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Ritratto della giovane in fiamme


Bretagna,Francia,1770

Alla pittrice Marianne è affidato un incarico delicato, ritrarre la giovane Heloise in un dipinto destinato al futuro marito della donna.
Un matrimonio concordato tra la contessa, madre di Heloise e un gentiluomo milanese, dopo che la promessa sposa di quest’ultimo, la sorella
di Heloise è morta improvvisamente costringendo la contessa a richiamare Heloise dal convento in cui la giovane viveva.
Siamo nella Francia pre rivoluzionaria, le convenzioni sociali della classe nobile sono predominanti e i rapporti fra genitori e figli è improntato al massimo rispetto dei ruoli; i genitori dispongono del futuro dei figli destinati a matrimoni di convenienza che consolidino i patrimoni familiari. Per questo la contessa decide di concedere in moglie al gentiluomo la figlia più piccola.
Il gentiluomo, futuro marito di Heloise ha richiesto espressamente un ritratto della futura sposa e la contessa ha chiamato nella sua villa un pittore, che però dopo aver ritratto il vestito della futura sposa ha dovuto rinunciare all’incarico,lasciandolo incompiuto il dipinto per il rifiuto assoluto di Heloise di posare per lui.


Marianne è stata assunta con l’incarico di dipingere la ragazza senza farla posare e di entrare in confidenza con lei, in modo da guadagnarne la fiducia e memorizzare il suo volto, che Marianne dovrà dipingere la sera.
Tra Heloise e Marianna nasce un rapporto sempre più profondo, tanto da spingere la pittrice a rivelare alla futura sposa il suo reale ruolo; le mostra il dipinto realizzato che però Heloise trova troppo convenzionale e senz’anima.
Marianne ne cancella il volto e la contessa, delusa, si appresta a licenziarla quando all’improvviso Heloise decide di posare per lei; la partenza della contessa per qualche giorno lascia le due giovani donne da sole e tra loro l’amicizia evolve in qualcosa di più profondo.
Ma arriva il momento in cui devono seguire i propri destini.
Delicato come il dipinto di Heloise, con una atmosfera rarefatta fatta di sguardi e parole (poche) essenziali, Ritratto della giovane in fiamme, diretto da Céline Sciamma nel 2019 si muove in un periodo storico, la Francia pre rivoluzionaria, ancora legata a schemi che affondano le radici in un ordine sociale rigorosamente diviso in classi, in cui la donna ha un ruolo subalterno ed è costretta ad accettare


supinamente le decisioni della famiglia, tesa a mantenere il proprio ruolo attraverso matrimoni di convenienza e legami dettati principalmente dall’interesse.
In questo scenario si innesta la storia di due donne profondamente diverse quanto possono esserlo una pittrice, Marianna, che già nella scelta della professione può essere definita una rivoluzionaria e che, come racconterà a Heloise, ha già conosciuto l’amore anche se non è in grado
di descriverlo con parole appropriate e Heloise, una ragazza senza alcuna esperienza di vita, che ha vissuto in convento e che si ritrova a dover accettare un matrimonio non voluto con un uomo che non conosce.
Tra i due universi in apparenza non ci sarebbe alcun punto di contatto, ma tra Marianne e Heloise c’è immediatamente qualcosa che sembra creare un ponte volto a congiungere gli universi paralleli.
Il candore di Heloise, la sua inesperienza nelle cose della vita diventano per Marianne qualcosa che la spinge a solidarizzare, crea immediata empatia.E Heloise ha un cosi disperato bisogno di dialogo, dopo anni di vita da reclusa che trova nella pittrice una sponda ideale.
Tra le due donne nasce un’amicizia intensa, poi l’amore.


Un amore assolutamente vietato da una società fondamentalmente bigotta, maschilista all’eccesso.
A parte il legame amoroso che viene a crearsi tra Heloise e Marianne, conta lo scambio reciproco di pensieri, di sentire.
Un film tutto la femminile, senza nessun protagonista maschile, con due figure di contorno come la contessa, espressione vivente dell’ancient regime e Sophie, la giovane domestica incinta.
Delicato e dall’aria quasi sognante, il film si avvale di una prestazione maiuscola delle due protagoniste, Noemie Merlant (Marianne) e Adele Haenel (Heloise); intense ed espressive le due attrici rendono ancor più credibili i loro personaggi. Molto bello il commento musicale, affascinante la location.
Un film sicuramente valido, consigliato.

Ritratto della giovane in fiamme

Un film di Céline Sciamma, con Noémie Merlant, Adèle Haenel, Luàna Bajrami, Valeria Golino, Cécile Morel. Titolo originale: Portrait de la jeune fille en feu. Titolo internazionale: Portrait of a Lady On Fire. Genere Drammatico, – Francia, 2019, durata 120 minuti, distribuito da Lucky Red.

Noémie Merlant: Marianne
Adèle Haenel: Héloïse
Valeria Golino: contessa
Luàna Bajrami: Sophie
Armande Boulanger: studentessa

Regia Céline Sciamma
Sceneggiatura Céline Sciamma
Produttore Véronique Cayla, Bénédicte Couvreur
Casa di produzione Arte France Cinéma, Hold Up Films, Lilies Films
Distribuzione in italiano Lucky Red
Fotografia Claire Mathon
Montaggio Julien Lacheray
Musiche Jean-Baptiste de Laubier, Arthur Simonini
Scenografia Thomas Grézaud
Costumi Dorothée Guiraud
Trucco Aurélie Cerveau, Marthe Faucouit

aprile 23, 2020 - Posted by | Drammatico | , , ,

2 commenti »

  1. Pellicola a Me assolutamente sconosciuta.
    Grazie per la segnalazione.

    Commento di lindberg2013 | aprile 28, 2020 | Rispondi

    • E’ un film molto particolare,descrittivo.Ma affascinante

      Commento di Paul Templar | aprile 29, 2020 | Rispondi


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