Filmscoop

Tutto il mio cinema

Ultimo domicilio conosciuto

Car la vie est un bien perdu quand on n’a pas vecu comme on l’aurait voulu
Perché la vita è un bene perso quando non abbiamo vissuto come avremmo voluto…-una frase del grande poeta romeno Mihai Eminescu
chiude degnamente questo film bellissimo,autentico gioiello della tradizione noir francese.
Diretto da Josè Giovanni nel 1969,tratto dal romanzo “The Last Known Address” di Joseph Harrington,Ultimo domicilio conosciuto (in originale
Dernier domicile connu) il film è un noir più introspettivo e psicologico che non d’azione tout court.
Due personaggi completamente diversi tra loro,una Parigi grigia e frenetica,una storia dal finale amarissimo sono gli ingredienti di un film che già dai primi fotogrammi mostra un personaggio,quello del commissario Marceau Leonetti ligio al proprio dovere,un poliziotto che crede nella legge.
Fino al giorno in cui commette un passo falso,arrestando la persona sbagliata,il figlio ubriaco di un avvocato con agganci potenti,cosa che gli costa
il trasferimento in un arrondissement periferico.


Leonetti è un uomo solitario,con dei valori ma con alle spalle una tragedia che lo condiziona pesantemente,la morte della moglie e di suo figlio in un incidente.
Quando gli viene affidato un caso spinoso,la ricerca di uno scomparso che è ricercato anche dalla malavita,Marceau si trova ad essere affiancato da una giovane e inesperta collega,Jeanne Dumas.
Dopo un periodo di reciproca diffidenza,i due iniziano a lavorare al caso,giungendo a ritrovare l’uomo;ma le cose avranno sviluppi inaspettati…
Non illustro buona parte della trama perchè il film va scoperto e gustato senza avere indicazioni sulla trama,vedendolo quindi come un viaggio attraverso le disillusioni di Marceau e la candida fiducia di Jeanne,figura diametralmente opposta a quella del commissario,per gustare l’atmosfera distaccata,quasi nebbiosa di una Parigi distante,sopratutto per interrogarsi su alcuni interrogativi e spunti offerti dal film,come l’indifferenza della polizia nei confronti dei testimoni nei processi alla malavita,la mancanza di umanità sia della polizia che della malavita stessa.Ma non solo.
Tante chiavi di lettura per un film che,come dicevo,punta tutto sull’atmosfera;

siamo di fronte ad un vero e proprio noir,quindi un film che ha nella descrizione ambientale e psicologica i suoi punti di forza.Del resto Josè Giovanni è stato uno specialista del genere;film come Il clan dei marsigliesi o Due contro la città sono diventati dei veri e propri classici.
Come questo Ultimo domicilio conosciuto,che ha anche un altro punto d’eccellenza,la recitazione di Lino Ventura e Marlene Jobert.
Malinconico,dolente,disincantato il personaggio di Leonetti a cui Ventura trasmette una carica di umanità eccezionale,candida,entusiasta dapprima,disillusa alla fine Marlene Jobert,con quel suo volto malizioso ma al tempo stesso ingenuo.
Due ottimi interpreti per un film davero notevole.
Per chi volesse riscoprirlo c’è una bella versione su You tube,all’indirizzo https://www.youtube.com/watch?v=YK7BsQpjCs4

Ultimo domicilio conosciuto

Un film di Josè Giovanni. Con Marlène Jobert, Lino Ventura, Michel Constantin Titolo originale Dernier domicile connu. Poliziesco, durata 95 min. – Francia 1969

Lino Ventura: ispettore Marceau Leonetti
Marlène Jobert: Jeanne Dumas
Michel Constantin: Greg
Paul Crauchet: Jacques Loring
Alain Mottet: Frank Lambert
Béatrice Arnac: Silvia
Guy Heron: Soramon
Albert Dagnant: Arnold
Monique Mélinand: signora Loring
Marcel Pérès: Lenoir
Germaine Delbat: signora Lenoir
Hervé Sand: Gravel

Regia José Giovanni
Soggetto Joseph Harrington
Sceneggiatura José Giovanni
Fotografia Étienne Becker
Montaggio Kenout Peltier
Musiche François de Roubaix
Scenografia Jean-Jacques Caziot e Claude Reytinas

ottobre 26, 2017 Pubblicato da: | Drammatico | , , , | Lascia un commento

Il clan dei siciliani

Il clan dei siciliani locandina 0

Tratto dal romanzo di Auguste Le Breton, Le Clan des Siciliens.
Roger Sartet, condannato per rapina e  omicidio evade durante il trasporto verso la prigione.
Riesce ad avere protezione da Vittorio Manalese, un siciliano a capo di una famiglia di immigrati che nasconde, dietro una facciata di rispettabilità attività losche.
Al vecchio gangster Sartet propone un piano all’apparenza impossibile; rubare i gioielli di una mostra itinerante.
Con l’aiuto di un mafioso americano, Nicosia, il piano dopo alcune vicissitudini riesce perfettamente.
Ma Sartet ha una relazione con una nuora di Manalese e, per un’ingenuità di un nipotino del gangster, la cosa si verrà a sapere.

Il clan dei siciliani 15

Alain Delon

Manalese vendica l’onore offeso uccidendo Sartet ma la cosa provocherà la fine del suo impero criminale perchè…
Il clan dei siciliani, diretto da Henry Verneuil nel 1969 è un gangster/noir movie di stampo tradizionale, che vede protagonisti tre grandi attori del cinema francese, Alain Delon, Jean Gabin e il naturalizzato Lino Ventura.
Un film dalla confezione assolutamente elegante, che ripercorre la trama del romanzo dal quale è tratto sfruttando al massimo il magnetismo dei tre attori e una sceneggiatura dall’impianto coerente, anche se davvero poco probabile.
Il clan dei siciliani è un film che privilegia la parte d’azione all’introspezione psicologica dei personaggi, giocando tutte le sue carte sul ritmo e sulle figure che dominano il racconto, quella del gangster che riesce a ideare un piano all’apparenza impossibile e quella del vecchio capo clan che si fa coinvolgere nell’avventura salvo punire l’occasionale complice nel momento in cui quest’ultimo viola la legge fondamentale di Manalese, quella che vuole intoccabile la famiglia, principalmente nell’onore.

Il clan dei siciliani 14

Amedeo Nazzari e Jean Gabin

Il clan dei siciliani 13

E’ quindi su due binari che il film gioca le sue carte, l’ideazione e la realizzazione del furto di gioielli e la relazione tra Roger Sartet e una donna del clan, il tutto condito da cambi di scena, ritmo e azione.
Sullo sfondo agisce il Commissario Le Goff, unico baluardo della società civile contro il crimine, con lo sfondo classico dei bassifondi parigini e del sottobosco che lo permea; manca ovviamente un’analisi sociale perchè Verneuil non ha la profondità per muoversi in tal senso, ma la storia non ha queste finalità e nemmeno il regista intende muoversi in un labirinto che probabilmente non sa e non può affrontare.
Così si resta abbondantemente in superficie, ma con gusto; il vedere tre colossi del cinema francese in azione è già di per se una ricompensa allo spettatore, che viene sballottato quà e là prima del finale perfettamente in linea con quanto mostrato sin dall’inizio.

Il clan dei siciliani 9

Il clan dei siciliani 5
Defilata la figura del gangster americano Nicosia, interpretato dal nostro Amedeo Nazzari, ma chiedere l’inserimento di un’altra figura ampliata nella sua psicologia sarebbe stato davvero troppo.
Sulle musiche splendide di Morricone sfilano i volti di una Parigi d’altri tempi, popolati da criminali passionali e spietati contrastati da un commissario a sua volta mosso da ideali di giustizia in linea con le figure di altri agenti senza macchia e senza paura.
Un film veramente d’altri tempi, il classico prodotto da godere per due ore di fila lasciandosi trasportare da un racconto che avvince e non costringe a dover riflettere sulle motivazioni dei personaggi, che si muovono preda delle proprie passioni fino al momento in cui la legge vince, com’è giusto che sia.

Il clan dei siciliani 12

Jean Gabin e Lino Ventura

Per quanto riguarda gli attori, sontuoso, sornione e impeccabile è Jean Gabin nel ruolo del gangster dalla pubblica irreprensibile immagine, una figura che rimanda a quella di Vito Corleone del Padrino, del quale condivide quanto meno la stessa concezione di famiglia.
L’onore prima di tutto, prima anche dei rapporti chiamiamoli professionali e che metterà in gioco tutto quanto acquisito nel corso degli anni proprio per vendicare l’onore della famiglia.
Una figura ovviamente meno tragica di quella interpretata da Brando, proprio per la mancanza di un background psicologico nel film.
Ottimo anche Alain Delon, che inaugura la stagione migliore per quanto riguarda le sue interpretazioni di spessore; la figura del gangster Roger sembra essere perfettamente aderente alla sua faccia di bello e dannato.

Il clan dei siciliani 11
L’attore di Sceaux, Hauts-de-Seine l’anno successivo girerà un film dalle atmosfere se vogliamo ancor più noir con Melville, I senza nome, nel quale in pratica ripeterà un personaggio in perfetta linea con quello interpretato in questo film.
Ultimo lato del triangolo è Lino Ventura, unico personaggio positivo del film che alla fine sarà anche l’unico vincente; anche lui l’anno successivo replicherà la figura di un ispettore integerrimo nello splendido film di Josè Giovanni Ultimo domicilio conosciuto.
Qui, la sua faccia spigolosa, dura che sembra specchiare un carattere indomito e intransigente ben si sposa al personaggio di Le Goff, onesto funzionario con dei valori positivi, in netto contrasto con quelli dei suoi antagonisti.
Dietro la macchina da presa buona la direzione di Verneuil, onestissimo artigiano che alla fine della sua carriera conterà una quarantina di direzioni cinematografiche, contrassegnate da mestiere e abilità.
Il film è stato proposto più volte in tv, è di facile reperibilità in rete ed è disponibile anche in digitale; se potete guardatevi la versione originale del film, per gustarvi i magnifici dialoghi con le voci originali dei protagonisti.

Il clan dei siciliani 10
Il clan dei siciliani

Un film di Henri Verneuil. Con Jean Gabin, Alain Delon, Amedeo Nazzari, Lino Ventura Titolo originale Le clan des sicilians. Drammatico, durata 113′ min. – Francia 1969.

Il clan dei siciliani banner gallery

Il clan dei siciliani 8

Il clan dei siciliani 7

Il clan dei siciliani 6

Il clan dei siciliani 4

Il clan dei siciliani 3

Il clan dei siciliani 2

Il clan dei siciliani 1

Il clan dei siciliani banner personaggi

Jean Gabin: Vittorio Malanese
Alain Delon: Roger Sartet
Lino Ventura: Commissario Le Goff
Irina Demick: Jeanne Malanese
Amedeo Nazzari: Tony Nicosia
Sydney Chaplin: Jack
Philippe Baronnet: Luigi
Marc Porel: Sergio Malanese
Yves Lefebvre: Aldo Malanese
Elisa Cegani: Maria Malanese
Leopoldo Trieste: Turi – l’esperto di francobolli

Il clan dei siciliani banner doppiatori

Massimo Turci: Alain Delon
Arturo Dominici: Jean Gabin
Glauco Onorato: Lino Ventura
Rita Savagnone: Irina Demick
Amedeo Nazzari: Amedeo Nazzari
Cesare Barbetti: Marc Porel
Pino Colizzi: Yves Lefebvre

Il clan dei siciliani banner cast

Regia Henri Verneuil
Soggetto Auguste Le Breton (romanzo)
Sceneggiatura Henri Verneuil, Jose Giovanni, Pierre Pelegri
Produttore Jacques E. Strauss
Casa di produzione Les Films Du Siecle
Distribuzione (Italia) Fox Europa
Fotografia Henri Decae
Montaggio Pierre Gilette
Musiche Ennio Morricone
Scenografia Jacques Saulnier
Costumi Hélène Nourry
Trucco Michel Dernelle

Il clan dei siciliani banner foto

2016-04-08_074806

Il clan dei siciliani locandina 8

Il clan dei siciliani locandina 7

Il clan dei siciliani locandina 6

Il clan dei siciliani locandina 5

Il clan dei siciliani locandina 4

Il clan dei siciliani locandina 2

Il clan dei siciliani locandina 1

Il clan dei siciliani lobby card 1

Il clan dei siciliani foto 5

Il clan dei siciliani foto 4

Il clan dei siciliani foto 3

Il clan dei siciliani foto 2

Il clan dei siciliani foto 1

aprile 1, 2013 Pubblicato da: | Drammatico | , , , , | Lascia un commento