Filmscoop

Tutto il mio cinema

Il giudizio universale


In una qualsiasi mattinata napoletana,con la gente impegnata nel quotidiano,una voce inquietante rimbomba nel cielo annunciando,per le 18.00,il giudizio universale.
All’inizio la cosa viene presa sotto gamba da tutti;ma con il passare delle ore,sopratutto con l’intervento della tv che amplifica l’avvenimento e con la voce che sempre più regolarmente annuncia il giudizio il comportamento della gente inizia a passare dalla superficialità allo sgomento e alla paura.
Le reazioni sono variegate;qualcuno inizia a pentirsi dei propri peccati,altri cadono in uno stato di prostrazione,altri fanno finta di nulla e cercano di proseguire la loro vita regolarmente.
In città c’è il ballo del Duca,avvenimento mondano di grande importanza,alcuni sono impegnati nella ricerca di un abito adatto per l’occasione,un avvocato maneggione cerca di difendere e mostrare come innocente un poveraccio che ha usurpato un titolo nobiliare,un losco figuro si muove sordidamente per acquistare bambini poveri da rivendere in America a copie senza figli,un marito scopre la moglie adultera con il suo miglior amico mentre la gente è occupata nelle quotidiane fatiche,sempre con l’orecchio alla voce roboante che ricorda il fatidico evento delle 18.00…


Vittorio De Sica,subito dopo il grandissimo successo di La ciociara del 1960,dirige l’anno successivo Il giudizio universale,ricostituendo con Cesare Zavattini il sodalizio dell’anno precedente e che alla fine porterà la celebre coppia a creare assieme ben venti film.
Il giudizio universale è un film senza una trama precisa,costituito com’è da una miriade di piccoli avvenimenti che,visto che siamo Napoli,potremmo chiamare “fattarielli“.
Un caleidoscopio di personaggi,ognuno preso nel suo quotidiano,ognuno alle prese con piccoli e grandi problemi,ma anche visto nell’appartenenza ad una collettività fragile e indaffarata,un formicaio impazzito nel quale l’individualità è legata,nel film, ad una serie di personaggi visti con bonarietà mista a irriverenza.
La paura del “giudizio universale” scatena reazioni dissimili,che vanno dal pentimento alla paura passando per emozioni variegate che si stampano sui volti dei protagonisti,nelle loro azioni e in fin dei conti in un quotidiano che non ha più un futuro.
Tante piccole storie,dicevo.


Che però alla fine formano un quadro incompleto proprio per la superficialità delle storie affrontate;quello che conta,per De Sica,sono le reazioni istintive e il frammento del quotidiano vissuto dai vari protagonisti.
Nel finale della pellicola,con la roboante voce che comincia a giudicare l’umanità mentre si scatena un violento temporale c’è spazio per la consueta e garbata ironia di De Sica;tutte le promesse fatte si dileguano con il sole,come la voce che all’improvviso scompare mentre la varia umanità,dimenticati i buoni propositi e la paura,riprende a vivere come se nulla fosse accaduto.L’imminente tragedia si trasforma in farsa.
Film diseguale per forza di cose,Il giudizio universale alla fine è poco più di un esercizio di stile e una passerella della scuderia De Laurentiis;un cast stellare che va da Gassman a Manfredi e Sordi (il più convincente di tutti nel ruolo del losco trafficante di bambini) alla Mangano
affolla un film che commercialmente fu un fiasco clamoroso.
Anche la critica storse in naso e va detto,con qualche ragione.
Troppa carne al fuoco,troppi personaggi e poca omogeinità delle situazioni alcune delle quali aldilà del macchiettismo,anche come resa,non solo come regia.


De Sica alterna cose buone ad altre meno buone a cose pessime.
Molto belli i personaggi del mediatore di bambini (Sordi),dei due popolani alla ricerca del posto di guardiaportone del san Carlo di Napoli (Franchi e Ingrassia) e quello dell’uomo che scopre come la moglie lo abbia cornificato con il suo miglior amico (Paolo Stoppa).
Molto meno riusciti i siparietti con la Mangano e Palance e quello di Lino Ventura,padre alle prese con una figlia poco più che adolescente viziata e capricciosa.
Una sfilata di grandi nomi per un film riuscito in parte e frettolosamente dimenticato,sicuramente un mezzo passo falso (totalmente economicamente) nella carriera di De Sica.

Il giudizio universale

Un film di Vittorio De Sica. Con Paolo Stoppa, Vittorio Gassman, Fernandel, Alberto Sordi, Melina Mercouri, Renato Rascel, Maria Pia Casilio, Giacomo Furia, Silvana Mangano, Alberto Bonucci, Andreina Pagnani,Giuseppe Porelli, Elisa Cegani, Agostino Salvietti, Regina Bianchi, Marisa Merlini, Mario Passante, Lamberto Maggiorani, Ugo D’Alessio, Nino Manfredi, Nando Angelini, Domenico Modugno, Carlo Taranto, Akim Tamiroff,Luigi Bonos, Pasquale Cennamo, Franco Franchi, Jimmy Durante, Ernest Borgnine, Jack Palance, Georges Rivière, Lino Ventura, Anouk Aimée, Ciccio Ingrassia, Eleonora Brown, Lilly Lembo, Mike Bongiorno
Commedia, b/n durata 95 min. – Italia 1961.

Paolo Stoppa: Giorgio
Vittorio Gassman: Cimino
Anouk Aimee: Irene
Melina Mercouri: la forestiera
Silvana Mangano: signora Matteoni
Jack Palance: signor Matteoni
Fernandel: il vedovo
Ernest Borgnine: il borseggiatore
Eleonora Brown: Giovanna
Elisa Cegani: la madre di Giovanna
Lino Ventura: il padre di Giovanna
Jimmy Durante: l’uomo dal grande naso
Vittorio De Sica: l’avvocato
Renato Rascel: Coppola
Alberto Sordi: il mediatore di bambini
Nino Manfredi: cameriere nell’hotel dell’ambasciatore
Ciccio Ingrassia e Franco Franchi: i disoccupati
Andreina Pagnani: ospite in casa Matteoni
Domenico Modugno: il cantante
Marisa Merlini: una madre
Mike Bongiorno: se stesso
Akim Tamiroff: il regista
Lamberto Maggiorani: un povero
Lilli Lembo: annunciatrice Tv
Maria Pia Casilio: cameriera
Alberto Bonucci: ospite in casa Matteoni
Don Jaime de Mora y Aragón: l’ambasciatore
Giuseppe Porelli: l’accompagnatore delle personalità
Ugo D’Alessio: un Pulcinella
Pietro De Vico: venditore ambulante
Gigi Reder: il pazzariello

Regia Vittorio De Sica
Soggetto Cesare Zavattini
Sceneggiatura Cesare Zavattini
Produttore Dino De Laurentiis
Fotografia Gábor Pogány
Montaggio Adriana Novelli
Effetti speciali Giuseppe Metalli
Musiche Alessandro Cicognini
Scenografia Pasquale Romano

 

ottobre 6, 2017 - Posted by | Commedia | , ,

Al momento, non c'è nessun commento.

Lascia un commento