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Labbra di lurido blu


Labbra di lurido blu locandina

Ely e Marco hanno in comune esperienze personali infantili molto simili; entrambi infatti sono stati traumatizzati da due eventi che hanno finito per condizionare pesantemente le loro psiche.
Ely ha assistito a rapporti sessuali fra i genitori mentre Marco ha dovuto subire un’iniziazione sessuale voluta dal padre che si è trasformata in un incubo.
Divenuti adulti i due hanno sviluppato una sessualità distorta; Ely si è trasformata in una ninfomane mai (e mal) appagata mentre Marco ha finito per orientare la sua sfera sessuale verso l’omosessualità.
I due decidono così di sposarsi, cercando contemporaneamente l’uno nell’altro un sostegno alle proprie insicurezze oltre che tentare un’impossibile via d’uscita per quelle che sono le loro ambiguità sessuali.

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L’esperimento non funziona, anche per l’arrivo di George, un antiquario che in passato ha avuto una relazione omosex con Marco, che continua a vivere con fortissimi sensi di colpa e senza equilibrio emotivo i propri problemi psicologici.
I due continueranno la propria personale discesa all’inferno non risolvendo in alcun modo i problemi; mentre Ely dice addio ad uno scrittore che con pazienza aveva tentato (inutilmente) di avvicinarla al vero amore, marco si avvierà sul personale sentiero della tragedia…
Drammone datato 1975, Labbra di lurido blu è un film diretto da Giulio Petroni che all’epoca della sua uscita suscitò molto scalpore per i temi sessuali affrontati, la sessualità esasperata e distorta che sconfina nella ninfomania simboleggiata dal personaggio di Ely) e l’omosessualità di origine traumatica che sviluppa Marco a seguito della prima esperienza sessuale deprimente e castrante subita per colpa del padre.

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Su questi due temi che finiscono per allacciarsi nel destino delle vite di due personaggi che non hanno alcuna possibilità di aiutarsi, Petroni costruisce un film elegante ma abbastanza uniforme nel suo svolgimento, che spesso indugia in dialoghi troppo lenti e poco appassionanti.
Sullo sfondo di una provincia bigotta e moralista, le due vite dei personaggi principali scivolano lentamente verso il destino che li attende dietro l’angolo, attraverso la descrizione di irrisolti problemi psicologici che si acuiranno man mano che il film si avvicina al tragico epilogo.
Se la confezione è elegante forse le tante citazioni letterarie finiscono per rendere un po indigesto l’assieme, che però ha comunque una buona resa finale.
Grazie anche alla bella colonna sonora di Morricone, i drammi delle due esistenze appaiono facilmente percepibili dallo spettatore; le critiche dei moderni spettatori sono del tutto ingenerose perchè non tengono conto del contesto sociale dell’epoca in cui il film fu girato, un’epoca in cui i temi della sessualità erano tabù, in particolare quelli dell’omosessualità maschile.

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Petroni utilizza al minimo le scene scabrose confermando l’intento di fare un film psicologico e non visivo sul piano scandalistico o peggio voyeuristico; intento perfettamente suffragato dal risultato finale, che consegna al pubblico una pellicola equilibrata anche se, come già detto, un tantino indigesta.
Gli attori del film danno buona prova di se, a partire dalla bellissima Lisa Gastoni, che recita nella parte di Ely e Corrado Pani, ambiguo quanto basta in quelli di Marco.
A corredo del film in parti secondarie troviamo il bravo Silvano Tranquilli nel ruolo di Davide Levi, lo scrittore che inutilmente tenterà di strappare Ely ai suoi fantasmi e Jeremy Kemp in quelli di George Stevens, l’uomo che appartiene al passato di Marco e che tenterà di strappare proprio Marco alla narcosi del suo matrimonio con Ely.
Divenuto un vero e proprio “invisibile” nel tempo, il film di Petroni è stato fino a poco tempo fa uno dei film più osteggiato di sempre; un po per il tema trattato, un po per una fama assolutamente immeritata di film erotico,Labbra di lurido blu è circolato solo in versioni ricavate da vecchie e malandate VHS.
Oggi esiste una versione digitale del film, che però e irrintracciabile sul web, cosa che rende ancora una volta il film praticamente invisibile, mentre c’è una versione di buona qualità all’indirizzo https://www.youtube.com/watch?v=GInqxa86n88

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Labbra di lurido blu
Un film di Giulio Petroni. Con Silvano Tranquilli, Lisa Gastoni, Corrado Pani, Hélène Chanel, Gino Santercole, Armando Brancia, Jeremy Kemp, Alberto Tarallo Drammatico, durata 120′ min. – Italia 1975.

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Labbra di lurido blu banner personaggi

Lisa Gastoni … Ely Alessi
Corrado Pani … Marco Alessi
Jeremy Kemp … George Stevens
Hélène Chanel … La madre di Ely
Silvano Tranquilli … Davide Levi
Antonio Casale … Il barista
Daniela Halbritter … Laura
Gino Santercole … Alberto
Margareta Veroni … Nora

 Labbra di lurido blu banner cast

Regia: Giulio Petroni
Sceneggiatura: Franco Bottari, Giulio Petroni
Musiche: Ennio Morricone
Fotografia: Gábor Pogány
Montaggio:Franco Bottari
Distribuzione:Agora
Aiuto regista: Guido Volpato
Costumi: Angela Parravicini

Labbra di lurido blu banner recensioni

Opinione del Morandini, tratta dal sito http://www.trovacinema.repubblica.it

Soffrono quasi tutti in questo drammaticissimo film il cui titolo è tolto da un mal tradotto verso di P.B. Shelley (ma lurid significa fosco) , ma specialmente i coniugi borghesi Alessi. Lui, docente universitario, s’è sposato per stornare la propria omosessualità; lei è una ninfomane con tendenze masochistiche, frutto di traumi infantili. E un inferno coniugale al cui confronto quelli di Strindberg sanno di rosolio. Sfocia nel sangue. Quasi sempre sofferente, L. Gastoni si cimenta in continui coiti e denudamenti. E un film che si prende molto sul serio come rivela la puntigliosa cura nell’ambientazione, l’arredamento (Franco Bottari), la fotografia (Gabor Pogany), la musica (Ennio Morricone).

L’opinione dell’utente Undijng tratta dal sito http://www.davinotti.com
Elli (Lisa Gastoni) e Marco (Corrado Pani) sono una coppia decisamente atipica. A causa d’un trauma infantile Marco còva pulsioni omoerotiche, che reprime nella vita di coppia. Elli è, invece, una ninfomane incontenibile. Il matrimonio dovrebbe servire all’uno e all’altra per rientrare nella norma di vita sociale, stabilita nei confini di un bigotto paese provinciale. La presenza di una ragazza riporta alla luce le deviazioni di Marco, inducendolo al punto di macchiarsi d’un delitto. Eccezionale erotico, con sfumature gialle, forse ispirato dal romanzo “Il Demone del Mondo” di Mary Shelley.

L’opinione dell’utente Cotola tratta dal sito http://www.davinotti.com
Saranno i quasi quarant’anni che ha sulle spalle ad avergli parzialmente tolto smalto e interesse. Certamente è un film ben fatto, con una confezione curata ed una buona colonna sonora di Morricone. Ma difetta, a mio avviso, sia nel coinvolgimento emotivo dello spettatore sia sotto il profilo “scandalistico” o del “messaggio” (che brutta parola!). Oggi non credo possa sconvolgere più nessuno ed anche certe considerazioni lasciano il tempo che trovano così come le tante (belle) citazioni letterarie. Forse meriterebbe una seconda occasione.

luglio 9, 2013 - Posted by | Drammatico | , ,

3 commenti »

  1. bellissimo film con la mitica DANIELA HALBRITTER!!!

    Commento di marin77 | luglio 9, 2013 | Rispondi

  2. Bello solo il titolo e Perugia . Punto

    Commento di Tiziano | febbraio 8, 2015 | Rispondi

  3. Per me Labbra di lurido e’ un capolavoro del suo genere,che definirei Porno-Anarchico.
    L’ambientazione innovative insieme ad un cast proveniente per la maggior parte dall’avanspettacolo alla corte del grande e compianto maestro Folco Cazzinari rende la pellicola fluida senza tralasciare il tema sociale: Il trauma de scopa’ a forza e il complesso e profondo mondo di un adorabile cagna.
    Con la maestosa interpretazione del dottore inglese che viene a caccia de uccelli…una Squaldrina e un checcone isterico..si puo’ definire in un certo qual modo il padre biologico di Will & Grace ?

    Commento di Elemucato | luglio 16, 2015 | Rispondi


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