Mario Monicelli una storia per immagini
Il primo film di Monicelli,I ragazzi della via Paal (1935)
Guardie e ladri
La grande guerra
I soliti ignoti
I compagni
L’armata Brancaleone
Casanova 70
Vogliamo i colonnelli
Amici miei
Caro Michele
La mortadella
La ragazza con la pistola
Romanzo popolare
Il Marchese del Grillo
Un borghese piccolo piccolo
Speriamo che sia femmina
I picari
Cari fottutissimi amici
Alberto Sordi da La grande guerra
Alberto Sordi in Un borghese piccolo piccolo
Aldo Fabrizi da Guardie e ladri
Duilio Del Prete,Adolfo Celi,Ugo Tognazzi e Philippe Noiret,cast di Amici miei
Barbara Steele da L’armata Brancaleone
Giuliana De Sio e Catherine Deneuve in Speriamo che sia femmina
in I compagni
Marcello Mastroianni in I soliti ignoti
Mariangela Melato in Caro Michele
Marisa Mell in Casanova 70
Monica Vitti in La ragazza con la pistola
Ornella Muti in Romanzo popolare
Sofia Loren in La mortadella
Ugo Tognazzi e Alberto Sordi in Bertoldo,Bertoldino e Cacasenno
Totò in Guardie e ladri
Vittorio Gassman in I soliti ignoti
Con Anna Magnani e Totò
Con Ugo Tognazzi
Con Ornella Muti e Ugo Tognazzi
Con Ugo Tognazzi e Pupi Avati
Con Claudia Cardinale
Con Monica Vitti
Con Marisa Merlini
Con Gabriella Giorgelli
Con Marcello Mastroianni
Con Vittorio Gassman
Con Monica Vitti e Aldo Giuffrè
Con Ugo Tognazzi
Con Michele Placido e Ornella Muti
Con Renzo Montagnani,Philippe Noiret,Ugo Tognazzi e Adolfo Celi
Con De Laurentis e Sordi
Con Alberto Sordi
Con Totò
Con Claudia Cardinale
Con Catherine Spaak
Le locandine del cinema italiano 1970
Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto
Regia di Elio Petri. Con Gian Maria Volonté, Florinda Bolkan, Orazio Orlando, Gianni Santuccio, Salvo Randone,Vittorio Duse,
Ugo Adinolfi, Sergio Tramonti, Massimo Foschi Genere Poliziesco produzione Italia, 1970. Durata 118 minuti circa
Zabriskie Point
Regia di Michelangelo Antonioni. Con Paul Fix, Rod Taylor, Mark Frechette, Daria Halprin, Bill Garaway, Harrison Ford, Lee Duncan,
G.D. Spradlin, Kathleen Cleaver, Barbara Button, Michael L. Davis Genere Drammatico, produzione USA, 1970. Durata 112 minuti circa.
Il giardino dei Finzi Contini
Regia di Vittorio De Sica. Con Fabio Testi, Helmut Berger, Dominique Sanda, Lino Capolicchio, Romolo Valli
Genere Drammatico,produzione Italia, 1970. Durata 93 minuti circa.
Anonimo veneziano
Regia di Enrico Maria Salerno. Con Florinda Bolkan, Tony Musante, Toti Dal Monte, Brizio Montinaro, Giuseppe Bella
Genere Drammatico, produzione Italia, 1970. Durata 84 minuti circa.
Lo chiamavano Trinità…
Regia di E.B. Clucher. Con Steffen Zacharias, Bud Spencer, Terence Hill, Gisela Hahn, Farley Granger
Genere Western, produzione Italia, 1970. Durata 117 minuti circa.
Metello
Regia di Mauro Bolognini. Con Tina Aumont, Lucia Bosè, Ottavia Piccolo, Massimo Ranieri, Renzo Montagnani, Adolfo Geri,
Franco Balducci, Claudio Biava, Frank Wolff, Steffen Zacharias, Pino Colizzi, Luigi Diberti, Mariano Rigillo,
Gabriele Lavia Genere Drammatico, produzione Italia, 1970. Durata 111 minuti circa.
Il conformista
Regia di Bernardo Bertolucci. Con Jean-Louis Trintignant, Stefania Sandrelli, Dominique Sanda, Gastone Moschin,
Yvonne Sanson, Fosco Giachetti, Giuseppe Addobbati, Carlo Gaddi, Massimo Sarchielli, Alessandro Haber, Christian Alegny,
Pierre Clémenti, Luciano Rossi, Milly, Orso Maria Guerrini Genere Drammatico,produzione Italia, 1970. Durata 116 minuti circa.
Brancaleone alle crociate
Regia di Mario Monicelli. Con Vittorio Gassman, Paolo Villaggio, Adolfo Celi, Stefania Sandrelli, Beba Loncar,
Lino Toffolo, Luigi Proietti, Alberto Plebani, Franco Balducci, Gianrico Tedeschi, Renzo Marignano, Sandro Dori,
Christian Alegny, Augusto Mastrantoni Genere Commedia, produzione Italia, 1970. Durata 117 minuti circa.
L’uccello dalle piume di cristallo
Regia di Dario Argento. Con Enrico Maria Salerno, Tony Musante, Suzy Kendall, Umberto Raho, Werner Peters,
Mario Adorf, Eva Renzi, Renato Romano, Fulvio Mingozzi, Rosita Torosh, Carla Mancini Genere Giallo, produzione Italia, 1970.
Durata 96 minuti circa.
Il dio serpente
Regia di Piero Vivarelli. Con Nadia Cassini, Beryl Cunningham, Sergio Tramonti, Evaristo Marquez Genere Drammatico,
produzione Italia, 1970. Durata 94 minuti circa.
Dramma della gelosia – Tutti i particolari in cronaca
Regia di Ettore Scola. Con Monica Vitti, Giancarlo Giannini, Marisa Merlini, Marcello Mastroianni, Corrado Gaipa
Genere Commedia, produzione Italia, 1970. Durata 107 minuti circa.
Venga a prendere il caffè da noi
Regia di Alberto Lattuada. Con Ugo Tognazzi, Angela Goodwin, Milena Vukotic, Francesca Romana Coluzzi, Checco Rissone
Piero Chiara, Alberto Lattuada, Antonio Piovanelli, Carla Mancini Genere Commedia produzione Italia, 1970. Durata 113 minuti circa.
Città violenta
Un film di Sergio Sollima. Con Charles Bronson, Telly Savalas, Michel Constantin, Umberto Orsini,
Peter Dane, Benjamin Lev, Jill Ireland Giallo, durata 107 min. – Italia 1970
La moglie più bella
Un film di Damiano Damiani. Con Alessio Orano, Ornella Muti, Tano Cimarosa, Joe Sentieri,
Enzo Andronico, Fortunato Arena Drammatico, durata 108 min. – Italia 1970
La collina degli stivali
Un film di Giuseppe Colizzi. Con Bud Spencer, Glauco Onorato, Terence Hill, Woody Strode, Enzo Fiermonte, Lionel Stander,
Gaetano Imbrò, Alberto Dell’Acqua, Victor Buono, Romano Puppo, Luciano Rossi Western, durata 90 min. – Italia 1970.
Il sasso in bocca
Un film di Giuseppe Ferrara. Con Giuseppe Di Bella, Accursio Di Leo, Franca Asciutto, Carlo Hintermann, Aldo Bonamano,
Gianni Solaro Documentario, bianco e nero durata 105 min. – Italia 1970
Contestazione generale
Un film di Luigi Zampa. Con Nino Manfredi, Enrico Maria Salerno, Vittorio Gassman, Alberto Sordi, Michel Simon, Marina Vlady,
Sergio Tofano, Vittorio Duse, Enzo Garinei,Mariangela Melato, Robert Mark, Sandro Dori,Commedia, durata 131 min. – Italia 1970.
La califfa
Un film di Alberto Bevilacqua. Con Ugo Tognazzi, Enzo Fiermonte, Romy Schneider, Marina Berti, Roberto Bisacco, Massimo Serato,
Gianni Rizzo, Gigi Reder, Guido Alberti, Franco Ressel, Nerina Montagnani, Gigi Ballista Drammatico,durata 99 min. – Italia 1970.
Il presidente del Borgorosso Football Club
Un film di Luigi Filippo D’Amico. Con Alberto Sordi, Tina Lattanzi, Margarita Lozano, Franco Accatino, Carlo Taranto, Dante Cleri,
Carla Mancini, Enrique Omar Sivori, Elena Pedemonte, Giuliano Todeschini, Edgardo Siroli, Rosita Torosh, Rino Cavalcanti, Daniele Vargas,
Teodoro Corrà, Rossana Di Lorenzo, Francesco Sormano Commedia, durata 115 min. – Italia 1970.
Ninì Tirabusciò, la donna che inventò la mossa
Un film di Marcello Fondato. Con Claude Rich, Monica Vitti, Gastone Moschin, Pierre Clémenti, Peppino De Filippo, Nino Taranto,
Mario Siletti, Rosita Pisano, Salvo Randone, Marisa Merlini, Ugo D’Alessio, Toni Ucci, Sylva Koscina, Angela Luce, Elisa Mainardi,
Lino Banfi, Ennio Balbo, Bruno Cirino, Michele Cimarosa, Gianni Solaro Commedia, durata 118 min. – Italia 1970.
Quando le donne avevano la coda
Un film di Pasquale Festa Campanile. Con Francesco Mulè, Giuliano Gemma, Aldo Giuffré, Frank Wolff, Paola Borboni,Lando Buzzanca, Senta Berger, Renzo Montagnani, Lino Toffolo, Gabriella Giorgelli Commedia, durata 105 min. – Italia 1970
Vamos a matar, compañeros
Un film di Sergio Corbucci. Con Jack Palance, Fernando Rey, Franco Nero, Tomas Milian, Eduardo Fajardo,
Gérard Tichy, Karin Schubert Western, durata 135 min. – Italia 1970
Gott mit uns (Dio è con noi)
Un film di Giuliano Montaldo. Con Bud Spencer, Richard Johnson, Franco Nero, Larry Aubrey, Helmut Schneider,
Emilio Delle Piane Drammatico, durata 113 min. – Italia 1970.
Don Franco e Don Ciccio nell’anno della contestazione
Un film di Marino Girolami. Con Umberto D’Orsi, Edwige Fenech, Franco Franchi, Ciccio Ingrassia, Ennio Girolami, Alfredo Rizzo,
Yvonne Sanson, Giampiero Littera, Lino Banfi, Mirella Pamphili, Enzo Andronico, Edy Biagetti, Luca Sportelli, Renato Malavasi
Commedia, durata 94 min. – Italia 1970.
La prima notte del dottor Danieli, industriale, col complesso del… giocattolo
Un film di Gianni Grimaldi. Con Françoise Prévost, Alfredo Rizzo, Saro Urzì, Lando Buzzanca,Katia Kristine, Linda Sini,
Enzo Garinei, Carletto Sposito, Ira Fürstenberg, Ileana Rigano, Katia Christine, Commedia, durata 93 min. – Italia 1970.
Le copertine di Cine Revue Magazine seconda parte
Gloria Guida
Edwige Fenech
Monica Zanchi
Annamaria Rizzoli
Annie Belle
Barbara Bouchet
Carroll Baker
Dalila Di Lazzaro
Erika Blanc
Eva Aulin
Florinda Bolkan
Janet Agren
Jenny Tamburi
Laura Gemser
Marilu Tolo
Katia Christine
Olinka Berova
Romina Power
Sydne Rome
Margaret Lee
Marina Malfatti
Rosalba Neri
Veronique Vendell
Claudia Marsani
Stefania Sandrelli
Susan Scott
Sylvia Kristel
Zeudi Araya
Anne Heywood
Catherine Spaak
Le copertine di Cine Revue Magazine
Dagmar Lassander
Agostina Belli
Jane Birkin
Michele Mercier
Laura Antonelli
Ursula Andress
Marisa Mell
Sylva Koscina
Eva Czemerys
Ornella Muti
Nathalie Delon
Maria Baxa
Giovanna Ralli
Olga Bisera
Marina Vlady
Shirley Corrigan
Ira Von Furstemberg
Beba Loncar
Martine Brochard
Senta Berger
Tina Aumont
Elke Sommer
Maria Rosaria Omaggio
Karin Schubert
Jaqueline Bisset
Nadia Cassini
Nuremberg (Il processo di Norimberga)
La seconda guerra mondiale è terminata.
I russi hanno preso Berlino,il Fuhrer del Reich millenario ha preferito uccidersi con sua moglie Eva Braun piuttosto che cadere
prigioniero dell’Armata rossa.
Le potenze vincitrici hanno ora un problema:cosa fare dei gerarchi che hanno provocato la guerra,costruito le premesse per uno spaventoso
conflitto che è costato 50 milioni di vite umane e danni incalcolabili,che si sono resi responsabili di crimini inauditi come la Shoah,la soluzione
finale al problema ebraico,una delle retoriche purtroppo avveratesi tanto sbandierate dal nazismo.
Usa,Urss,Inghilterra e Francia,le quattro maggiori potenze vincitrici del conflitto hanno posizioni divergenti sul come affrontare lo spinoso problema;mentre Usa Inghilterra e Francia intendono celebrare un processo in cui alla sbarra ci siano non solo i nazisti superstiti,ma l’intera ideologia nazista,con l’intento di creare le premesse per evitare nel futuro che un’aberrazione come il nazismo abbia a ripetersi,l’Urss non intende andare troppo per il sottile preferendo la giustizia sommaria ad un processo che ritiene assolutamente inutile.Se a Yalta Churchill,Roosvelt e Stalin si erano accordati su decisioni importanti riguardanti il proseguimento del conflitto, sull’assetto futuro della Polonia e sull’istituzione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite ora si tratta di decidere la sorte di quelli che erano a tutti gli effetti criminali di guerra.
Alla fine un accordo si trova e le grandi quattro affidano non senza contrasti duri l’organizzazione del processo al procuratore capo statunitense Robert Houghwout Jackson.
Per evitare che gli Usa abbiano un peso politico troppo forte,i quattro si accordano per eleggere l’inglese Geoffrey Lawrence come giudice principale e presidente,mentre gli altri componenti sono nell’ordine l’americano Francis Beverley Biddle,il francese Henri Donnedieu de Vabres e il russo Iona Nikitchenko,tutti giudici principali.
Nuremberg,conosciuto e distribuito anche come Il processo di Norimberga è un film diretto dal regista canadese Yves Simoneau nel 2000 e racconta,non senza imprecisioni,la storia di quello che fu il processo ai gerarchi nazisti,quelli che non seguirono l’esempio del Fuhrer e che quindi o vennero catturati o semplicemente si consegnarono nella mani degli alleati,evitando di finire nelle mani dell’Armata rossa per motivi facilmente comprensibili.
Distribuito in due versioni,il film dura 3 ore nella versione tv,divisa in due puntate e 2 ore e 13 minuti in quella cinematografica.
Un film,va detto subito,lacunoso sotto molti punti di vista,frettoloso e sopratutto basato sulla contrapposizione delle due anime del nazismo,rappresentate da Hermann Goering e Albert Speer.
Il primo,numero due del nazismo e messo in disparte quasi verso la fine del conflitto in seguito ai numerosi rovesci militari viene descritto come un uomo leale e fedele all’ideologia nazista,che difende a spada tratta nel corso del processo,con intelligenza e furbizia degne di miglior causa.
Il secondo,Speer,architetto e ministro degli armamenti appare invece come un’anima tormentata dal rimorso di aver contribuito alla follia collettiva e in particolare spietatamente autocritico verso se stesso.
Su questo dualismo,che emerge con forza al processo,il film basa gran parte della sua analisi degli eventi.
La trama:
Sir David Maxwell Fyfe contatta il procuratore capo statunitense Robert Houghwout Jackson proponendogli di guidare il processo che si terrà in Germania ai capi sopravvissuti del nazismo,
assicurandogli carta bianca sulla scelta della località e delle modalità di svolgimento del processo stesso.Jackson accetta e dopo un’attenta riflessione,aiutato anche dalla fedele segretaria Elsie Douglas sceglie Norimberga,la città tedesca nella quale
Hitler aveva celebrato i primi oceanici raduni e l’unica anche ad avere un palazzo di giustizia ancora in piedi dopo i bombardamenti degli anni precedenti.
I criminali giudicati saranno ventuno,che dovranno rispondere di quattro capi d’accusa:
1- Aver commesso crimini contro la pace.
2- Aver pianificato, iniziato e intrapreso delle guerre d’aggressione.
3- Aver commesso crimini di guerra.
4- Aver commesso crimini contro l’umanità.
Jackson ottiene mezzi finanziari e logistici senza limiti e in poco tempo rimette a nuovo l’aula del palazzo di giustizia deputato alla celebrazione del processo;alla sbarra c’è buona parte del Gotha del nazismo anche se mancano probabilmente quattro dei principali protagonisti della nefanda parabola del nazismo.
Manca Adolf Hitler,suicida.
Manca Joseph Goebbels,l’onnipotente ministro della propaganda,che tanto aveva contribuito ad alimentare il mito di Hitler e aveva seminato a piene mani grazie al controllo dei mezzi d’informazione l’odio e l’intolleranza razziale verso gli ebrei,morto suicida con la moglie e i sei figli;
manca Heinrich Himmler,il gran capo delle SS,il primo e principale responsabile della creazione dei campi di sterminio,morto suicida nelle mani degli americani.
E manca Martin Bormann,il segretario del partito,l’anima dannata del Fuhrer,che condizionò a tal punto da fargli fare irreparabili scelte sbagliate che finirono per accelerare la rovina del Reich,dichiarato assente e processato in contumacia.
Nel frattempo Goering,che si è consegnato agli americani ed è stato accolto come una star,in seguito all’intervento di Einsenhower finisce nel campo di detenzione con gli altri detenuti e di qui a Norimberga,accolto con durezza dal colonnello Burton C. Andrus,che strappa le mostrine a Keitel e a Doenitz che protestavano per il trattamento non militare a cui erano stati sottoposti.
L’unico amico che Goering trova è il capitano Gustav Gilbert (nel film si adombra la possibilità che abbia fornito al maresciallo la fiala con cui si avvelenerà),il quale lo tratta con benevolenza ottenendo in cambio qualche regalo e la valigia che Goering aveva con se al momento della detenzione.
Il processo si apre con l’implacabile requisitoria di Jackson,che però trova in Goering un osso durissimo,che ribatte colpo su colpo alle accuse del procuratore.
Sarà un duello senza esclusione di colpi,ma il momento cruciale sarà quello in cui verranno mostrati i filmati che gli americani realizzarono a Auschwitz,Dachau,Mathausen,le fabbriche della morte.
Il pubblico,la corte e alcuni dei gerarchi presenti vedranno così le abominevoli condizioni di prigionia di ebrei,russi,cittadini inermi.
La sconvolgente testimonianza di Marie Claude Vaillant-Couturier sarà uno dei colpi di grazia inferti agli imputati,assieme alla terrificante testimonianza di Rudolf Hoss,il comandante del campo di sterminio di Auschwitz,che racconterà freddamente di come la fabbrica della morte riuscisse ad uccidere migliaia di prigionieri al giorno grazie alla sua “intuizione”,usare cioè il gas Ziklon B per sterminare i prigionieri
stessi.
Le montagne di scarpe,occhiali,capelli che i nazisti scrupolosamente raccoglievano saranno chiodi per le loro bare,così come i paralumi di pelle umana fatta con la pelle tatuata degli zingari e migliaia di altre immagini orripilanti.
Dopo un lungo dibattimento,il processo arriva alla conclusione,con 11 condanne a morte per Goering,Seyss Inquart,Rosenberg,Streicher,Kaltenbrunner,Keitel,Ribbentrop,Frank,Frick,Jodl,Sauckel.
Si salvarono dalla morte Hess,che ebbe l’ergastolo e che fu anche l’ultimo a morire in detenzione a Spandau,l’ammiraglio Eric Raeder che venne condannato all’ergastolo ma fu graziato nel 1955,
A vent’anni venne condannato Baldur von Schirach,uno dei pochi a pentirsi,così come il citato Albert Speer.
Quindici anni furono comminati a Konstantin von Neurath,che venne rilasciato per motivi di salute nel 1954,mentre dieci anni ebbe Karl Dönitz,ammiraglio e successore del Fuhrer.
Vennero assolti fra le furiose proteste dei russi,Hans Fritzsche (commentatore radiofonico),Franz von Papen (ambasciatore,poi condannato a otto anni dagli stessi tedeschi) Hjalmar Schacht (Presidente della Reichsbank prima della guerra e Ministro dell’economia del governo Hitler)
Goering,come già detto,sfuggì al boia grazie ad una capsula di cianuro;la sua morte fu un duro colpo perchè era di sicuro il personaggio più in vista tra i processati.
I condannati a morte vennero impiccati e i loro cadaveri fotografati con il cappio al collo e con il nome e cognome ben in evidenza,esposti come anche il corpo di Goering per evitare la nascita di leggende false.
Dopo essere stati cremati,i corpi ridotti in cenere vennero dispersi in località segrete.
Piccolo spazio nel film per la storia d’amore tra Jackson e la sua segretaria,un’incongruenza di cui non si sentiva davvero il bisogno.
Un film con larghe zone d’ombra e poche zone di luce,ben lontano da un’opera molto più significativa sullo stesso tema come Vincitori e vinti,diretto nel 1961 da Stanley Kramer con straordinari interpreti come Spencer Tracy,Burt Lancaster,Richard Widmark,Marlene Dietrich,Maximilian Schell,Montgomery Clift e Judy Garland.
Non che in questo film manchino i grossi nomi,tutt’altro.
Ma sono sacrificati alla stringatezza del film.
Bene Christopher Plummer,Michael Ironside e Max Von Sidow,intensa Charlotte Gainsbourgh,bravissimo Brian Cox nei panni scomodi di Goering,
meno bene un imbalsamato Alec Baldwin che aveva il ruolo importantissimo di Jackson.
Regia statica e legnosa per un film che poteva avere ben altro peso e svolgimento;da segnalare solo le terrificanti immagini vere riprese dagli alleati nei campi di sterminio.
Il film è visionabile su You tube all’indirizzo https://www.youtube.com/watch?v=fOpWuzYtaag che riporta erronaeamente la data 1961.
Il processo di Norimberga
Un film di Yves Simoneau. Con Alec Baldwin, Brian Cox, Christopher Plummer,Max Von Sidow, Jill Hennessy, Christopher Heyerdahl, Roger Dunn, David McIlwraith, Christopher Shyer, Hrothgar Mathews, Herbert Knaup, Frank Moore, Frank Fontaine, Raymond Cloutier, Bill Corday, Ken Kramer Formato Film TV, Titolo originale Nuremberg. Drammatico, durata 180 min. – Canada-Usa 2000
Alec Baldwin: Robert H. Jackson
Brian Cox: Hermann Göring
Christopher Plummer: Sir David Maxwell Fyfe
Jill Hennessy: Elsie Douglas
Michael Ironside: col. Burton C. Andrus
Matt Craven: capitano Gustav Gilbert
Len Cariou: Francis Biddle
Herbert Knaup: Albert Speer
Charlotte Gainsbourg: Marie Claude Vaillant-Couturier
Colm Feore: Rudolf Höß
Robert Joy: Anton Pachelogg
Christopher Heyerdahl: Ernst Kaltenbrunner
Max von Sydow: Samuel Rosenman
Roberto Pedicini: Robert H. Jackson
Michele Kalamera: Hermann Göring
Rino Bolognesi: Sir David Maxwell Fyfe
Laura Romano: Elsie Douglas
Saverio Indrio: col. Burton C. Andrus
Oliviero Dinelli: capitano Gustav Gilbert
Antonio Colonnello: Francis Biddle
Angelo Maggi: Albert Speer
Maurizio Reti: Anton Pachelogg
Edoardo Nordio: Ernst Kaltenbrunner
Romano Malaspina: Samuel Rosenman
Regia Yves Simoneau
Soggetto Joseph E. Persico (romanzo)
Sceneggiatura David W. Rintels
Fotografia Alain Dostie
Montaggio Yves Langlois
Musiche Paul Conboy, Adrian Corker, Richard Grégoire
Produttore Mychèle Boudrias, Ian McDougall
Produttore esecutivo Gerald W. Abrams, Alec Baldwin, Bernard F. Conners, Jonathan Cornick, Suzanne Girard, Peter Sussman
Casa di produzione Alliance Atlantis Communications, British American Entertainment, Canadian Television (CTV), Cypress Films
Da Rudolf Höss Comandante ad Auschwitz. trad. di G. Panzieri Saija, Einaudi, Torino, 1985
“A Sachsenhausen vi erano parecchi Testimoni di Geova, una gran parte dei quali rifiutò di prestare servizio militare; vennero perciò condannati a morte del Reichsführer come ribelli. Furono giustiziati alla presenza di tutti gli altri prigionieri, all’interno del campo, e tra questi in prima fila
erano stati collocati i loro confratelli. Ho conosciuto parecchi fanatici religiosi, nei pellegrinaggi, nei conventi, in Palestina, sulla strada dell’Heggiaz, in Irak, in Armenia; cattolici, sia romani, sia ortodossi, musulmani, sciiti e sunniti. Ma i Testimoni di Geova di Sachsenhausen, e due di loro in particolare,
superarono quanto avevo visto fino ad allora. Questi due fanatici rifiutarono di compiere qualunque cosa avesse il minimo rapporto con le faccende militari. Ricusavano di stare sull’attenti, vale a dire non battevano i tacchi, non tenevano le mani lungo le cuciture dei pantaloni, non si toglievano il berretto.
Per essi non esistevano leggi, poiché consideravano Geova il loro unico legislatore. Fummo costretti ad allontanarli dal block dei loro confratelli e a tenerli in segregazione, poiché incitavano continuamente gli altri ad imitarli. Eicke li aveva condannati parecchie volte alla pena del bastone
per il loro contegno indisciplinato, ma accoglievano le frustate con tanta gioia da fare supporre in essi una sorta di perversione. Pregavano il comandante di farli frustare ancora, per poter così meglio testimoniare della loro idea, in favore di Geova. Dopo la visita militare, alla quale, è inutile dirlo,
si rifiutarono assolutamente – non vollero nemmeno mettere la firma sotto un documento militare -, vennero anch’essi condannati a morte dal Reichsführer. Quando la condanna gli venne annunziata in cella, ebbero un’esplosione di gioia irrefrenabile, e avrebbero voluto in ogni modo affrettare il giorno dell’esecuzione.
Torcendo le mani levavano gli occhi al cielo con espressione estatica ed esclamavano senza posa: – In breve saremo presso Geova, quale felicità essere eletti a ciò -. Alcuni giorni prima avevano assistito all’esecuzione di alcuni confratelli, e si era stentato a trattenerli, tanto irresistibile era il loro desiderio di essere immediatamente giustiziati.
La vista di tanta frenesia era quasi insostenibile e dovettero essere riportati quasi a forza nelle loro celle. Quando venne il loro giorno, si avviarono quasi di corsa. Non vollero essere legati, per poter alzare le mani a Geova, e stettero davanti al palo con un’espressione luminosa e rapita che non aveva più nulla d’umano.
Così immaginai dovessero essere i primi martiri cristiani, condotti nell’arena per essere dilaniati dalle belve. Andarono dunque alla morte coi visi illuminati, gli occhi rivolti al cielo e le mani congiunte nella preghiera e levate in su. Tutti coloro che assistettero alla loro morte ne furono turbati, perfino il plotone d’esecuzione.
Albert Speer al processo di Norimberga
Se Hitler avesse avuto degli amici, io sarei stato suo amico. (Davanti alla corte del processo di Norimberga)
Nella mia responsabilità di alto esponente di una potenza tecnologica altamente sviluppata, che aveva usato tutto e tutti i suoi mezzi, senza coscienza né freni, contro l’umanità, cercavo non soltanto di addossarmi quanto era avvenuto, ma anche di capirlo.
Da un momento all’altro il complesso sistema del nostro mondo moderno può venire inesorabilmente distrutto da forze negative moltiplicatesi in reazione a catena. Nessuna volontà umana potrebbe arrestare questo processo, se l’automatismo dello sviluppo dovesse ulteriormente spersonalizzare l’uomo e privarlo ancor più della sua responsabilità.
Abbagliato dalle possibilità della Tecnica, l’ho servita negli anni decisivi della mia esistenza. Ora, al termine di questa mia esistenza, essa, la Tecnica, trova davanti a sé il Dubbio.
Hermann Goering al processo di Norimberga
“Naturalmente la gente comune non vuole la guerra: né in Russia,
né in Inghilterra, né in Germania. Questo è comprensibile.
Ma, dopotutto, sono i governanti del paese che determinano la politica,
ed è sempre facile trascinare con sè il popolo,
sia che si tratti di una democrazia, o di una dittatura fascista,
o di un parlamento, o di una dittatura comunista.
Che abbia voce o no, il popolo può essere sempre portato al volere dei capi. È facile.
Tutto quello che dovete fare è dir loro che sono attaccati,
e denunciare i pacifisti per mancanza di patriottismo, in quanto espongono il paese al pericolo.
Funziona allo stesso modo in tutti i paesi.”.
Rudolf Hess a Spandau
Il corpo di Kaltenbrunner dopo l’esecuzione
Le esecuzioni
Il corpo esanime di Goering
Goering alla sbarra a Norimberga
Il processo
Alcuni imputati
John C.Woods il boia di Norimberga
Jack “Tex” Wheeles,l’ultimo carceriere di Goering
Il procuratore capo Jackson
Jona Nikitchenko,il giudice principale russo
Henri Donnedieu De Vabres,il giudice principale francese
Francis Beverley Biddle,il giudice principale statunitense
Geoffrey Lawrence,presidente
Il colonnello Andrus,responsabile della prigione
I quattro giudici del processo
Arthur Seyss Inquart
Alfred Rosenberg
A destra:Julius Streicher
Ernst Kaltenbrunner
Wilhelm Keitel
Rudolf Hess
Hans Frank
Wilhelm Frick
Alfred Jodl
Fritz Sauckel
Martin Bormann
Heinrich Himmler
Alois Brunner
Joseph Goebbels
Joseph Mengele
Classifica al botteghino 1992
1) La bella e la bestia (Beauty and the Beast) di Gary Trousdale & Kirk Wise
2) Basic Instinct di Paul Verhoeven
con Michael Douglas, Sharon Stone, George Dzundza, Jeanne Tripplehorn, Denis Arndt
3) Guardia del corpo (The Bodyguard) di Mick Jackson
con Kevin Costner, Whitney Houston, Gary Kemp, Bill Cobbs, Ralph Waite, Tomas Arana, Debbie Reynolds
4) Dracula di Bram Stoker (Bram Stoker’s Dracula) di Francis Ford Coppola
con Gary Oldman, Winona Ryder, Anthony Hopkins, Keanu Reeves, Cary Elwes, Richard E. Grant, Tom Waits, Monica Bellucci
5) Sommersby di Jon Amiel
con Richard Gere, Jodie Foster, Bill Pullman, James Earl Jones, William Windom, Brett Kelley, Richard Hamilton
6) Codice d’onore (A Few Good Men) di Rob Reiner
con Tom Cruise, Jack Nicholson, Demi Moore, Kevin Bacon, Kiefer Sutherland, Kevin Pollak,Cuba Gooding Jr.
7) Puerto Escondido di Gabriele Salvatores
con Diego Abatantuono, Claudio Bisio, Valeria Golino, Antonio Catania, Renato Carpentieri
8) Proposta indecente (Indecent Proposal) di Adrian Lyne
con Robert Redford, Demi Moore, Woody Harrelson, Oliver Platt, Seymour Cassel, Sheena Easton, Herbie Hancock
9) Sister Act – Una svitata in abito da suora di Emile Ardolino
con Whoopi Goldberg, Maggie Smith, Harvey Keitel, Bill Nunn, Kathy Najimy, Wendy Makkena, Mary Wickes
10) Arma letale 3 (Lethal Weapon 3) di Richard Donner
con Mel Gibson, Danny Glover, Joe Pesci, Rene Russo, Stuart Wilson
11) Al lupo al lupo di Carlo Verdone
con Carlo Verdone, Sergio Rubini, Francesca Neri
12) Anni 90 di Enrico Oldoini
con Christian De Sica, Massimo Boldi, Ezio Greggio, Nino Frassica, Andrea Roncato, Flavio Bucci
13) L’ultimo dei Mohicani (The Last of the Mohicans) di Michael Mann
con Daniel Day-Lewis, Madeleine Stowe, Russell Means, Eric Schweig, Jodhi May, Steven Waddington
14) Giochi di potere (Patriot Games) di Phillip Noyce
con Harrison Ford, Anne Archer, Patrick Bergin, Thora Birch, Sean Bean, Richard Harris,James Fox, Samuel L. Jackson
15) Sognando la California di Carlo Vanzina
con Massimo Boldi, Nino Frassica, Bo Derek, Maurizio Ferrini, Antonello Fassari, Francesca Reggiani
16) Pomodori verdi fritti (alla fermata del treno) (Fried Green Tomatoes) di Jon Avnet
con Kathy Bates, Jessica Tandy, Mary Stuart Masterson, Mary-Louise Parker, Cicely Tyson, Chris O’Donnell
17) Eroe per caso (Hero) di Stephen Frears
con Dustin Hoffman, Andy Garcia, Geena Davis, Joan Cusack, Kevin J. O’Connor, Stephen Tobolowsky
18) Luna di fiele (Bitter Moon) di Roman Polanski
con Emmanuelle Seigner, Peter Coyote, Hugh Grant, Kristin Scott Thomas, Victor Banerjee, Sophie Patel, Stockard Channing
19) Gli spietati (Unforgiven) di Clint Eastwood
con Clint Eastwood, Gene Hackman, Morgan Freeman, Richard Harris, Jaimz Woolvett, Saul Rubinek, Frances Fisher
20) Amore per sempre (Forever Young) di Steve Miner
con Mel Gibson, Elijah Wood, Isabel Glasser, Jamie Lee Curtis
Classifica al botteghino 1991
1) Johnny Stecchino di Roberto Benigni
con Roberto Benigni, Nicoletta Braschi, Paolo Bonacelli, Franco Volpi
2) Robin Hood: Il principe dei ladri (Robin Hood: Prince of Thieves) di Kevin Reynolds
con Kevin Costner, Morgan Freeman, Mary Elizabeth Mastrantonio, Alan Rickman, Christian Slater
3) Donne con le gonne di Francesco Nuti
con Francesco Nuti, Carole Bouquet, Gastone Moschin, Cinzia Leone, Didi Perego
4) Terminator 2 – Il giorno del giudizio (Terminator 2: Judgement Day) di James Cameron
con Arnold Schwarzenegger, Linda Hamilton, Edward Furlong, Robert Patrick, Earl Boen, Joe Morton
5) Vacanze di Natale ’91 di Enrico Oldoini
con Massimo Boldi, Christian De Sica, Ezio Greggio, Nino Frassica, Alberto Sordi, Ornella Muti, Andrea Roncato
6) Scelta d’amore – La storia di Hilary e Victor (Dying Young) di Joel Schumacher
con Julia Roberts, Campbell Scott, Vincent D’Onofrio, Colleen Dewhurst, Ellen Burstyn
7) Pensavo fosse amore invece era un calesse di Massimo Troisi
con Massimo Troisi, Francesca Neri, Angelo Orlando, Marco Messeri, Natalia Bizzi
8) Hook – Capitan Uncino (Hook) di Steven Spielberg
con Robin Williams, Dustin Hoffman, Julia Roberts, Bob Hoskins, Maggie Smith, Caroline Goodall, Phil Collins, Charlie Korsmo
9) JFK – Un caso ancora aperto (JFK) di Oliver Stone
con Kevin Costner, Gary Oldman, Sissy Spacek, Kevin Bacon, Tommy Lee Jones, Michael Rooker, Joe Pesci, Donald Sutherland, John Candy, Jack Lemmon, Walter Matthau, Vincent D’Onofrio, Tomas Milian
10) Maledetto il giorno che ti ho incontrato di Carlo Verdone
con Carlo Verdone, Margherita Buy, Stefania Casini, Elisabetta Pozzi, Giancarlo Dettori, Didi Perego, Renato Pareti
11) Thelma & Louise (Thelma & Louise) di Ridley Scott
con Susan Sarandon, Geena Davis, Harvey Keitel, Michael Madsen, Christopher McDonald, Stephen Tobolowsky, Brad Pitt, Timothy Carhart
12) A proposito di Henry (Regarding Henry) di Mike Nichols
con Harrison Ford, Annette Bening, Mikki Allen, Bill Nunn
13) Le comiche 2 di Neri Parenti
con Paolo Villaggio, Renato Pozzetto, Roberto Della Casa, Antonio Allocca, Catherine Zago
14) Una pallottola spuntata 2 1/2 – L’odore della paura di David Zucker
con Leslie Nielsen, Priscilla Presley, George Kennedy, O.J. Simpson, Robert Goulet, Richard Griffiths
15) La famiglia Addams (The Addams Family) di Barry Sonnenfeld
con Anjelica Huston, Raul Julia, Christopher Lloyd, Dan Hedaya, Elizabeth Wilson, Christina Ricci, Carol Kane, Jimmy Workman
16) La leggenda del re pescatore (The Fisher King) di Terry Gilliam
con Robin Williams, Jeff Bridges, Amanda Plummer, Mercedes Ruehl, Michael Jeter
17) The Doors (The Doors) di Oliver Stone
con Val Kilmer, Meg Ryan, Kyle MacLachlan, Kathleen Quinlan, Kevin Dillon, Billy Idol, Michael Madsen, Mimi Rogers, Crispin Glover
18) Analisi finale (Final Analysis) di Phil Joanou
con Richard Gere, Kim Basinger, Uma Thurman, Eric Roberts, Keith David
19) Cape Fear – Il promontorio della paura (Cape Fear) di Martin Scorsese
con Robert De Niro, Nick Nolte, Jessica Lange, Juliette Lewis, Robert Mitchum, Gregory Peck, Martin Balsam
20) Hot Shots! (Hot Shots!) di Jim Abrahms
con Charlie Sheen, Valeria Golino, Lloyd Bridges, Cary Elwes, Kevin Dunn, Jon Cryer
Elizabeth
Il 7 settembre 1533 a Greenwich nasce Elisabetta I Tudor,regina d’Inghilterra e di Irlanda dal 1558 al 1603,data della sua morte.
Figlia di Enrico VIII Tudor e di Anna Bolena,la donna per la quale Enrico provocò lo scisma anglicano dalla chiesa cattolica di Roma
sarà la donna più importante dell’intera storia inglese,che dette il via ad un periodo di straordinaria prosperità per l’inghilterra sia
dal punto di vista meramente economico,sia da quello sociale e culturale (Shakespeare visse in questo periodo come Christopher Marlowe e Francis Bacon).
Il film parte dal 1558,anno in cui muore dopo soli cinque anni di regno la regina Maria Tudor,divenuta famosa storicamente con il poco lusinghiero
soprannome di Maria la sanguinaria (Bloody Mary)
Figlia di Enrico VIII e di Caterina di Aragona (figlia di Isabella e Ferdinando di Spagna),la legittima consorte del re d’Inghilterra,che Enrico ripudiò
proprio per sposare Anna Bolena,Maria sale al trono dopo che Edoardo VI d’Inghilterra (figlio della terza moglie di Enrico,Jane Seymour) aveva designato come successore sua cugina Jane Grey,che però rimase sul trono d’Inghilterra solo 9 giorni,in seguito alla rivolta popolare e politica che la considerava l’unica vera successore di Enrico.
La sua morte aprì una pericolosa crisi politica,accentuata anche dalla situazione economica disastrosa in cui versava l’Inghilterra.
E Elizabeth inizia proprio con una didascalia che ricorda il difficilissimo periodo in cui si venne a trovare l’Inghilterra all’indomani
della morte della regina Maria,con Elizabeth che ha 25 anni, è regina ma di fatto è osteggiata da parte della nobiltà.
La futura regina vergine è appena uscita dal confine angusto della casa di campagna in cui è stata relegata dalla sorellastra,
dopo essere stata prigioniera nella Torre di Londra con il serio rischio di essere giustiziata.
Per Elizabeth inizia un periodo difficilissimo,stretta tra gli obblighi di corte,la presenza ingombrante di sua cugina Maria Stuarda che è regina di Scozia e appoggiata dalla Francia nonchè dalla sua mortale nemica Maria Di Guisa e gli intrighi della stessa corte.
Unico alleato della neo regina è Francis Walsingham,uomo fidato e valido consigliere.
In campo sentimentale la regina è legata ad un vecchio amico d’infanzia,Robert Dudley, I conte di Leicester,che per tutta la vita sarà suo fedele e devoto amico nonchè amante (anche se nel film viene mostrato come l’uomo che la tradì,una grave inesattezza storica).
Pressata da William Cecil,che a nome della corte le chiede e la scongiura di prendere marito per evitare rischi alla successione alla corona,stretta
tra i suoi sentimenti per l’amato Robert e gli obblighi verso la sua nazione,seguiamo il percorso che costringerà la futura Regina vergine
a scegliere di non prendere marito,votando la sua intera esistenza alla grandezza dell’Inghilterra.
Che inizia con una grave sconfitta,quella riportata contro le truppe francesi guidate da Maria Di Guisa.
Elizabeth scampa anche a due gravi attentati,uno effettuato con un vestito intriso di veleno (a morire sarà una cameriera) e uno perpetuato da un monaco che nel film è assoldato da Papa Pio V (cosa storicamente falsa)
Grazie all’aiuto del fido Walsingham,Elizabeth si muove con coerenza e spietatezza;Maria Di Guisa viene assassinata proprio grazie a Walsingham mentre Maria Stuarda viene catturata e infine giustiziata.
In seguito la regina elimina tutti gli oppositori interni,decapitando in senso letterale buona parte della nobiltà ostile e esiliando Robert reo di
aver trattato con la Spagna il suo matrimonio.
Grazie ad Elizabeth,che si è rivelata anche una regina accorta e capace,l’Inghilterra si avvia ad una straordinaria età dell’oro che culminerà
nella vittoria nella guerra contro la Spagna e la sconfitta della Invncibile Armata (che vedremo nel secondo dei film dedicati alla regina vergine,Elizabeth The golden age)
Tutto pagato a caro prezzo,come la rinuncia agli affetti,ad una famiglia e a dei figli…
Elizabeth,film del 1998 diretto dal regista indiano Shekhar Kapur che dirigerà anche il seguito,Elizabeth: The Golden Age (2007) sembrerebbe una biopic ma in realtà non può nemmeno definirsi un film storico,per le troppe inesattezze ed errori che ne penalizzano la credibilità storica,anche se comunque resta un ottimo film in costume.
Le inesattezze vanificano in qualche modo il bel lavoro di ricostruzione ambientale e scenografico fatto dalla troupe;c’è da dire che però la sola interpretazione di Cate Blanchett vale il prezzo del biglietto.
L’espressione ieratica e pallida della regina vergine è resa dall’attrice australiana in maniera assolutamente impeccabile.
Tutta la gamma delle espressioni che un’attrice deve riservare ad un personaggio complesso e carismatico come Elisabetta I
sono affrontate dalla Blanchett con un realismo recitativo impressionante.
Infatti nel 1999 ebbe la nomination per questo film all’Oscar,battuta soltanto da Gwyneth Paltrow nell’altro film di stampo britannico Shakespeare in Love curiosamente ambientato proprio durante il regno della grande regina inglese.
Oscar che però non le sfuggirà nel 2005 come Miglior attrice non protagonista per The Aviator e nel 2014 come Miglior attrice protagonista per Blue Jasmine.
Eccellente il cast che fa da contorno alle vicende di Elizabeth;molto bravi Geoffrey Rush che interpreta Francis Walsingham,Joseph Fiennes che è Lord Robert (protagonista principale proprio di Shakespeare in love e che non ebbe l’Oscar per nessuno dei due film,Fanny Ardant nel ruolo di Maria Di Guisa,Richard Attenborough nella parte di William Cecil e l’ex calciatore Eric Cantona in quello di Monsieur de Foix.
Nota stonatissima la parte di Vincent Cassell nel ruolo del Duca D’Anjou raffigurata come un debosciato dedito al travestitismo;era un uomo di ben altro calibro e tra l’altro le trattative per il matrimonio tra lei e la regina d’Inghilterra non superarono mai la fase iniziale delle trattative.
Splendida la fotografia di Remi Adefarasin mentre la regia di Shekhar Kapur è priva di sbavature di rilievo,le scene di massa sono ben girate
e il film ha nerbo e qualità,a patto di dimenticare le troppe inesattezze storiche.
Un film tutto sommato di ampio respiro e mai noioso.
Consigliato.
Elizabeth
Un film di Shekhar Kapur. Con Cate Blanchett, Geoffrey Rush, Christopher Eccleston, Joseph Fiennes, Richard Attenborough, Fanny Ardant, Eric Cantona, Vincent Cassel, Kathy Burke, Edward Hardwicke, Emily Mortimer, John Gielgud, Liz Giles, Rod Culbertson, Paul Fox Biografico,durata 124 min. – Gran Bretagna 1998.
Cate Blanchett: Elizabeth
Geoffrey Rush: Francis Walsingham
Joseph Fiennes: Lord Robert
Fanny Ardant: Marie De Guise
Richard Attenborough: William Cecil
Christopher Eccleston: Thomas Howard
Eric Cantona: Monsieur de Foix
Vincent Cassel: Duca d’Anjou
Kathy Burke: Regina Mary Tudor
Edward Hardwicke: Conte di Arundel
Emily Mortimer: Kat Ashley
John Gielgud: Papa Pio V
Daniel Craig: John Ballard
Cate Blanchett è Elizabeth I
Christopher Eccleston è il Duca di Norfolk.
Fanny Ardant è Maria Di Guisa
Geoffrey Rush è Francis Walsingham
Joseph Fiennes è Lord Robert
Kathy Burke è la Regina Mary Tudor
Richard Attenborough è William Cecil
Vincent Cassel è il Duca D’Anjou
Roberta Pellini: Elizabeth I
Mariano Rigillo: Sir Francis Walsingham
Paolo Maria Scalondro: Duca di Norfolk
Vittorio Guerrieri: Robert Dudley
Gianni Musy: Sir William Cecil
Anne Marie Sanchez: Marie De Guise
Jacques Peyrac: Duca d’Anjou
Lorenza Biella: Regina Mary Tudor
Barbara Berengo: Kat Ashley
Regia Shekhar Kapur
Soggetto Michael Hirst
Sceneggiatura Michael Hirst
Produttore Tim Bevan, Eric Fellner, Alison Owen, Mary Richards
Fotografia Remi Adefarasin
Montaggio Jill Bilcock
Musiche David Hirschfelder
Scenografia John Myhre, Lucy Richardson e Peter Howit
“lo credo che il coraggio di un uomo si misuri dal modo in cui egli muore. Sono contento di morire per quello in cui credo, quindi tagliami la testa e fa’ di me un martire.”
“C’è così poca bellezza in questo mondo e così tanta sofferenza. Tu credi che Dio avesse questo in mente? Sempre che esista veramente un dio al di là di noi e dei nostri pensieri.”
“Noi mortali abbiamo molte debolezze, proviamo troppe emozioni. Facciamo troppo male. Troppo presto moriamo, ma abbiamo l’opportunità di AMARE.”
“Non mi avrete mai come moglie ne voi ne il duca di Spagna”
“Non voglio aprire finestre nelle anime degli uomini!”
“Io sono figlia di mio padre”
L’opinione di Raffaella dal sito http://www.mymovies.com
“So di avere il corpo di una debole e fragile donna, ma ho il cuore e il fegato di un re, e per giunta di un re d’Inghilterra”. Tali parole, proferite dalla regina Elisabetta I,
racchiudono l’essenza del suo agire, del suo operato, del suo pensiero, delineando la figura della più grande monarca che l’Inghilterra abbia mai avuto. Non a caso, il periodo elisabettiano,
nel quale si configura la nascita della nuova potenza mondiale, è una delle pagine più suggestive e affascinanti della storia inglese, celebrate dall’arte, dalla letteratura e, negli ultimi anni,
anche dal cinema. Il più recente adattamento cinematografico risale al 1998 con il film “Elizabeth” in cui a vestire i panni della superba regina è la bravissima Cate Blanchett che ci offre un’interpretazione indimenticabile.
Il percorso storico delineato ha inizio nel 1554, durante il regno di Maria Tudor, che governa un Paese dilaniato dall’instabilità religiosa e finanziaria e minacciato da Francia e Spagna. La cattolica sovrana promuove una furiosa persecuzione
di cui sono oggetto i protestanti e si accanisce contro la sorellastra, la principessa Elisabetta, con l’accusa di tradimento. Dopo la morte di Maria, Elisabetta sale al trono d’Inghilterra all’età di 25 anni e assicura al suo amante, Robert Dudley,
la cessazione dell’esilio. Elisabetta si mostra sin da subito una sovrana spregiudicata: favorisce i protestanti inimicandosi la Chiesa cattolica; rifiuta qualsiasi matrimonio d’interesse al fine di garantire l’autonomia dell’Inghilterra;
è oggetto di numerose cospirazioni che, grazie al suo fidato Walsingham, vengono alla luce: quindi i nemici vengono ineluttabilmente eliminati. Ora Elisabetta, la Regina Vergine, è la padrona assoluta del trono inglese e si dedica esclusivamente al potenziamento del suo Paese.
La ricostruzione storica è molto fedele e risulta sapientemente caratterizzata dalle magnifiche scenografie, dai sontuosi costumi, dal commento musicale che raggiunge l’apice della suggestione nella scena dell’investitura di Elisabetta. Il film, che ha ottenuto 7 nominations all’Oscar,
splende anche per le brillanti performance del cast, soprattutto della protagonista. Infatti, a rendere più coinvolgente la vicenda contribuisce la lettura moderna della figura di Elisabetta, che ci appare una donna molto vicina al nostro tempo, un’eroina determinata,
dotata di una grande forza d’animo e intraprendenza, capace di far cadere qualsiasi pregiudizio e dimostrando che, nella sua vulnerabilità di donna, si nasconde invece una dignità ineguagliabile.
L’opinione di Lord Holy dal sito http://www.filmtv.it
Definirlo una biografia sarebbe pretestuoso. L’elenco delle imprecisioni, degli errori e del mancato attenersi ai fatti documentati sarebbe interminabile. Piuttosto può essere considerato un dramma a carattere storico, che utilizza nomi ed eventi realmente accaduti riadattandoli per i propri scopi,
in una trama romanzata che si focalizza sulla commistione fra sentimento, religione e politica. Pur con qualche innegabile eccesso e cliché.
Opinioni tratte dal sito http://www.davinotti.com
Galbo
Nel 1533 Elizabeth Tudor, figlia di Enrico VIII, diventa regina di Inghilterra; il film è la storia dei primi 10 anni del suo regno. Il regista di origine indiana Kapur è abile nel ricreare il cupo clima di incertezza e di contrasti religiosi (tra cattolici e protestanti) di quel periodo storico.
La scenografia e i costumi sono efficaci, ma il vero punto di forza del film è il cast che si avvale della presenza di grandi attori dalla Blanchett, a Rush a Attenborough,Craig e Fiennes oltre a Gielguld nel ruolo del pontefice.
Rebis
L’occasione era quella di assistere alla storia dei colonizzatori nella prospettiva dei colonizzati: ma l’indiano Kapur non sembra interessato a riletture critiche quanto a mettere in capo un esercizio di estetizzazione che attinge a una oculata perizia tecnica e che ha i suoi apici nelle scene di danza:
l’esito complessivo è rigoglioso, magniloquente, a tratti gratuito. La sceneggiatura di Hirst mira all’enfasi shakespeariana. Nell’interpretazione della Blanchett s’infrange l’algore sanzionato dalla tradizione in nome di una passione che contrasta il rigore preteso dall’incertezza del potere.
Vstringer
Ricostruzione storica, con il minimo sindacale di tocchi romanzeschi, dell’avvio dell’era elisabettiana nell’Inghilterra ancora lacerata dalle lotte religiose. L’apparato scenico è sontuoso; il cast è folto, competente e ben assortito
(bene i soliti noti, menzione per l’insolito Eric Cantona nel ruolo di ambasciatore). La diafana Cate Blanchett, al suo debutto ad alto livello, mostra di essere perfettamente in parte. Peccato che la sensazione di deja vu che il film emana gli precluda lo status di “grande”.
Gugly
Sontuoso affresco dell’Inghilterra e tentativo di indagine della misteriosa regina vergine: da giovane anche lei voleva vivere e amare, ma la ragion di stato… Luci ed ombre, amore, complotti realmente accaduti che segneranno il destino della figlia di Anna Bolena e la porteranno
a sposare il regno anziché un dissoluto principe francese (lo spiritoso Vincent Cassel); la Blanchett è già eterea di suo per l’incarnato, ma dona l’acciaio alla sua regina come si conviene. In parte i volpini consiglieri.
Nando
La salita al trono d’Inghilterra della protestante figlia di Enrico VIII e Anna Bolena con il mostrarsi di tutte le contraddizioni del periodo in cui lotte intestine di religione infiammano i cuori. Un discreto affresco del periodo, anche se storicamente non impeccabile,
che può contare su opulente scenografie ed un cast di alto livello.
Belfagor
Sontuoso, raffinato affresco di una vita e di un regno, fra luci ed ombre. La regia di Kapur è efficace nel delineare la natura conflittuale dell’ascesa di Elisabetta I. Non ci sono molte sviolinate romantiche, ma l’impostazione lirica di certe scene crea dei momenti sinceramente toccanti.
Costumi eccellenti. Il cast, ricco di nomi celebri, offre delle ottime interpretazioni. Punto centrale del film è una splendida Cate Blanchett dal nobile pallore che si identifica pienamente con il personaggio della regina.
Greymouser
La Blanchett è una perfetta Elisabetta I, e il buon risultato ottenuto in questo film storico-biografico è dovuto soprattutto alla sua performance carismatica, oltre che all’ottimo cast in generale. Ciò ci porta a perdonare o chiudere un occhio rispetto ai numerosi svarioni storiografici e filologici,
oltre che verso un’eccessiva affabulazione che rende poco credibili certi passaggi e certe situazioni. Ma ben vengano lavori di questo genere, che attingono alla materia appassionante della storia che spesso si rivela grande soggettista.
Ale nkf
Davvero ottima la Blanchett nell’interpretare la regina Elizabeth: riesce a far emergere tutto quello che c’è di positivo nel vivere a corte, ma anche tutto quello che ne segue tra complotti e inganni come per esempio il tentato omicidio ai suoi danni. La regia di Kapur è solida e molto buono anche il resto del cast
(Geoffrey Rush e Richard Attenborough tra i tanti).
Ducaspezzi
Magnifico nella resa scenografica e costumistica, soddisfacente in quella registica e sorretto da uno svolgimento che – sulla scia della superba interpretazione della “regina bastarda” da parte di una Blanchett che sa essere magnetica e iconica e di tutto un cast che ben gli rifulge attorno,
finanche nel ruolo minore del calciatore-attore Eric Cantona – scorre via robusto e senza tentennamenti per tutta la sua lunga durata. La storia e le relazioni private dentro o attorno ad essa, con queste ultime che incidono ma senza che ne venga disturbo.
Tuxtucis
Sebbene il film non sia privo di pregi (in primo luogo i costumi e la recitazione), per gran parte della sua durata ancora più evidenti ne sono i limiti; in primo luogo la sceneggiatura, che privilegia in modo piuttosto superficiale l’aspetto sentimentale rispetto all’aspetto pubblico-politico.
Penosa la resa della corte francese e fastidiose le frequenti scene di danza. Il film tuttavia acquista vigore sul finale con un credibile crescendo drammatico.
Yoghi
Un bell’affresco del’inghilterra del 500, con Kate Blanchet che interpreta molto bene il ruolo di Elisabetta. Il cast è notevole la regia ben fatta. I costumi sono molto ricercati e sono ben evidenziate le lotte tra cattolici e protestanti dopo lo scisma voluto dal re Enrico VIII, padre di Elisabetta I, per poter sposare Anna Bolena,
madre di Elisabetta I (e avere l’erede maschio che la moglie Caterina D’Aragona non gli dava). In complesso un film piacevole che si vede molto piacevolmente.
I film più visti di sempre nei cinema Usa
Ancora una classifica su Filmscoop.
Questa volta però una classifica del tutto particolare,perchè riguarda gli Usa e sopratutto perchè riguarda i film che hanno staccato
il maggior numero di biglietti al botteghino.
Non una classifica per incassi,quindi,ma una classifica stilata in base alla reale vendita di biglietti nei cinema degli States.
E’ Via col vento il film più visto nella storia del cinema americano,con poco più di 202 milioni di biglietti venduti.
Il film diretto da Victor Fleming nel 1939 e interpretato da Clark Gable,Vivien Leight,Olivia De Havilland e Trevor Howard,tratto dal romanzo
omonimo di Margaret Mitchell venne prodotto da David O. Selznick e distribuito dalla Metro-Goldwyn-Mayer.
Lungo ben 240 minuti,è un’epopea che parte nell’anno 1861,nel sud degli Usa ed è incentrata sulle vicende della famiglia O’Hara e principalmente
di Rossella,una capricciosa ragazza che passerà dalla ricchezza alla povertà e di nuovo alla ricchezza attraverso vicende personali dolorose
che culmineranno con la perdita della figlia Diletta e dell’unico uomo che l’avesse amata veramente Rhett Butler.
Al secondo posto,dietro Via col vento troviamo un altro film datato;si tratta di Guerre stellari,diretto da George Lucas e uscito nelle sale
nel 1977 con 178 milioni di biglietti venduti.
Vivien Leight e Clark Gable in Via col vento,il film più visto di tutti i tempi nei cinema americani
Guerre stellari
Prodotto da Gary Kurtz per la Lucas Film,Guerre stellari è la prima delle 6 (finora) storie dedicate a quella che nella presentazione del film
è “una galassia lontana“,dominata dal malvagio imperatore Palpatine al cui servizio c’è Dart Fener, seguace del Lato Oscuro della Forza a cui si oppongono l’Alleanza e i Cavalieri Jedi.Han Solo,Luke Skywalker,la principessa Leila Organa,Obi-Wan “Ben” Kenobi,Chewbecca,D-3BO e C1-P8 sono i protagonisti del film di fantascienza costato di meno e che ha incassato di più nella storia del cinema.Fra gli attori protagonisti del film troviamo Harrison Ford,Mark Hamill,Carrie Fisher e Alec Guinness.
Tutti insieme appassionatamente di Robert Wyse,uscito nelle sale nel lontano 1965 è al terzo posto,con oltre 142 milioni di biglietti venduti.
Il musical interpretato da Christopher Plummer e Julia Andrews racconta la storia di una novizia che finisce per diventare la governante dei sette bambini del vedovo Comandante Georg Ritter von Trapp,che finirà per sposare nel tradizionale happy end hollywoodiano.
5 Oscar e un successo incredibile fanno di questo film un evergreen.
Quarto posto,con 141 milioni di biglietti venduti per E.T. l’extra-terrestre,di Steven Spielberg,film del 1982
La storia commovente del bambino e dell’alieno,una vera e propria favola con finale strappalacrime è interpretata da Henry Thomas,Drew Barrymore e Peter Coyote.
Al quinto posto il primo dei film contemporanei.
Si tratta di Titanic.diretto nel 1997 da James Cameron,che ha staccato negli Usa 135 milioni di biglietti;una storia d’amore sullo sfondo del tragico
affondamento del Titanic,che è racchiusa nella frase che la protagonista Rose recita nel film:« Il cuore di una donna è un profondo oceano di segreti. Ma ora sapete che c’era un uomo di nome Jack Dawson, e che lui mi ha salvato, in tutti i modi in cui una persona può essere salvata. Non ho nemmeno una sua foto… non ho niente di lui, vive solo nei miei ricordi. »
Platee di tutto il mondo commosse e affascinate da una storia senza tempo,che è anche il terzo maggior incasso cinematografico di tutti i tempi.
Nel cast Leonardo Di Caprio e Kate Winslet
I dieci comandamenti (The Ten Commandments) un film colossal del 1956 diretto da Cecil B. DeMille è al sesto posto,con 130 milioni di biglietti venduti.
Il racconto biblico della storia di Mosè salvato dalle acque e divenuto tanto potente da oscurare nel cuore del faraone Sethi I l’affetto per suo figlio Ramesse.
Julie Andrews in Tutti insieme appassionatamente
ET l’extraterrestre
Mosè però ha una missione,riportare nella terra promessa gli schiavi ebrei dall’Egitto e Dio svelerà la sua potenza al faraone costringendolo a liberare
gli ebrei.Celebre la scena della separazione delle acque,un grande Charlton Heston interpreta Mosè.
Settimo posto per Lo squalo,classico thriller-horror diretto da Steven Spielberg nel 1975 che ha staccato 128 milioni di biglietti.
La storia dello squalo che terrorizza l’isola di Amity (Nuova Inghilterra) e che verrà ucciso dallo scoppio di una bombola dopo una caccia entusiasmante fu uno dei primi film ad essere distribuito in maniera capillare nei cinema.Un film di ottimo livello che oottenne anche un battage pubblicitario senza precedenti;fra gli interpreti Roy Scheider,Robert Shaw e Richard Dreyfuss.Tre Oscar per montaggio,sonoro e colonna sonora.
Posizione numero otto per Il dottor Zivago (Doctor Zhivago) film del 1965 diretto da David Lean, con Omar Sharif, Julie Christie, Geraldine Chaplin, Alec Guinness e Rod Steiger.
Tratto dall’omonimo romanzo di Boris Leonidovic Pasternak è un grande affresco storico ed una storia d’amore con sullo sfondo il falso mito della liberazione dallo schiavismo degli Zar da parte del proletariato russo. Un film di largo respiro, che stacca ai botteghini 124 milioni di biglietti.
Uno dei più famosi horror di tutti i tempi in posizione numero nove;si tratta di L’esorcista (The Exorcist),un film del 1973 diretto da William Friedkin e tratto dall’omonimo romanzo di William Peter Blatty,con Linda Blair,Ellen Burstyn,Jason Miller e Max von Sydow.
L’adolescente Regan mostra segni evidenti di possessione diabolica.
Sarà dapprima padre Padre Lankaster Merrin a tentare di cacciare il demonio da Regan ma il successo,pagato con la vita,arriderà a Padre Damien Karras.
Kate Winslet in Titanic
Charlton Heston in I dieci comandamenti
Lo squalo
Celebri le scene con Linda Blair che vomita verde,levita sul letto o gira completamente la testa e la sua maschera terrificante.
110 i milioni di biglietti venduti dal film al botteghino.
In posizione numero dieci,con 109 milioni di biglietti venduti,il primo film d’animazione della Disney e contemporaneamente della storia,Biancaneve e i sette nani (Snow White and the Seven Dwarfs) film del 1937 diretto da David Hand.
La storia di Biancaneve,odiata per la sua bellezza e giovinezza dalla strega cattiva e da essa avvelenata,salvata dai sette nani e poi risvegliata dal
bacio del principe commuove il pubblico di tutte le età.
La carica dei 101 (One Hundred and One Dalmatians) film del 1961 diretto da Wolfgang Reitherman, Hamilton Luske e Clyde Geronimi è in undicesima posizione con poco meno di cento milioni di biglietti venduti.
Diciassettesimo film d’animazione della Disney,racconta la divertente storia del compositore Rudy Radcliffe,che vive in un appartamento da scapolo a Londra insieme al suo dalmata Pongo e di Anita e il suo dalmata femmina,Peggy.
I due,grazie a Pongo,si sposerenno e Pongo e Peggy daranno alla luce 15 cuccioli.Un’amica di Anita,Crudelia Demon, intende farsi una pelliccia di cuccioli di dalmata e così fa rapire i dalmata di Rudy e Anita e altri cuccioli.
Dopo divertenti vicende,Rudy e Anita si ritroveranno proprietari di 101 cuccioli di dalmata e compreranno una casa in campagna per farli vivere
tutti assieme.
Posizione numero 12 per il secondo episodio in ordine di uscita della saga di Guerre Stellari,L’Impero colpisce ancora (The Empire Strikes Back) film del 1980 diretto da Irvin Kershner.
Tornano i grandi eroi della saga di sci.fi più vista della storia del cinema;più di 98 milioni di biglietti staccati per Han Solo,Luke e la principessa Leyla
ancora alle prese con l’Impero.
Ancora un grande classico in puro stile peplum in tredicesima posizione;si tratta di Ben-Hur kolossal del 1959 diretto da William Wyler, ancora una volta con Charlton Heston nel ruolo del protagonista.
98 milioni di biglietti venduti per la storia del principe ebreo Giuda Ben-Hur in lotta con il suo ex amico,il romano Messala.
Dopo quasi 200 minuti di film pieno di colpi di scena,nella spettacolosa scena della corsa delle quadrighe Ben Hur si vendicherà dell’uomo che ha distrutto la sua famiglia.
Record di premi Oscar,ben 11.
Il dottor Zivago
Linda Blair in L’esorcista
Avatar, film di fantascienza kolossal del 2009 scritto e diretto da James Cameron e interpretato da Sam Worthington,
Stephen Lang, Zoë Saldaña, Sigourney Weaver, Giovanni Ribisi e Michelle Rodriguez è in quattordicesima posizione per numero di biglietti venduti,98 milioni ma al primo come incassi sul solo suolo americano con un miliardo di dollari e primo nel mondo con quasi 3 miliardi di dollari.
Quindicesima posizione per Il ritorno dello Jedi,diretto da Richard Marquand nel 1983.
94 milioni di biglietti venduti per il terzo capitolo della saga di Guerre stellari,prima della saga prequel dei nostri giorni.
Il gruppo storico si ricompone e lotta fino alla fine contro l’Imperatore e Dart Fener,in un tripudio di effetti speciali e con il tradizionale happy end.
Sedicesima posizione e 91 milioni di biglietti venduti per Jurassic Park film del 1993 diretto da Steven Spielberg, basato sull’omonimo romanzo scritto da Michael Crichton.
Dinosauri e uomini che vivono ai nostri tempi grazie alla geniale clonazione di alcune specie di dinosauri.
Ma la natura ha le sue regole.
Film spettacolare grazie al trionfo della computer grafica,con bravi protagonisti come Sam Neill,Laura Dern,Jeff Goldblum,Richard Attenborough,Samuel L. Jackson.
In posizione numero diciassette ancora un capitolo della saga di Guerre stellari,questa volta si tratta del prequel del primo episodio,
Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma (Star Wars: Episode I – The Phantom Menace)film del 1999 diretto da George Lucas.
In 90 milioni hanno visto la nascita della saga nei cinema americani,conoscendo come si sono evoluti personaggi come Obi-Wan Kenobi e Anakin Skywalker,il futuro Dart Fener.
Bravissimi attori nel cast,come Liam Neeson,Ewan McGregor,Natalie Portman,Jake Lloyd,Pernilla August.
Biancaneve e i sette nani
La stangata (The Sting) film del 1973 diretto da George Roy Hill, con Paul Newman e Robert Redford è in diciottesima posizione,con 89 milioni di biglietti venduti;
Nel 1936 Johnny,un piccolo truffatore,per vendicare la morte dell’amico Luther ucciso da un gangster organizza con Henry una truffa memorabile
ai danni del gangster stesso.Colonna sonora famosissima,due grandi attori in forma smagliante e sette Oscar premiano uno dei film più divertenti degli anni settanta.
Diciannovesima posizione per il terzo film di animazione Disney presente in questa classifica,Il re leone (The Lion King) del 1994 diretto da Roger Allers e Rob Minkoff,con 89 milioni di biglietti venduti.Storia ambientata in Africa,della nascita del piccolo Simba destinato a diventare il re della foresta ma ostacolato da suo zio Scar che tenterà in ogni modo di farlo morire come ha già fatto con suo padre.Ma Simba alla fine diverrà adulto e re.
Celebri le musiche del film e i personaggi di contorno,come Timon e Pumbaa che avranno in seguito delle avventure dedicate a loro in cartoni specifici.
L’ultima posizione presa in esame in questa classifica,la ventesima,è occupata da I predatori dell’arca perduta (Raiders of the Lost Ark) film del 1981,diretto da Steven Spielberg e capostipite della tetralogia cinematografica di Indiana Jones.
E’ il quarto film di Spielberg presente nei primi venti film più visti nei cinema americani,con 88 milioni di biglietti venduti.
Un bravissimo Harrison Ford è Indiana Jones,un archeologo con la vocazione dell’avventuriero,impegnato nel recupero dell’Arca dell’alleanza
in concorrenza con i nazisti.
La carica dei 101
L’impero colpisce ancora
Questi sono dunque i film che hanno venduto più biglietti negli Usa limitatamente alle prime 20 posizioni;ma oltre la ventesima ci sono film importantissimi
per la storia del cinema.
Eccoli:( i dati sono arrotondati per difetto)
21a posizione: Il laureato,1967 di Mike Nichols 85.500.000 biglietti venduti;
22a posizione: Fantasia,1940 Walt Disney Production 83.000.000 biglietti venduti;
23a posizione: Il padrino,1972 di Francis Ford Coppola 78.900.000 biglietti venduti;
24a posizione: Forrest Gump,1994 di Robert Zemeckis 78.500.000 biglietti venduti;
25a posizione: Mary Poppins,1964 di Robert Stevenson 78.100.000 biglietti venduti;
26a posizione: Grease,1978 di Randal Kleiser 76.900.000 biglietti venduti;
27a posizione: The Avengers,2012 di Joss Whedon 76.768.000 biglietti venduti;
28a posizione: Agente 007 – Thunderball: Operazione tuono,1965 di Terence Young 74.800.000 biglietti venduti;
29a posizione: Il cavaliere oscuro,2008 di Christopher Nolan 74.282.000 biglietti venduti;
30a posizione: Il libro della giungla,1967 di Wolfgang Reitherman 73.670.000 biglietti venduti;
Via col vento
Guerre stellari
Tutti insieme appassionatamente
ET l’extraterrestre
Titanic
I dieci comandamenti
Lo squalo
Il dottor Zivago
L’esorcista
Biancaneve e i sette nani
La carica dei 101
L’impero colpisce ancora
Due fotogrammi da Ben Hur
Due fotogrammi da Avatar
Due fotogrammi da Il ritorno dello Jedi
Due fotogrammi da Jurassic Park
Due fotogrammi da Star Wars La minaccia fantasma
Due fotogrammi da La stangata
Due fotogrammi da Il re leone
Due fotogrammi da I predatori dell’arca perduta
Da Via col vento,1939
« Francamente, me ne infischio. »
« Tara! A casa! A casa mia! E troverò un modo per riconquistarlo. Dopotutto, domani è un altro giorno! »
Da Guerre stellari,1977
« La Forza sarà con te. Sempre! »
«È la spada laser di tuo padre. Questa è l’arma dei cavalieri Jedi. Non è goffa o erratica come un fulminatore. È elegante, invece, per tempi più civilizzati. Per oltre mille generazioni i cavalieri Jedi sono stati i guardiani di pace
e giustizia nella vecchia Repubblica, prima dell’oscurantismo, prima dell’Impero.»
Da Tutti insieme appassionatamente,1965
«Vede, il cielo era così azzurro oggi e tutto era così verde, profumato, che ho dovuto farne parte. La montagna mi portava in alto, più in alto, come se volesse far toccare le nubi anche a me.»
«Maria: Non risponderò mai a un fischio. Si fischia ai cani, ai gatti, ad altre bestie, ma non ai ragazzi e certo non a me. Sarebbe troppo umiliante.
Comandante von Trapp: Fräulein, aveva tendenze così sovversive anche al convento?
Maria: Oh, molto di più, signore.»
Da Et l’extraterrestre,1982
«E.T. Telefono… casa..»
«Come spieghi cos’è la scuola ad un’intelligenza superiore?»
Da I 10 comandamenti,1956
« Un demone, quegli che spinge gli uomini a fare dei propri fratelli delle bestie, degli schiavi, infliggendogli ogni sofferenza, a privarli dello spirito, della speranza, della fede.»
« La morte chiama la morte. Uccidi me mastro beccaio.»
Da Titanic,1997
« Quando non hai niente, non hai niente da perdere.»
« Secondo me la vita è un dono, non ho intenzione di sprecarla. Non sai mai quali carte ti capiteranno nella prossima mano. Impari ad accettare la vita come viene. […] Così ogni singolo giorno ha il suo valore.»
Da Lo squalo,1975
« Ho capito. Lei si farà i suoi sporchi affari finché lo squalo non verrà a morderle il sedere! »
« Senta, qui siamo di fronte a una macchina, una macchina che ha 200 milioni di anni. Una macchina perfetta, una macchina perfetta per nuotare, mangiare e produrre piccoli squali. Una macchina mangiatrice di uomini.»
Da Dottor Zivago,1965
« Aniuska, smettila: i buoni matrimoni li fa Dio, non li facciamo noi.”
« Ma se il popolo ama la poesia, ama i poeti… e nessuno ama la poesia più di un russo… »
Da L’esorcista,1973
« Se io vedessi un suo doppione, stesso viso, stessa voce… tutto quanto… sentirei che non è Regan. Lo sentirei dentro. E posso dire che quella cosa là di sopra non è mia figlia.
Adesso lei deve dirmi che sa ed è convinto che mia figlia ha soltanto dei disturbi mentali e basta, deve dirmi che è convinto che un esorcismo non le servirebbe a niente, su mi dica questo!!! »
« Credo che voglia portarci alla disperazione… perché vedendoci ridotti a bestie mostruose… noi escludiamo la possibilità dell’amore di Dio.»
Da Biancaneve e i sette nani,1937
« Regina: Specchio, servo delle mie brame, chi è la più bella del reame?
Specchio: Bella, tu sei bella, mia Regina, ma oggi, un’altra bellezza c’è; sotto ai suoi stracci pur s’indovina che, ahimè, ella è più bella di te.
Regina: Ahimè per lei! Dimmi il suo nome!
Specchio: Boccuccia di rose, e d’ebano i capelli, come neve è bianca.
Regina: Biancaneve »
« E per darmi la prova sicura che tu l’hai davvero uccisa, mi porterai il suo cuore qua dentro »
Da La carica dei 101,1961
« Quindici ciccioli rubati??Cretinate! »
« Guidate come si deve!Volete farvi beccare dalla polizia?? »
Da L’impero colpisce ancora,1980
« Un giorno ti sbaglierai anche tu e spero solo di essere lì.»
« Unisciti a me, e insieme potremo governare la galassia, come padre e figlio.»
Da Ben Hur,1959
« Ben Hur: Se non fossi promessa, ti direi addio con un bacio.
Ester: Se non fossi promessa, non ci sarebbero addii da dirci.»
« Non a caso un piccolo villaggio in riva al Tevere fu scelto a reggere il mondo »
Da Avatar,2009
« Mentre ero sul letto di un ospedale militare, con un bel buco sparato nel centro della mia vita, ho cominciato a sognare di volare. Ero libero. Ma prima o poi… ti devi svegliare.»
« Ero un guerriero che aveva sognato di poter portare la pace. Ma prima o poi… ti devi svegliare »
Da Il ritorno dello Jedi,1983
« Mi chiedo se le tue sensazioni in questa faccenda siano chiare, Lord Fener. (Imperatore Palpatine)»
« La tua flotta ha perso. E i tuoi amici sulla luna di Endor non sopravviveranno. Non c’è via di scampo, mio giovane apprendista. L’Alleanza morirà. Come anche i tuoi amici. Bene. Percepisco la tua ira. Sono indifeso. Prendi la tua arma!
Abbattimi con tutta la forza del tuo odio e il tuo viaggio verso il Lato Oscuro sarà finalmente compiuto!»
Da Jurassic Park,1993
« I dinosauri forse hanno più tratti in comune con gli uccelli attuali di quanto non ne abbiano con i rettili. Guardate l’osso pubico, rivolto all’indietro come negli uccelli. Guardate le vertebre:
piene di sacche d’aria e di cavità esattamente come negli uccelli, ed il suo nome “Raptor” significa uccello rapace.»
« La mancanza di umiltà di fronte alla natura che si dimostra qui… Mi sconvolge. Lei non vede il pericolo che è insito in quello che fa? La potenza genetica è la forza più dirompente
che esista e lei se ne serve come un… Un bambino che gioca con la pistola del padre.»
Da Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma,1999
« La paura è la via per il Lato Oscuro. La paura conduce all’ira, l’ira all’odio; l’odio conduce alla sofferenza. Ah… Io sento in te molta paura »
« E di te, giovane Skywalker, osserveremo la carriera con grande interesse »
Da La stangata,1973
« Certo che mi conosci. Sono le due e sono solo! »
« E quindi, per seguire il proprio cuore, uno deve fare la cosa sbagliata.»
Da Il re leone,1994
« Siamo tutti collegati nel grande cerchio della vita »
« Hakuna matata, ma che dolce poesia! | Hakuna matata, tutta frenesia! | Senza pensieri la tua vita sarà | Chi vorrà vivrà in libertà | Hakuna Matata! »
Il laureato
Fantasia