Simone Sallusti, figlio di Nicola, un industriale donnaiolo, ha, come il padre, la fissa delle donne. Per cui si getta su tutte le gonnelle che capitano in famiglia, rappresentate da colf molto disponibili, che alla fine restano incinte. Intanto il padre, che ha una relazione appassionata e intensa con Santina, un’affascinante ricercatrice, assistente di un mezzo pazzo scienziato, il professor Klipper,
decide di cercare una colf che possa sfuggire alle lubriche mire del figlio. la individua in Myriam, una bella ragazza di colore. L’espediente sarà perfettamente inutile, perchè il giovane metterà incinta anche quest’ultima, con il risultato di vedersi costretto, dal padre, a mettere la testa a partito e sposarla.
Ma Simone sarà capace di tenere a freno i suoi appetiti? Film del 1976, diretto da Luigi Russo, esperto in regia di decamerotici (sono suoi parti I racconti di Canterbury N. 2 ,Il decameron No. 3 – Le più belle donne del Boccaccio,Decameron No. 2 – Le altre novelle di Boccaccio e futuro regista di Pensione amore servizio completo e Quando l’amore è sensualità) non smentisce la fama di regista dedito a pruderie erotico/comiche, confermando la prima delle sue attitudini e smentendo clamorosamente la seconda.
Due attrici a confronto: Orchidea De Santis e Ines Pellegrini
In questo Una bella governante di colore, infatti, aldilà della preziosa presenza di Orchidea De Santis, all’apice della sua bellezza, latita tutto, dal divertimento all’interesse. A parte le trivialità tipiche dei film di questo genere, le battute comiche sono limitate agli incontri tra Nicola, interpretato dal solito simpaticissimo Montagnani e Santina, il personaggio interpretato dall’affascinante attrice pugliese.
Il resto del film, escludendo il ruolo della Merlini, che inutilmente si sforza di dare dignità alla storia, è di una noia abissale, vista anche l’assoluta inconsistenza della trama. Ad aggravare le cose si aggiungono la surreale partecipazione di D’Angelo, costretto ad interpretare un ruolo francamente tremendo, quello dello scienziato fuori di zucca, la partecipazione di Ines Pellegrini, espressiva come una lapide tombale e del giovane Jean Claude Vernè, assolutamente insipido in un ruolo già di per se deprimente, quello del galletto Simone.
Alla fine i titoli di coda scorrono liberatori; così ci si ricorda di questa bruttissima pellicola solo per la già citata Orchidea De Santis, che da sola vale il prezzo del biglietto ( o del noleggio), questa volta più che per l’interpretazione, peraltro dignitosa, pe la quantità di epidermide mostrata. Poichè è sempre un gran bel vedere, alla fine le si perdona tutto, anche in virtù dei suoi duetti con Montagnani, l’altro motivo per cui si potrebbe vedere questo film. Si potrebbe, appunto; è meglio evitarlo, comunque, ameno che una sera non si abbia bisogno di farsi una dormita anticipata.
Una bella governante di colore, un film di Luigi Russo, con Orchidea de Santis,Renzo Montagnani, Ines Pellegrini, Jean-Claude Vernè, Carlo Delle Piane, Marisa Merlini, Gianfranco D’Angelo, Gaia Russo Italia 1976
La solita splendida Orchidea De Santis
Renzo Montagnani è Nicola Sallusti
Ines Pellegrini è Myriam
Jean-Claude Vernè è Simone Sallusti
Orchidea de Santis è Santina
Carlo Delle Piane è Pasquale – Il fratello di Aspasia
Marisa Merlini è Aspasia – moglie di Nicola
Gianfranco D’Angelo è il Professor Klipper
Regia Luigi Russo
Soggetto Paolo Belloni, Luigi Russo
Sceneggiatura Marino Onorati, Luigi Russo
Produttore Luigi Mondello
Casa di produzione Daino Film
Fotografia Mario Capriotti
Musiche Gianfranco Plenizio
Scenografia Giorgio Desideri
Costumi Alberto Tosto
Trucco Andrea Riva
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