Di Silvestro. Con John Steiner, Rick Battaglia, Erna Schurer, Guido Leontini, Lina Polito, Sara Sperati Guerra, durata 95 min. – Italia 1976

John Steiner: Herr Erner
Lina Polito: Tania Nobel
Stefania D’Amario: Angela Modena
Erna Schürer: Kapo Helga
Sara Sperati: Monique DuPré
Solvi Stubing: Fräulein Greta
Guido Leontini: Dobermann
Paola D’Egidio: Kapo Trudy
Rik Battaglia: Soldier Fredrick
Ofelia Meyer: Kapo Inga
Felicita Fanny: Karol
Renata Franco: Milena
Giorgio Cerioni: Doctor Schübert

Regia Rino Di Silvestro
Soggetto Rino Di Silvestro
Sceneggiatura Rino Di Silvestro
Produttore Giuseppe Zaccariello
Casa di produzione Nucleo Internazionale Produzioni Cinematografiche
Fotografia Sergio D’Offizi
Musiche Stelvio Cipriani
Scenografia Nello Giorgetti
Costumi Ruggero Vitrani
Trucco Dante Trani

luglio 19, 2017 Posted by | Erotico | , | Lascia un commento

Luna di miele in tre

Di professione Alfredo fa il cameriere.
Senza eccessiva passione,per altro.
Quello che lo intriga davvero sono le “playgirls“,le ragazze che fanno l’occhiolino dalle patinate riviste per adulti.
Una passione maniacale,la sua,che lo spinge a isolarsi dal mondo reale e a sognare le conigliette di Playboy e Playmen.
In effetti però una ragazza c’è,che lo attira.
E’ Graziella,la graziosa e timida cassiera di un bar,che inizia a frequentare.
Ma un giorno la ragazza gli comunica di essere incinta e Alfredo,malgrado non ne abbia affatto intenzione e costretto sopratutto
al gran passo dal manesco padre di lei,la sposa.
Il viaggio di nozze della novella coppia dovrebbe avere come meta la vicina Sanremo (i due lavorano e vivono a Stresa) quand’ecco
che Alfredo si ritrova ad essere il fortunato vincitore di un viaggio premio ai Caraibi,in Giamaica, messo in palio dalla rivista Playmen.
Il viaggio include anche cinque giorni (e cinque notti) in compagnia della bellissima coniglietta Christine.


Costretto a portarsi dietro la moglie,Alfredo da quel momento cercherà invano di trovare un attimo per restare da solo con la
playgirl,tormentato dalla moglie da un lato e da un infernale agente pubblicitario che vuole ad ogni costo ritrarlo con la ragazza.
Alla fine sarà Graziella a concedersi una scappatella con un cameriere dell’hotel in cui alloggiano,mentre Alfredo resterà a bocca asciutta.
Tornati in una nebbiosa,uggiosa Stresa, i due decidono di concedersi finalmente il vero viaggio di nozze,con Alfredo che improvvidamente
dice alla moglie”vedrai,d’ora in poi ce ne staremo per i fatti nostri e saremo felici” proprio mentre la macchina da presa in quadra un’edicola che
espone molte copie di Playmen con in prima pagina lo sventurato Alfredo che abbraccia una nudissima Christine.
Esordio cinematografico per Carlo Vanzina,figlio del grande Stefano;un esordio tutto sommato positivo,con una commedia riuscita
anche grazie alla straripante simpatia di Renato Pozzetto,che nel 1976,anno di uscita di Luna di miele in tre,gira film a tamburo battente,come Telefoni bianchi,Il padrone e l’operaio,Oh, Serafina! e Sturmtruppen,confermando la sua poliedricità d’artista.


Graziosa e altrettanto garbata compagnia di Pozzetto nel film è Stefania Casini,che proprio nello stesso anno entra nel cast di Novecento.
Un film gradevole,centrato su un classico della commedia,il menage a trois,non consumato almeno da parte di chi invece ci sperava.
La storia naturalmente è incentrata sulla verve di Pozzetto,che ritrova sul set il compagno di esordi Cochi Ponzoni,che nel film è il cameriere che avrà
una fugace avventura con Graziella.
Da segnalare la presenza nel film di Harry Reems,il protagonista del film hard Gola profonda,oltre a quella dell’invadente,petulante e divertente Vincent Gardenia.
Completano il cast Massimo Boldi e l’immancabile Felice Andreasi.
Di Vanzina si può apprezzare la mano sicura,un esordio decisamente positivo,su una sceneggiatura scritta a quattro mani con suo fratello Enrico.
Qualche risata,un grande Pozzetto,una bella Casini.
In sintesi un film che non annoia.

Luna di miele in tre

Un film di Carlo Vanzina. Con Renato Pozzetto, Stefania Casini, Cochi Ponzoni, Vincent Gardenia, Massimo Boldi, Felice Andreasi, Harry Reems, Silvia Annichiarico Commedia, durata 96 min. – Italia 1976

Renato Pozzetto: Alfredo Riva
Stefania Casini: Graziella Luraghi
Cochi Ponzoni: Aldo Santarelli
Massimo Boldi: Adamo
Felice Andreasi: Direttore dell’Hotel
Vincent Gardenia: Frank
Kirsten Gille: Christine/Rebecca
Harry Reems: Gilbert Blain
Silvia Annichiarico: la sorella di Graziella
Giulio Rinaldi: il padre di Graziella

Regia Carlo Vanzina
Soggetto Carlo Vanzina, Enrico Vanzina
Sceneggiatura Carlo Vanzina, Enrico Vanzina
Produttore Achille Manzotti
Casa di produzione Irrigazione Cinematografica
Distribuzione (Italia) Titanus
Fotografia Alberto Spagnoli
Montaggio Amedeo Salfa
Musiche Armando Trovajoli
Trucco Gino Zamprioli

 

luglio 18, 2017 Posted by | Commedia | , , | Lascia un commento

Cinema:pensieri,parole e parolacce-Parte 04

Voglio scoprire perché io so quello che è giusto e continuo a fare tutto il male.
Voglio scoprire cos’è la felicità e che cosa valga invece la sofferenza.
E voglio scoprire perché gli uomini vanno in guerra e che cosa provano davvero in fondo
al cuore quando essi pregano Dio. E voglio scoprire cosa uomini e donne sentano
quando dicono di amare e quanti peccati facciamo e quanta gente inganniamo
e perché tutto finisce nella morte.

Dal film Guerra e Pace di King Vidor (1955)

Sono stato picchiato, ma mi sono difeso bene. A uno di quelli gli ho rotto la mano:
mi ci è voluta tutta la faccia, ma ce l’ho fatta.

Dal film Prendi i soldi e scappa di Woody Allen (1969)

Il servo che non si ribella è peggio del padrone che lo comanda.

Dal film In nome del popolo sovrano di Luigi Magni (1990)

– Cosa altro vuole dire?
– Voglio dire… vaffanculo.

Dal film La polizia chiede aiuto di Massimo Dallamano (1974)

Cura le tue abitudini e curerai il tuo carattere.
Cura il tuo carattere e curerai il tuo destino.

Dal film The Iron Lady di Phyllida Lloyd (2011)

I giornalisti… ah! Un branco di analfabeti con la forfora sul collo e le pezze al sedere,
che spiano dai buchi delle serrature e svegliano la gente nel cuore della notte per
domandargli se hanno visto passare un bruto in mutande,
che rubano alle vecchie madri le fotografie delle figlie violentate in Oak Park e tutto perché?
Perché un milione di commesse e di mogli di camionisti ci piangono sopra.
E poi… il giorno dopo la prima pagina serve per incartare un chilo di trippa.

Dal film Prima pagina di Billy Wilder (1974)

Bevete più latte, il latte fa bene, il latte conviene… a tutte le età!

Dal film Boccaccio ’70 di Federico Fellini, Mario Monicelli, Luchino Visconti, Vittorio De Sica (1962)

Se mi tocchi ancora, io prima ti ammazzo, poi ti denuncio!

Dal film Le foto proibite di una signora per bene di Luciano Ercoli (1970)

– Parlami delle banche australiane.
– Sono ricche, mature e succulente.
– Le banche o le donne?
– Oltre alle banche, anche le donne… .

Dal film Butch Cassidy di George Roy Hill (1969)

Ogni specie uccide altre specie. Gli uomini invece le uccidono tutte allegramente.

Dal film Natural Born Killers di Oliver Stone (1994)

– Sai dove andremo in viaggio di nozze?
– No.
– Al Polo Nord. E sai perché?
– Perché?
– Perché lì la notte dura sei mesi.

Dal film Le sei mogli di Barbablù di Carlo Ludovico Bragaglia (1950)

Hai mai fatto caso che una scelta da niente può cambiarci la vita?
Si dice che la madre di Hitler volesse ma cambiò idea all’ultimo minuto.
Ti rendi conto?

Dal film Mystic River di Clint Eastwood (2003)

Vedo che stupisce, ma io fui allevato da cinque nurse di cinque lingue diverse.
Cinque puttane scatenate che mi hanno iniziato all’erotismo satanico.

Dal film I nuovi mostri di Mario Monicelli, Dino Risi, Ettore Scola (1977)

Un bacio è un’indagine al piano superiore per sentire se il piano inferiore è disponibile.

Dal film Il lenzuolo viola di Nicholas Roeg (1980) 

Ogni rapporto tra uomo e donna, anche se armonioso, ha in sé il seme della farsa o
della tragedia.

Dal film Luna di fiele di Roman Polanski (1992)

– Non abuserà di me?
– Sì, abuserò grandemente di lei, sarà la mia gran abusata!

Dal film 40 gradi all’ombra del lenzuolo di Sergio Martino (1976)

– Sembra la pistola di una donna… .
– Conosce bene le armi, mister Bond?
– No, conosco un po’ le donne.

Dal film Agente 007 Thunderball di Terence Young (1965)

Come si fa a decidere di smettere di amare una persona?
Io non ce l’ho un carattere così forte… .
Io non sono uno di quelli che per smettere di fumare un giorno buttano
via il pacchetto e non fumano più.
Una volta ci ho provato però, poi, di notte sono andato a riprendere il pacchetto
nel sacchetto della spazzatura.

Dal film Manuale d’amore 2 di Giovanni Veronesi (2007)

Scacciato dalla mente, dici? Tu sei in ogni mio pensiero.
Sei parte della mia esistenza, sei parte di me.
Te l’ho detto, sei ovunque io guardi; in ogni riga che abbia mai letto
dalla prima volta in cui venni qui.
Tu sei nel fiume, sei nelle vele delle navi, sei nel mare, nelle nuvole,
nelle pietre di Londra. Fino alle ultime ore della mia vita,
tu rimarrai in me. Parte di quel poco che c’è di buono e parte del male.
Anche se io ti associerò sempre al bene!

Dal film Grandi Speranze  di Mike Newell (2012)

Le stelle cambiano il loro corso, l’universo può bruciare, il mondo andare a picco,
ma Paperino esisterà sempre.

Dal film Breve incontro di David Lean (1945)

luglio 14, 2017 Posted by | La pazienza è quella cosa che prima o poi sotto pressione diventa un vaffanculo | , | Lascia un commento