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Tulipani-Amore,onore e una bicicletta


Anne, sul letto di morte di sua madre Chiara,è costretta a promettere alla stessa di portare dopo il trapasso le sue ceneri nella natia Puglia.
Qualche tempo dopo ritroviamo la ragazza su una moto con side car, con il sedere per aria ustionato ,accompagnata in ospedale da
Immacolata e Vito.
Qui però vengono raggiunti da un funzionario di polizia, che accusa la ragazza di omicidio; per evitare l’arresto della ragazza Immacolata e Vito
raccontano quello che è accaduto negli ultimi giorni rievocando la storia dei genitori di Anna.
Che non è figlia di Chiara,come ha sempre creduto,ma di una coppia olandese, Gauke e Ria, una ragazza che suo padre ha conosciuto durante un viaggio e della quale si è innamorato, unione dalla quale è nata Anna. Gauke, arrivato in Italia dalla lontana Olanda in bicicletta, era stato accolto amichevolmente dalla gente di un paesino pugliese e sopratutto da Piero e sua moglie Chiara.


Da Piero acquista un casolare, diventando amico dello stesso e aiutandolo quando al giovane viene chiesto il pizzo per tenere aperta la sua attività.
Gauke aveva rimesso su il trullo e coltivato il terreno, creando magicamente dal nulla una coltivazione di tulipani, che avevano riscosso una grande successo.
La felicità di Gauke raggiunge la completezza il giorno in cui arriva in paese Ria con la piccola Anna; da quel momento però hanno inizio una serie di vicissitudini legate
proprio alla presenza di un losco individuo e della sua banda di estorsori, che avrà un epilogo drammatico…
Ovviamente ometto buona parte della trama per non rovinare l’effetto sorpresa di Tulipani,amore onore e bicicletta,deliziosa opera del 2017 firmata dal regista olandese Mike Van Diem,autore di una regia
autorevole e precisa per una pellicola che fa della semplicità un’arma formidabile.
Una trama semplice, senza orpelli inutili viene messa al servizio di un racconto che esalta sia la proverbiale accoglienza della gente del sud sia la vita semplice delle campagne della Puglia, in una vicenda senza tempo
che ha i contorni della favola.


Una favola che però tale non è,vista la presenza di una banda di malfattori che taglieggiando la popolazione locale vive una situazione parassitaria alla quale la gente del luogo non può o semplicemente non vuole opporsi.
E’ proprio Gauke,l’uomo venuto dal nord Europa a insegnare alla gente del paese che la dignità e la libertà sono elementi fondamentali,che opporsi si può e si deve.
Per questo dovrà pagare un alto prezzo ma la lezione che lascerà sia agli abitanti del paese, sia a sua figlia sarà di fondamentale importanza per la crescita di tutte le componenti in gioco.
A raccontare la storia della famiglia di Anna sono due protagonisti che hanno vissuto in prima persona le vicende raccontate; abbellite, un pochino esagerate nella forma, diventate quasi leggenda ma che insegneranno a Anna prima, all’ispettore poi,
a rispettare e sopratutto ricordare un uomo con la u maiuscola, quel Gauke che, sorretto da valori umani e morali assoluti, sarà un esempio da ricordare per la gente del luogo.


Che difatti all’arrivo di Anna, accolta da Immacolata con un affetto enorme, reagisce come se tornasse all’ovile un figlio lontano da troppo tempo, un figlio amato e che rappresenta per la comunità un esempio di continuità con il passato.
E la stessa Anna rimarrà stregata dal posto, dalla sua vita semplice,fatta di cose veramente importanti, lontana anni luce dal gelo e dalla pioggia del Canada, dalla sua vita opaca.
In più imparerà a conoscere finalmente quei genitori che troppo presto ha dovuto abbandonare.
Un film senza fronzoli, raccontato con una semplicità disarmante, un’arma che tanti registi dovrebbero scoprire,copiare.
E’ nella semplicità che alle volte ci si deve rifugiare se davvero si vuol dare messaggi degni di essere ricordati.
Mike Van Diem descrive una storia semplice con un’ironia bonaria, che alle volte muove il sorriso proprio per il suo disarmante candore, quello che nasce dal racconto di un uomo visto come un super eroe dalla gente del luogo.
Che in realtà è solo un uomo proveniente da un mondo diverso.


Con mano felice il regista assembla un cast di attori di eccellente livello, pronti a mettersi al servizio di una storia che aveva comunque delle insidie; l’agro dolce è sapientemente dosato e gli attori e le attrici vi si adeguano ottimamente.
Brava per esempio Ksenia Solo nella parte di Anna, volto acqua e sapone che ben si integra con la semplicità delle vicende raccontate e del paesino assolato che è il fulcro del racconto; molto bene anche Giorgio Pasotti (Piero),Donatella Finocchiaro (Chiara giovane),
Anneke Sluiters (Ria) e sopratutto una validissima Linda Vitale (Immacolata). Menzione d’onore per Giancarlo Giannini, guest star del film alle prese con il ruolo del bonario, bonario ispettore di polizia, chiamato a indagare su una morte che di certo non ha rattristato nessuno.
Molto belle le location con segnalazione del palazzo della Regione Puglia a Bari, sul Lungomare Nazario Sauro, utilizzato come banca nella sequenza nella quale Gauke va a ritirare il denaro ricavato dalla vendita dei suoi terreni in Olanda, sommersi da una disastrosa alluvione
a metà degli anni 50. Vorrei anche aggiungere una menzione d’onore per Gijs Naber (Gauke), espressivo e coinvolgente nella sua interpretazione e per il regista stesso, capace di raccontare una Puglia degli anni 70 le cui condizioni di vita erano davvero come mostrate nel film.
Non il solito luogo comune sul sud Italia,ma la dimostrazione che documentarsi serve sempre; la Puglia era davvero ospitale, sopratutto nell’entroterra, dove ancora vigevano valori pregnanti,come la solidarietà, l’accoglienza e l’amicizia.
Un film da vedere,assolutamente

Amore, Onore e una Bicicletta

Un film di Mike Van Diem. Con Ksenia Solo, Giancarlo Giannini, Gijs Naber, Donatella Finocchiaro, Lidia Vitale,Giorgio Pasotti, Peter Schindelhauer, Michele Venitucci, Anneke Sluiters, Elena Cantarone
Titolo originale Tulipani: Love, Honour and a Bicycle. Commedia, durata 100 min. – Paesi Bassi, Italia, Canada 2017

Ksenia Solo … Anna
Giancarlo Giannini … Catarella
Gijs Naber … Gauke
Donatella Finocchiaro … Chiara
Lidia Vitale … Immacolata
Giorgio Pasotti … Piero
Michele Venitucci … Vito
Totò Onnis … Lo Bianco
Anneke Sluiters … Ria

Regia Mike van Diem
Sceneggiatura Peter van Wijk e Mike van Diem
Musiche Jim McGrath e Ari Posner
Montaggio Jessica de Koning
Fotografia Luc Brefeld e Lennert Hillege
Production Design Harry Ammerlaan

aprile 1, 2020 - Posted by | Commedia, Drammatico | , , , , , , , ,

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