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Gli occhi di Laura Mars


Gli occhi di Laura Mars locandina

Una brillante fotografa, Laura Mars, ha da poco stampato un libro intitolato “Occhi di Laura Mars”, una raccolta fotografica che racchiude alcuni suoi lavori;sono foto che suscitano al tempo stesso commenti fortemente critici e altri imbarazzati, in quanto tutte le opere di Laura sono intrise di violenza e ammiccano palesemente a situazioni erotiche.
La sera della presentazione del libro, un brutale omicidio sconvolge la premiere: la bella Doris viene brutalmente assassinata ed è in questa occasione che Laura scopre di possedere una dote assolutamente straordinaria.
E’ in grado di visualizzare, attraverso gli occhi dell’assassino, la crime scene, la scena del delitto.
Inizia così un incubo per la giovane fotografa, perchè poco dopo assiste, testimone muta e impotente, all’omicidio della sua editor, Elaine.
Sconvolta dalle visioni Laura decide di rivolgersi alla polizia e trova nel tenente John Neville uno scettico ascoltatore.
Tuttavia il poliziotto inizia ad indagare, puntando i suoi sospetti sull’ex marito dell’editrice e della stessa Laura.
Ma il colpevole è un altro e ha motivazioni ben precise.

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Thriller a sfondo parapsicologico, Occhi di Laura Mars o anche Gli occhi di Laura Mars esce nelle sale cinematografiche nel 1978, per la regia di Irvin Kershner, un onesto manovale del cinema che in passato aveva diretto tra gli altri il sequel di L’uomo chiamato cavallo, intitolato la Vendetta dell’uomo chiamato cavallo.
Poichè Irvin Kershner è un artigiano, il risultato finale del film con protagonista Faye Dunaway nella parte della fotografa Laura Mars non è certamente esaltante, pur mantenendo un certo decoro di fondo.
Quello che manca al film è un ritmo serrato o una tensione maggiore, mentre invece la pellicola sembra a tratti allentare entrambi a favore di dialoghi didascalici che sembrano più stereotipati che persuasivi.
Nonostante la presenza della citata Faye Dunaway, oscar l’anno precedente per il bellissimo Quinto potere di Sidney Lumet e interprete prima ancora dell’ottimo I tre giorni del Condor, il film stenta a prendere una sua impronta personale, finendo per diventare un prodotto con troppi altri emuli e confuso nella massa di produzioni di quegli anni.

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Tuttavia la sceneggiatura ha una sua ragion d’essere e si snoda con una certa tensione, prima dell’inevitabile finale a sorpresa, quando viene smascherato l’assassino e le sue motivazioni.
Nel cast, nel ruolo di John Neville, il dubbioso interlocutore di Laura Mars, troviamo Tommy Lee Jones:l’attore di San Saba è in uno dei primi lavori impegnativi e svolge con profitto il suo compito.
Il film è sceneggiato da John Carpenter, che non è certo abituato a cimentarsi con il genere thriller e che scrive con evidente malavoglia il soggetto di un film che ha del buono nella prima parte, quando si mantiene in precario equilibrio tra thriller e parapsicologia e che scivola nella seconda parte quando inizia la tradizionale love story che sembra messa li per dare un senso compiuto al film e che invece finisce per alterare il già precario equilibrio del film.

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Purtroppo gli stereotipi abusati della donna in carriera che deve difendersi dai serpenti che strisciano nel dorato mondo della moda e la classica situazione d’amore tra la bella e il giustiziere in uniforme di turno finisce per mortificare il tutto rendendo il film stesso un prodotto quasi indistinguibile dagli altri dello stesso genere.
Poca roba, quindi.
Poichè il film non è nemmeno facilmente reperibile in rete consiglio agli spettatori di aspettare un suo passaggio tv, avvisandoli nel contempo che potrebbe non valere la pena assistere alle due ore di proiezione di un film a corrente alternata e abbastanza deludente praticamente sotto tutti i punti di vista.

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Occhi di Laura Mars (Gli occhi di Laura Mars)
Un film di Irvin Kershner. Con Faye Dunaway, Brad Dourif, Tommy Lee Jones, René Auberjonois Titolo originale Eyes of Laura Mars. Drammatico, durata 103′ min. – USA 1978.

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Gli occhi di Laura Mars banner personaggi

Faye Dunaway: Laura Mars
Tommy Lee Jones: John Neville
Brad Dourif: Tommy Ludlow
Rene Auberjonois: Donald Phelps
Raul Julia: Michael Reisler
Frank Adonis: Sal Volpe
Lisa Taylor: Michele
Darlanne Fluegel: Lulu
Rose Gregorio: Elaine Cassel
Bill Boggs: sé stesso
Steve Marachuk: Robert
Meg Mundy: Doris Spenser
Marilyn Meyers: Sheila Weissman
Gary Bayer: primo reporter
Mitchell Edmonds: secondo reporter

Gli occhi di Laura Mars banner cast

Regia Irvin Kershner
Soggetto John Carpenter
Sceneggiatura John Carpenter, David Zelag Goodman
Produttore Jon Peters, Jack H. Harris
Fotografia Victor J. Kemper
Montaggio Michael Kahn
Effetti speciali Edward Drohan
Musiche Artie Kane
Scenografia Gene Callahan
Costumi Theoni V. Aldredge
Trucco Lee Harman
Edizione originale

Ada Maria Serra Zanetti: Laura Mars
Wanda Tettoni: zia Caroline
Ridoppiaggio

Maria Pia Di Meo: Laura Mars
Dario Penne: John Neville
Simone Mori: Tommy Ludlow
Francesco Pannofino: Michael Reisler

L’opinione di emmepi8 tratta dal sito http://www.filmtv.it
Un film ideato da Carpenter ed anche co-sceneggiato, era un po’ un debutto per il regista e autore, ma cui non fu data la regia, ripiegando il soggetto ad una prova deboluccia dove il persoanggio maschile, se non fosse interpretato da Lee Jones, sarebbe dimenticabile, mentre è il fulcro vero del racconto. Il film era un veicolo del dopo Oscar della grande Duneway, che però, vedendo il film cene rendiamo conto, non fu molto a suo agio nei panni abbastanza scontati e non bene assottigliati della fotografa dai poterei paranormali. Un’occasione di cinema a cui è stato tolto il respiro stesso del contrasto e quindi è rimasto solo un filmetto, che all’epoca ebbe anche successo, ma che oggi presenta le magagne più evidenti di un precoce invecchiamento. Bellissima la colonna musicale, che poi ha la voce della grande Streisand, le foto del film sono di Helmut Newton e Rebecca Blake

L’opinione del Morandini tratta dal sito http://www.mymovie.it
Laura Mars, fotografa che mette la violenza al servizio della moda, ha qualità extrasensoriali. “Vede” i delitti di cui rimangono vittime certi suoi collaboratori, senza scorgere mai il volto dell’assassino. Diventa una testimone scomoda. Da un copione schizoide di John Carpenter un film senza suspense, un whodunit privo di vera emozione. Per tenere desta la curiosità dello spettatore si indica un sospetto. È quello giusto? Sagacia d’effetti, film decorativo.

L’opinione del sito http://www.mediacritica.it
…Non è che sia proprio un gran film, questo Occhi di Laura Mars. Un thriller paranormale che si basa su un’unica, grande idea, sviluppandola nella maniera più banale possibile. Perché ne parliamo allora? Fondamentalmente, perché il film doveva girarlo John Carpenter, e perché quell’unica, grande idea è frutto della sua fantasia…(segue sul sito)

luglio 14, 2013 - Posted by | Thriller | , , ,

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