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Tutto il mio cinema

Musicarello Story


Canzoni nel mondo (nella foto,Mina)

 

Rita la zanzara (Rita Pavone e Giancarlo Giannini)

Caterina Caselli in Io non protesto,amo

La coppia Albano e Romina Power nel film Nel sole

I ragazzi di bandiera gialla (nella foto Gianni Pettenati)

Romina Power in Il suo nome è donna Rosa

Little Tony in Cuore matto,da legare

Gianni Morandi e Laura Efrikian in In ginocchio da te

Tony Renis in Quando dico che ti amo

Riderà

W le donne

Terzo canale

Lisa dagli occhi blu

Mezzanotte d’amore

Loretta Goggi in Zingara

Il ragazzo che sorride

Una ragazza tutta d’oro (l’attore è il compositore Enrico Simonetti)

Dino in Te lo leggo negli occhi

Non son degno di te

Una lacrima sul viso

Don Backy in L’immensità

 

 

aprile 12, 2018 - Posted by | Miscellanea |

7 commenti »

  1. Mai amati, a dire il vero.

    Comunque un pezzo di storia del cinema e, perchè no, della storia del costume del nostro paese.

    Sono l’equivalente del feuilleton, secondo voi?

    Commento di lindberg2013 | aprile 13, 2018 | Rispondi

    • Mai guardati, a dire il vero. 🙂
      Se per “feuilleton” intendi i film strappa lacrime, credo che i due generi siano imparentati. Ma nemmeno quelli li ho guardati. 🙂

      Paolo, per piacere, illuminaci tu.

      Commento di Dana | aprile 13, 2018 | Rispondi

    • I musicarelli nascono principalmente con lo scopo di diffondere,via cinema,i successi musicali del momento.Non a caso molti dei titoli riprendono quelli delle più famose canzoni degli anni 60,che videro l’ascesa e il tramonto del genere.Titoli come In ginocchio da te (Morandi cantante e attore del film),Pensiero d’amore (Mal),Nessuno mi può giudicare (Caselli) ecc.nacquero con questa necessità;molti grandi attori affiancavano il cantante più in voga,da De Filippo a Nino Taranto e moltissimi cantanti hanno fatto film da protagonisti o semplici comparsate,da Celentano a Mina per finire al grande Tenco.Spesso si trattava di storielle veramente insulse,in puro stile lacrima movie,come giustamente sottolineava Dana.In ogni film c’erano diversi brani musicali,spesso erano addirittura delle compilation ante litteram. 🙂

      Commento di Paul Templar | aprile 13, 2018 | Rispondi

  2. Il musicarello, credo, sia stata la risposta alla richiesta giovanile di sentirsi più “vicini” ai loro beniamini, un desiderio non più solo d’ascolto ma di vederli ed empatizzare in un contesto sociale comune. Un’offerta di mercato che solo il cinema poteva dare dal momento che erano inesistenti canali d’intrattenimento musicali. Oggi possono interessare come documento storico e di costume e per dare un’idea di quanto etica e rapporti umani erano differenti. Oggettivamente non li ho mai amati molto per il loro carattere troppo spesso mieloso e improbabile. Solo con alcune eccezioni, dove la professionalità e simpatia di attori affermati fanno da “fernet” a cantanti, improvvisati attori, altrimenti indigeribili.

    Commento di Legrandegaspard | aprile 15, 2018 | Rispondi

    • Mi trovi perfettamente d’accordo.Come dici,la radio trasmetteva poca musica e la tv ancor meno,visto che almeno agli inizi degli anni sessanta c’era un canale solo.
      Oggettivamente si trattava,quasi sempre,di film mediocri,nobilitati dalla presenza di qualche grande alla ricerca di un modo per arrotondare senza fatica le entrate.
      Ahimè,ne ho visti almeno una trentina;a mia discolpa c’è il fatto che la domenica mattina,dopo la messa,l’oratorio proiettava solo film di genere peplum,qualche Franco & Ciccio e musicarelli.E francamente non so quale dei generi era peggio 🙂

      Commento di Paul Templar | aprile 15, 2018 | Rispondi

  3. “Nessuno mi può giudicare” ho visto la fine.
    Beh il caschetto d’oro e la sua canzone più famosa sono rimasti per me indimenticabili…

    Commento di lindberg2013 | aprile 16, 2018 | Rispondi

    • Solo la canzone e lei,però.Il film….:) Mamma mia

      Commento di Paul Templar | aprile 16, 2018 | Rispondi


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