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Romanzo criminale


Roma,fine degli anni settanta
Un gruppetto di 4 adolescenti della borgata romana della Magliana ruba un auto ma i ragazzi, nella fuga, investono e uccidono un poliziotto; i quattro si rifugiano in una vecchia roulotte e decidono di creare una baby gang. Si scelgono anche dei soprannomi, Dandi, Freddo, Libanese e Grana. Ma vengono individuati e mentre il Libanese viene ferito, Freddo viene catturato e il Grana ucciso. Si salva il solo Dandi che fugge.
Ormai adulto, Freddo esce dal carcere e ad attenderlo trova il suo amico Libanese che gli prospetta un colpo clamoroso, il rapimento di un industriale col quale chiedere un riscatto miliardario.
Cosa che fanno con l’aiuto di un elemento dell’estrema destra, Il Nero.
Il sequestro riesce ma il gruppo, ancor prima di incassare i soldi del sequestro uccide il rapito; al momento della divisione dei soldi decidono di reinvestirli nell’attività più lucrosa degli anni 80,il traffico di eroina.


E’ l’inizio di una folgorante attività criminale e di affari lucrosi,che porteranno la banda dei Rolex e delle Kawasaki,come ormai è conosciuto il gruppo, ad essere un potente punto di riferimento della malavita romana.
Con omicidi, traffico di droga e altre attività illecite la banda diventa sempre più potente, arrivando anche ad allacciare ambigue relazioni con i servizi segreti. Ma con il passare del tempo iniziano le divisioni e le morti nel sempre più grande gruppo della banda.
Così tra una morte e l’altra davvero in pochi sopravviveranno al declino della banda stessa.
Romanzo criminale,tratto dall’omonimo romanzo del giudice Giancarlo De Cataldo esce sugli schermi nel 2005 per la regia di Michele Placido.
Un film che ripercorre i drammatici fatti in cui fu coinvolta la banda della Magliana, l’organizzazione criminale che insanguinò Roma per più di un decennio; seguendo fedelmente il romanzo, Michele Placido ricrea l’ambientazione di Di Cataldo, usando lo stesso espediente di
cambiare i nomi dei protagonisti,che peraltro sono facilmente riconoscibili, almeno per coloro che hanno familiarizzato con la storia del gruppo malavitoso secondo in Italia solo alla mafia o alla camorra sia come organizzazione che come influenza economica.


Una storia terribile,scritta da uomini che si chiamavano nella realtà “Er fornaretto” (alias Franco Giuseppucci nel film Libanese),”Renatino”(De Pedis,nel film Dandi),protagonista di una delle pagine più oscure della storia d’Italia,con un ruolo ancor oggi non del tutto chiaro,quello della scomparsa di Emanuela Orlandi,
poi “Crispino” (nel film Il freddo,ovvero Maurizio Abbatino,uno dei “pentiti” della banda) e ancora “Er Camaleonte” (nel film Nembo Kid,alias Danilo Abbruciati),ucciso nel 1982 da una guardia giurata mentre tentava di sparare a Roberto Rosone, vice presidente del Banco Ambrosiano.
E ancora tanti altri,i cui veri nomi sono diventati tristemente famosi,come Nicolino Selis,Franco Nicolini,Marcello Colafigli,Antonio Mancini…
La storia della banda della Magliana è raccontata da Michele Placido con mano svelta e con ritmo,senza cadute di tensione.
Buona parte delle vere azioni della banda della Magliana sono riportate anche se per ovvi motivi in modo frammentario aprendo uno squarcio su episodi ancora oggi controversi,come il vero ruolo della banda nel sequestro Moro,nella strage di Bologna e altri fatti di sangue che ormai fanno parte storicamente dei misteri d’Italia.


A parte l’ottimo plot e la mano abile,va riconosciuto un altro merito a Placido,quello di aver utilizzato nel cast giovani promettenti come Kim Rossi Stuart e Piergiorgio Favino,Gianmarco Tognazzi,Riccardo Scamarcio e Stefano Accorsi,Claudio Santamaria e Jasmine Trinca oltre a Elio Germano,Anna Mouglalis e Francesco Venditti.
Un cast di attori che ancora oggi sono il meglio del cinema italiano,impegnati a dare un valore aggiunto fondamentale ad un film di per se davvero affascinante.

Merito ovviamente anche dello splendido romanzo di De Cataldo,che ha collaborato alla sceneggiatura del film unitamente a Sandro Petraglia, Stefano Rulli e allo stesso Michele Placido.
Il grande successo del film,vincitore di 8 David di Donatello,di 1 Globo d’oro e 5 nastri d’argento dette il via alla serie Romanzo criminale,ben fatta e di grandissimo successo sul piccolo schermo.
Romanzo criminale è sicuramente un film da vedere,il miglior prodotto italiano dell’anno 2005 e uno dei migliori del decennio.

Romanzo criminale
di Michele Placido. Un film con Stefano Accorsi, Kim Rossi Stuart, Anna Mouglalis, Claudio Santamaria, Pierfrancesco Favino,Jasmine Trinca, Elio Germano,Anna Mouglalis,Gianmarco Tognazzi, Francesco Venditti Titolo originale: Romanzo Criminale. Genere Drammatico – Italia, Francia, Gran Bretagna, 2005, durata 152 minuti

Kim Rossi Stuart: Il Freddo
Pierfrancesco Favino: Il Libanese
Claudio Santamaria: Il Dandi
Stefano Accorsi: Comm. Nicola Scialoja
Riccardo Scamarcio: Il Nero
Jasmine Trinca: Roberta Vannucci
Anna Mouglalis: Cinzia “Patrizia” Vallesi
Roberto Brunetti: Aldo Buffoni
Antonello Fassari: Ciro Buffoni
Stefano Fresi: Il Secco
Eleonora Danco: Filomena, fidanzata del Sorcio
Elio Germano: Il Sorcio
Francesco Venditti: Bufalo
Giorgio Careccia: Fierolocchio
Daniele Miglio: Scrocchiazeppi
Andrea Ricciardi: Ricotta
Leslie Csuth: Il Francese
Toni Bertorelli: Il Vecchio
Roberto Infascelli: Gigio
Donato Placido: Maresciallo Colussi
Massimo Popolizio: Il Terribile
Bruno Conti: Nicolino Gemito
Gigi Angelillo: Zio Carlo
Giorgio Sgobbi: Avvocato Vasta
Gianmarco Tognazzi: Dr. Eugenio Carenza
Franco Interlenghi: Barone Valdemaro Rosellini
Michele Placido: Il padre del Freddo
Virginia Raffaele: la fidanzata di Nicolino Gemito
Claudio Amato: Bernardino Scafa
Brenno Placido: Andrea
Nicolò Malfatti: Il Dandi da giovane
Marco Bauccio: Il Freddo da giovane

Regia Michele Placido
Soggetto dall’omonimo romanzo di Giancarlo De Cataldo
Sceneggiatura Giancarlo De Cataldo, Sandro Petraglia, Stefano Rulli, Michele Placido
Casa di produzione Cattleya
Distribuzione in italiano Warner Bros. Entertainment Italia
Fotografia Luca Bigazzi
Montaggio Esmeralda Calabria
Effetti speciali Claudio Napoli
Musiche Paolo Buonvino
Scenografia Paola Comencini
Trucco Alberto Blasi

“Se ne stava rannicchiato fra due auto in sosta e aspettava il prossimo colpo cercando di coprirsi il volto. Erano in quattro. Il più cattivo era il piccoletto, con uno sfregio di coltello lungo la guancia. Tra un assalto e l’altro scambiava battute al cellulare con la ragazza: la cronaca del pestaggio. Menavano alla cieca, per fortuna. Per loro era solo un gran divertimento. Pensò che potevano essergli figli. A parte il negro, si capisce. Pischelli sbroccati. Pensò che qualche anno prima, solo a sentire il suo nome, si sarebbero sparati da soli, piuttosto che affrontare la vendetta. Qualche anno prima. Quando i tempi non erano ancora cambiati.
Un attimo fatale di distrazione. Lo scarpone chiodato lo prese alla tempia. Scivolò nel buio.”

dicembre 22, 2019 - Posted by | Drammatico | , , , , , , , , ,

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