Gloria Guida
Protagonista della stagione della commedia sexy all’italiana, Gloria Guida è oggi oggetto di cult, assieme alla sua rivale Edwige Fenech, in virtù delle sue 27 partecipazioni a pellicole del genere sexy, che ebbe il suo massimo splendore nel periodo a cavallo tra gli inizi degli anni settanta e la fine degli stessi.
Gloria Guida accanto a Johnny Dorelli nel suo ultimo film, Sesso e volentieri
Bella, bionda e terribilmente sexy, Gloria Guida ha intepretato il sogno maliziosamente erotico di più generazioni, che hanno assistito alle sue interpretazioni in pellicole oggi divenute oggetto di culto. Una carriera nata per caso, e che ha avuto immediatamente un gran successo in virtu dell’indubbia bellezza di Gloria, ma anche della sua stupefacente carica sexy, di quel suo sottile erotismo mai sbattuto in faccia allo spettatore, ma, al contrario, velato e malizioso; a guardarli oggi, quei suoi film iniziali, ci si rende conto di come fossero basati totalmente sulla sua interpretazione, sempre maliziosa, mai volgare, esplicitata attraverso un erotismo casalingo, che lasciava tutto all’immaginazione, e che non trascendeva mai nel banale o che non si spingeva mai vicino al confine del proibito.
Gloria Guida nel film Scandalo in famiglia
Il suo era, come quello della Fenech, in fondo, un sano erotismo casereccio; come nel caso della Fenech, i fugaci amplessi erano consumati quasi con pudore, con scene che lasciavano tutto all’immaginazione, e che mai erano portate oltre i confini di un visivo fatto di porzioni di corpo, di immagini del suo corpo bellissimo mostrato solo in atti tutto sommato innocenti. Una seduzione potentemente immaginaria, quindi, ben lontana da quel tipo di commedia sexy che sfociò in seguito nel softcore prima e nell’hardcore vero e proprio in seguito.
La Guida in Quell’età maliziosa
Nel corso degli anni, Gloria Guida, che ha concesso pochissime interviste, ha sempre rimarcato il carattere inoffensivo delle sue pellicole, ha sempre difeso quell’erotismo cerebrale, fatto di immagini assolutamente pudiche, di nudi presi sotto la doccia o durante il classico gesto di seduzione del liceale, del professore o dell’innamorato di turno. Seducente, maliziosa senza malizia, con quel corpo splendido, ma mai peccaminoso oltre il lecito, Gloria ha finito per assurgere a simbolo di un proibito casalingo; non la trasgressione, quindi, ma un sano erotismo profumato e nostalgico, fatto di ricordi di banchi di scuola, di ragazze carine e irraggiungibili che sedevano al fianco ideale dello spettatore, che riviveva scene scolastiche o domestiche.
Un altro fotogramma tratto da Quell’età maliziosa
Di volta in volta Gloria Guida appariva come la liceale di cui lo spettatore era innamorato, quella che filava invece un altro, o la domestica procace, immaginario erotico dei rampolli della buona famiglia, o ancora la cuginetta, l’amica dell’amica, quella bella e quasi irraggiungibile, la donna da afferrare e da amare, un tantino maliziosa ma mai perversa.
Gloria Guida in Peccati di gioventù
Gloria Guida, che oggi ha 53 anni, e che è una donna bellissima e carica di una sensualità matura, ha esordito in ambito cinematografico nel 1974, quando non aveva ancora compiuto i 18 anni, essendo nata a Merano nel 1956, a novembre. Aveva esdordito come cantante, in uno dei tanti locali della riviera romagnola, dove si era trasferita con la sua famiglia, e si era fatta notare immediatamente per la sua bellezza.
Dal film Maschio latino cercasi
Ed è nel 1974 che la Guida vince un concorso di bellezza, abituale trampolino di lancio delle starlette in cerca di fama, e ottiene una scrittura per il film di Mario Imperoli La ragazzina; il ruolo di Monica, splendida adolescente desiderata dai coetanei ma anche da uomini molto più maturi di lei, e che alla fine sceglierà proprio uno di questi, un riservato professore di storia, abile amatore, sembra una seconda pelle cucita addosso. I critici storcono il naso e bollano il film come “commediola insulsa”, ma il successo è clamoroso, tanto che Gloria entra nel cast del film La minorenne, diretto nello stesso anno, il 1974, da Silvio Amodio.
Questa volta è Valeria, una ragazzina che soffre l’ambiente soffocante della famiglia, e che nel suo college sogna avventure (anche erotiche) con persone più grandi di lei. Tornata nella sua famiglia, all’apparenza rispettabile, ma ipocrita e perbenista, Valeria dopo diverse esperienze trova il grande amore.
Anche questo ruolo, che le è stato praticamente cucito addosso, la impone come simbolo proibito, come sogno smaccatamente erotico. Lo stesso Amodio replica la situazione del film La minorenne nel suo lavoro successivo, del 1975, affiancando a Gloria il maturo Nino Castenuovo; il film è Quell’età maliziosa, e questa volta il ruolo di Paola, interpretato dalla Guida, è smaccatamente seduttivo.
Lei e sua madre (Anita Sanders), si dividono le attenzioni di un giardiniere, sedotto sia dalla giovane che dalla madre di lei. Il successo è totale, irresistibile; la grazia sottilmente peccaminosa, il volto angelico e malizioso, quel corpo che farebbe dannare un santo diventano davvero parte dell’immaginario collettivo. E se i critici bollano i suoi film come mediocri, Gloria va avant i per la sua strada, lavorando nello stesso anno in Peccati di gioventù, ancora una volta sotto la regia di Amodio. Questa volta il personaggio di Angela, figlia di un maturo insegnante, che sconvolge la vita dello stesso mentre è in procinto di risposarsi, è decisamente negativo, mentre il film tenta di uscire dal clichè della commedia erotica per tentare la via, improbabile, del dramma famigliare.
Gloria Guida agli esordi, nel film La liceale
La Guida è davvero impagabile, in questo film, e riesce a mostrare un talento che sfugge al clichè fino ad allora affibbiatole, quello della ragazzina sexy. Nello stesso anno arriva la parte di Maria (suor Immacolata) nel film di Ferretti La novizia, opera discutibile imbastita attorno alla figura di Maria, una timida novizia che finisce per innamorarsi di un ragazzo, che la convincerà ad uscire dal convento, suscitando la reazione della madre di lei con conseguente tragedia finale. Ma il ruolo che le consegna la fama maggiore e che resterà scolpito nella memoria degli spettatori è quello di Loredana in La liceale, che inaugurerà il cosidetto filone studentesco, e che ci consegna una diciannovenne Gloria Guida assolutamente irresistibile; Loredana, preda ambita da tutti, è in realtà l’immagine riflessa di Gloria, sempre più bella e affascinante.
Il film di Tarantini è un successo clamoroso, e consolida la fama dell’attrice, ormai diva a tutti gli effetti.La vogliono tutti, e lei sceglie di lavorare in Il solco di pesca, di Liverani, forse la sua pellicola meno riuscita; la storia è banale, l’unica mozione di merito riguarda proprio il solco di pesca ( allocuzione per indicare le natiche) della bellissima Gloria. Non va meglio con il successivo Il gatto mammone, di Cicero, scialba commedia piena di luoghi comuni,in cui l’unico personaggio a salvarsi è, guarda caso, proprio quello interpretato da Gloria, ovvero Marietta.
Gloria Guida in L’affittacamere
Se analizziamo la carriera di Gloria Guida, in questi suoi primi due anni di cinema, vediamo come l’attrice possedesse certamente doti recitative che andavano aldilà dei ruoli che le offrivano costantemente. Ma il mondo della celluloide spesso stringe i suoi protagonisti in un angolo, ne sfrutta la fama, la bellezza, le doti fisiche e ne standardizza l’immagine. Così, i film successivi cone Blue jeans, del 1975 diretto da Imperoli, nel quale è Angela, una improbabile prostituta, il successivo Scandalo in famiglia, di Andrei (1976) nel quale l’attrice interpreta il ruolo di una ragazza innamorata dello zio, film fiacco e noioso, e Ragazza alla pari, diretto da Mino Guerrini,in cui è la solita, procace minorenne che affitta stanze a deputati, riuscendo così a diventare importante, diventano un clichè talmente stretto da costringere l’attrice a svolgere oi, ormai solo e soltanto parti replicate all’infinito.
Un’altra scena tratta da L’affittacamere
Nei due anni successivi, Gloria Guida lavora in pratica in film che sembrano l’uno la copia carbone dell’altro: si chiamano L’affittacamere, Il medico la studentessa,Oriazi Curiazi 3-2 e Maschio latino cercasi; preludio ad un film drammatico, Bermude la fossa maledetta, diretto da Renè Cardona nel 1978, e nel quale l’attrice si trova a lavorare con il grande John Houston, oltre a Claudine Auger e Marina Vlady.
Nel film Gloria interpreta la parte della nipote di un anziano archeologo, Michelle, e per la prima volta vedremo l’attrice morire in un film. Nel 1978 l’attrice gira uno dei film più interessanti e controversi dell’intero decennio settanta, un’opera che ha conosciuto, nel corso degli anni, una rivalutazione talora eccessiva, ben aldilà dei meriti propri del film. Si tratta di Avere vent’anni, di Fernando Di Leo, nel quale è Lia, occasionale amica d’avventure e di disgrazie di Tina, interpretata da Lilli Carati.
Il medico,la studentessa
Il film, che racconta la storia di due disinibite ragazze che passeranno attraverso diverse esperienze e che finiranno male, ad opera di una banda di balordi, subirà diversi tagli censori, sia per la rpesenza di scene saffiche tra le due attrici, sia per il finale violentissimo, con la violenza perpetrata ai danni di tina, con l’impalamento che verrà tagliato e ripristinato solo nelle versioni successivi ad uso domestico.
Gloria Guida con Renato Pozzetto in Fico d’India
Dopo l’uscita del film, e sopratutto dopo il suo iniziale insuccesso, Di Leo ebbe parole molto dure nei confronti delle protagoniste, definite come “due ragazze alle quali la parola attrice si addice poco”. Giudizio sommario e ingiusto, quello di Di Leo; le due beniamine del pubblico si giocarono l’affetto del pubblico, con questo film, in due ruoli drammatici che finivano in quel modo crudele. La parentesi drammatica viene chiusa e Gloria Guida torna al suo ruolo di studentessa, questa volta in uno degli ultmi successi del filone, La liceale nella classe dei ripetenti, ancora una volta nel ruolo della fintamente ingenua studentessa concupita da tutti.
Sempre nel 1978 ricopre il ruolo di Polly in Indagine su un delitto perfetto, di Rosati, un buon thriller nel quale spiccano le presenze di Joseph Cotten,Adofo Celi e Alida Valli. L’anno si chiude con il modesto Travolto dagli affetti famigliari, film diretto da Mauro Severino. Il 1979 è un anno sicuramente fondamentale per la carriera di Gloria Guida; la commedia sexy è ormai agonizzante, il cinema è in crisi, in seguito anche all’avvento delle tv private, che distolgono spettatori dal cinemaa tutto vantaggio dl piccolo schermo. Gloria, che ha solo 23 anni, interpreta le ultime pellicole del genere erotico all’italiana, ossia La liceale il diavolo e l’acquasanta, L’infermiera di notte e La liceale seduce i professori; la sua bellezza è sempre fresca, ma gli anni passati a interpretare il clichè della liceale, della ragazzina provocante, hanno ormai il loro peso.
Avere vent’anni
Il filone liceale/infermiere/parenti è morto definitivamente, e il cinema italiano si sta orientando su un nuovo genere di commedia, quella brillante, oppure sta virando pericolosamente verso l’erotismo più spnto. Subito dopo aver girato la commedia Fico d’India di Steno, la’ttrice accetta il ruolo di Marta nel film Bollenti spiriti, del 1981. Ed è una scelta decisiva, perchè sul set del film nasce l’amore tra la Guida e Giorgio Guidi, quasi una nemesi anche nei cognomi; Johhny Dorelli, che all’epoca aveva 44 anni, crea con la bellissima attrice un sodalizio privato che sarà cementato da un’unione a prova di bomba, e dal quale nascerà una figlia, Guendalina.
Gloria Guida in Travolto dagli affetti familiari
L’attrice, da quel momento, medita davvero su un suo prossimo ritiro dalle scene, e accetta di partecipare solo a due film, La casa stregata, di Corbucci e l’ultimo in assoluto, almeno fino ad ora, Sesso e volentieri, nel quale è la moglie, non solo nella realtà di Johnny Dorelli. L’attrice si ritira dalle scene, per dedicarsi esclusivamente alla famiglia, rientrando sulle scene al fianco del marito ma solamente in teatro. E’ il 1982, e Gloria Guida ha soltanto 26 anni, una grande carriera alle spalle, anche se limitata alla commedia sexy, e la voglia di vivere una vita lontana dai riflettori. Cosa che farà, mantenendo un distacco quasi assoluto nei confronti di quel mondo che le ha dato soldi e successo.
Indagine su un delitto perfetto
Tornerà in due brevi miniserie Tv sul finire degli anni 80, per poi ritornare alla sua vita privata; nelle rare interviste concesse ai giornalisti, la Guida ha sempre difeso quei suoi film definiti, giustamente, per collegiali, ricordando come in effetti le scene di nudo contenute nelle varie pellicole non avevano nessuna malizia eccessiva. Così come l’attrice ha ricordato come la decisione di abbandonare le scene sia nata dalla voglia di vivere una realtà che fosse una dimensione umana, e che la sua innata pigrizia ha contribuito in maniera determinante.Oggi, a distanza di tanti anni da quella sua ultima apparizione in Sesso e volentieri, Gloria Guida continua ad essere un autentico mito, accresciuto anche dalla riscoperta, e in alcuni casi dalla valorizzazione, delle pellicole da lei girate, come Avere vent’anni, La liceale ecc.
Travolto dagli affetti famigliari
Orazi Curiazi 3-2
La ragazza alla pari
Il medico,la studentessa
Travolto dagli affetti famigliari
La liceale seduce i professori
Fico d’India
Il solco di pesca
Due fotogrammi da La casa stregata
La liceale,ildiavolo e l’acqua santa
La liceale nella classe dei ripetenti
La liceale seduce i professori
Ragazza alla pari
Il triangolo delle Bermuda
Se devi dire una bugia dilla grossa
La ragazzina, regia di Mario Imperoli (1974)
La minorenne, regia di Silvio Amadio (1974)
Il solco di pesca, regia di Maurizio Liverani (1975)
Quella età maliziosa, regia di Silvio Amadio (1975)
Peccati di gioventù, regia di Silvio Amadio (1975)
La novizia, regia di Pier Giorgio Ferretti (1975)
La liceale, regia di Michele Massimo Tarantini (1975)
Il gatto mammone, regia di Nando Cicero (1975)
Blue Jeans, regia di Mario Imperoli (1975)
Scandalo in famiglia, regia di Marcello Andrei (1976)
Ragazza alla pari, regia di Mino Guerrini (1976)
Il medico… la studentessa, regia di Silvio Amadio (1976)
L’affittacamere, regia di Mariano Laurenti (1976)
Orazi e Curiazi 3 – 2, regia di Giorgio Mariuzzo (1977)
Maschio latino cercasi aka L’affare si ingrossa, regia di Giovanni Narzisi (1977)
Avere vent’anni, regia di Fernando Di Leo (1978)
Il triangolo delle Bermude (The Bermuda Triangle), regia di René Cardona Jr. (1978)
Indagine su un delitto perfetto, regia di Giuseppe Rosati (1978)
Travolto dagli affetti familiari, regia di Mauro Severino (1978)
La liceale nella classe dei ripetenti, regia di Mariano Laurenti (1978)
La liceale seduce i professori, regia di Mariano Laurenti (1979)
La liceale, il diavolo e l’acquasanta, regia di Nando Cicero (1979)
L’infermiera di notte, regia di Mariano Laurenti (1979)
Fico d’India, regia di Steno (1980)
Bollenti spiriti, regia di Giorgio Capitani (1981)
La casa stregata, regia di Bruno Corbucci (1982)
A mí, sin embargo, con la Guida me pasa lo mismo que con Angelina Jolie y Penélope Cruz……Ni fu ni fa…..!
gloria guida è veramente una bellissima ragazza
Qualcuno sa se sono previste le uscite in dvd dei film “introvabili” di Gloria Guida? (ad esempio ‘Scandalo in Famiglia’ , ‘ Il Medico, la Studentessa’, ecc..)
Vediamo se può esserti d’aiuto qualcuno, io non ho notizie aggiornate. Ciao