Gli Oscar del 1982
L’edizione numero 54 degli Academy Awards,gli Oscar cinematografici,si tiene come di consuetudine nel fastoso Dorothy Chandler Pavilion
di Los Angeles e a condurre è chiamato,ancora una volta,il beniamino delle platee americane,il presentatore Jimmy Carson.
Dopo la contestatissima edizione del 1981,che aveva visto l’appena sufficiente Gente comune di Robert Redford vincere le due principali statuette,
è ancora un attore prestato alla regia a vincere l’Oscar più prestigioso,quello per la miglior regia.
Warren Beatty trionfa come miglior regista con Reds,appassionata descrizione della rivoluzione russa che portò alla deposizione dello zar Nicola II a fronte di ben 12 nomination,un autentico record;il film di Beatty porterà a casa solo 3 statuette,in una edizione segnata da una grande frammentarietà nelle scelte della giuria.
Beatty si impone su un parterre di lusso,che include registi del calibro di Hugh Hudson che presenta il suo Momenti di gloria,di Steven Spielberg con I predatori dell’arca perduta,di Mark Rydell con Sul lago dorato e Louis Malle con lo splendido Atlantic City, U.S.A.
Il miglior film è Momenti di gloria di Hudson,che vince sugli stessi film che hanno concorso per la miglior regia.
Due grandissimi del cinema americano,Henry Fonda e Katharine Hepburn vincono meritatamente l’Oscar rispettivamente per ma miglior interpretazione maschile e per la miglior interpretazione femminile,mentre due outsider si impongono nelle categorie attore e attrice non protagonista,ovvero John Gielgud per Arturo e Maureen Stapleton per Reds.
Il Dorothy Chandler Pavilion, sede degli Oscar 1982
Ha del clamoroso il flop di Ragtime di Milos Forman accreditato alla vigilia di ben 8 nomination e che resterà invece a bocca asciutta,
mentre la nostra Milena Canonero vince il secondo dei suoi quattro Oscar per i costumi del film Momenti di gloria,seguendo quello del 1976 per Barry Lindon del grandissimo Kubrick (che non ha mai vinto un Oscar,un’onta per Hollywood) seguiti da quello del 2007 per Marie Antoinette e quello del 2015 per Grand Budapest Hotel.
Miglior colonna sonora è quella di Vangelis,stupenda, per il film Momenti di gloria e c’è gloria per un altro italiano,Vittorio Storaro,che vince il suo secondo Oscar (su tre totali) per la miglior fotografia del film Reds.
Da segnalare la vittoria come miglior film straniero del film Mephisto di Itsvan Szabo,mentre il premio alla carriera è assegnato a Barbara Stanwyck.
Indiana Jones e i predatori dell’arca perduta porta a casa 5 Oscar su 9 nomination,Momenti di gloria 4 su 7,Sul lago dorato 3 su 10.
Nb:in neretto i vincitori
Miglior film
Momenti di gloria (Chariots of Fire), regia di Hugh Hudson
I predatori dell’arca perduta (Raiders of the Lost Ark), regia di Steven Spielberg
Atlantic City, U.S.A. (Atlantic City), regia di Louis Malle
Sul lago dorato (On Golden Pond), regia di Mark Rydell
Miglior regia
Warren Beatty – Reds
Hugh Hudson – Momenti di gloria (Chariots of Fire)
Steven Spielberg – I predatori dell’arca perduta (Raiders of the Lost Ark)
Mark Rydell – Sul lago dorato (On Golden Pond)
Louis Malle – Atlantic City, U.S.A. (Atlantic City)
Miglior attore protagonista
Henry Fonda – Sul lago dorato
Burt Lancaster – Atlantic City, U.S.A.
Paul Newman – Diritto di cronaca (Absence of Malice)
Dudley Moore – Arturo (Arthur)
Migliore attrice protagonista
Katharine Hepburn – Sul lago dorato
Meryl Streep – La donna del tenente francese (The French Lieutenant’s Woman)
Susan Sarandon – Atlantic City, U.S.A.
Marsha Mason – Solo quando rido (Only When I Laugh)
Miglior attore non protagonista
John Gielgud – Arturo
Howard E. Rollins Jr. – Ragtime
Migliore attrice non protagonista
Maureen Stapleton – Reds
Melinda Dillon – Diritto di cronaca
Joan Hackett – Solo quando rido
Miglior sceneggiatura originale
Colin Welland – Momenti di gloria
Steve Gordon – Arturo
John Guare – Atlantic City, U.S.A.
Warren Beatty e Trevor Griffiths – Reds
Kurt Luedtke – Diritto di cronaca
Miglior sceneggiatura non originale
Ernest Thompson – Sul lago dorato
Harold Pinter – La donna del tenente francese
Dennis Potter – Spiccioli dal cielo (Pennies from Heaven)
Michael Weller – Ragtime
Jay Presson Allen e Sidney Lumet – Il principe della città (Prince of the City)
Miglior film straniero
Mephisto, regia di Istvan Szabo (Ungheria)
La barca è piena (Das boot ist voll), regia di Markus Imhoof (Svizzera)
L’uomo di ferro (Czlowiek z zelaza), regia di Andrzej Wajda (Polonia)
Il fiume di fango (Doro no kawa), regia di Kohei Oguri (Giappone)
Tre fratelli, regia di Francesco Rosi (Italia)
Miglior fotografia
Vittorio Storaro – Reds
Douglas Slocombe – I predatori dell’arca perduta
Alex Thomson – Excalibur
Billy Williams – Sul lago dorato
Miroslav Ondříček – Ragtime
Miglior montaggio
Michael Kahn – I predatori dell’arca perduta
Terry Rawlings – Momenti di gloria
John Bloom – La donna del tenente francese
Robert L. Wolfe – Sul lago dorato
Dede Allen e Craig McKay – Reds
Miglior scenografia
Norman Reynolds, Leslie Dilley e Michael Ford – I predatori dell’arca perduta
Richard Sylbert e Michael Seirton – Reds
John Graysmark, Patrizia Von Brandenstein, Anthony Reading, George de Titta Sr., George de Titta Jr. e Peter Howitt – Ragtime
Assheton Gorton e Ann Mollo – La donna del tenente francese
Tambi Larsen e Jim Berkey – I cancelli del cielo
Migliori costumi
Milena Canonero – Momenti di gloria
Tom Rand – La donna del tenente francese
Shirley Russell – Reds
Bob Mackie – Spiccioli dal cielo
Anna Hill Johnstone – Ragtime
Miglior trucco
Rick Baker – Un lupo mannaro americano a Londra
Stan Winston – Heartbeeps
Migliori effetti speciali
Richard Edlund, Kit West, Bruce Nicholson e Joe Johnston – I predatori dell’arca perduta
Dennis Muren, Phil Tippett, Ken Ralston e Brian Johnson – Il drago del lago di fuoco
Migliore colonna sonora
Vangelis – Momenti di gloria
Alex North – Il drago del lago di fuoco
Dave Grusin – Sul lago dorato
Randy Newman – Ragtime
John Williams – I predatori dell’arca perduta
Miglior canzone
Arthur’s Theme (Best That You Can Do), musica e testo di Burt Bacharach, Carole Bayer Sager, Christopher Cross e Peter Allen dal film Arturo
Endless Love, musica e testo di Lionel Richie dal film Amore senza fine (Endless Love)
The First Time It Happens, musica e testo di Joe Raposo dal film Giallo in casa Muppet (The Great Muppet Caper)
For Your Eyes Only, musica di Bill Conti, testo di Mick Leeson dal film Solo per i tuoi occhi (For Your Eyes Only)
One More Hour, musica e testo di Randy Newman dal film Ragtime
Miglior sonoro
Bill Varney, Steve Maslow, Gregg Landaker e Roy Charman – I predatori dell’arca perduta
Richard Portman e David Ronne – Sul lago dorato
John K. Wilkinson, Robert W. Glass Jr., Robert M. Thirlwell e Robin Gregory – Atmosfera Zero
Michael J. Kohut, Jay M. Harding, Richard Tyler e Al Overton – Spiccioli dal cielo
Dick Vorisek, Tom Fleischman e Simon Kaye – Reds
Miglior documentario
Genocide, regia di Arnold Schwartzman
El Salvador: Another Vietnam, regia di Glenn Silber e Teté Vasconcellos
Against Wind and Tide: A Cuban Odyssey, regia di John Brousek
Eight Minutes to Midnight: A Portrait of Dr. Helen Caldicott, regia di Mary Benjamin
Brooklyn Bridge, regia di Ken Burns
Miglior cortometraggio
Violet, regia di Shelley Levinson
Couples and Robbers, regia di Clare Peploe
First Winter, regia di Cynthia Scott
Miglior cortometraggio documentario
Close Harmony, regia di Nigel Noble
Urge to Build, regia di Roland Hallè
Americas in Transition, regia di Obie Benz
Journey for Survival, regia di Dick Young
See What I Say, regia di Freddie Stevens
Miglior cortometraggio d’animazione
Crac, regia di Frédéric Back
The Tender Tale of Cinderella Penguin, regia di Janet Pearlman
The Creation, regia di Will Vinton
Warren Beatty,Oscar per la miglior regia
Henry Fonda,Oscar come miglior attore protagonista
L’Oscar per Henry Fonda è ritirato da sua figlia Jane
Maureen Stapleton,Oscar come miglior attrice non protagonista
Itsvan Szabo e Klaus Maria Brandauer ritirano l’Oscar per Mephisto
Premio Special Achievement
Ben Burtt e Richard L. Anderson – I predatori dell’arca perduta (Raiders of the Lost Ark) – montaggio degli effetti sonori
Premio alla carriera

Barbara Stanwyck
Premio alla memoria Irving G. Thalberg
Danny Kaye
Premio alla memoria Irving G. Thalberg

Albert R. Broccoli
Gli Oscar del 1979
9 aprile 1979, Los Angeles, Dorothy Chandler Pavilion.
Jimmy Carson,celebre comico amatissimo dal pubblico americano conduce la cinquantunesima edizione
degli Academy Awards,gli Oscar cinematografici assegnati ai film usciti nel 1978.
Ad affiancarlo nella consegna dei premi c’è uno stuolo di attori di prim’ordine,che include Telly Savalas,Maggie Smith,Maureen Stapleton,Mia Farrow,Ricky Schroeder,Christopher Reeve,Margot Kidder,Kim Novak,Dean Martin,Raquel Welch,Gregory Peck,Yul Brynner,Natalie Wood,George Burns,Brooke Shields,Lauren Bacall, Jon Voight,Audrey Hepburn,Francis Ford Coppola,Ali MacGraw,Cary Grant,Richard Dreyfuss,Shirley MacLaine
Ginger Rogers,Diana Ross,John Wayne e numerosi altri.
Le previsioni della vigilia sono tutte a favore di due film che hanno in comune un tema molto scottante:la sporca guerra,
come la chiamano gli americani,la guerra del Vietnam.
Sono due film molto diversi fra loro,che hanno in comune però il disagio dei reduci dalla guerra del Vietnam,
Il Dorothy Chandler Pavilion, sede degli Oscar 1979
finita ingloriosamente con la ritirata americana da Saigon e che è costata agli Usa 50.000 morti e miliardi di dollari,ma che è anche costata la vita a qualche milione di vietnamiti.
La riflessione sulla “sporca guerra” è già in atto da tempo e nel 1978 escono Il cacciatore di Michael Cimino e Tornando a casa
di Hal Ashby.
Sono questi due film a dividersi le statuette più prestigiose;al film di Cimino andranno l’Oscar per il miglior film e la miglior
regia mentre a Tornando a casa andranno i due Oscar per il miglior attore e la miglior attrice.
Il miglior film straniero è l’ottimo Preparate i fazzoletti (Préparez vos mouchoirs), regia di Bertrand Blier che batte
il nostro I nuovi mostri, regia di Mario Monicelli, Dino Risi e Ettore Scola.
Tra i premiati con l’Oscar alla carriera c’è il grande Laurence Olivier.
Ndr:in neretto i vincitori dei premi
Miglior film
Il cacciatore (The Deer Hunter), regia di Michael Cimino
Il paradiso può attendere (Heaven Can Wait), regia di Warren Beatty e Buck Henry
Tornando a casa (Coming Home), regia di Hal Ashby
Fuga di mezzanotte (Midnight Express), regia di Alan Parker
Una donna tutta sola (An Unmarried Woman), regia di Paul Mazursky
Miglior regia
Michael Cimino – Il cacciatore (The Deer Hunter)
Hal Ashby – Tornando a casa (Coming Home)
Warren Beatty e Buck Henry – Il paradiso può attendere (Heaven Can Wait)
Alan Parker – Fuga di mezzanotte (Midnight Express)
Miglior attore protagonista
Jon Voight – Tornando a casa (Coming Home)
Warren Beatty – Il paradiso può attendere (Heaven Can Wait)
Gary Busey – The Buddy Holly Story
Robert De Niro – Il cacciatore (The Deer Hunter)
Laurence Olivier – I ragazzi venuti dal Brasile (The Boys from Brazil)
Migliore attrice protagonista
Jane Fonda – Tornando a casa (Coming Home)
Ingrid Bergman – Sinfonia d’autunno (Autumn Sonata)
Ellen Burstyn – Lo stesso giorno, il prossimo anno (Same Time, Next Year)
Jill Clayburgh – Una donna tutta sola (An Unmarried Woman)
Miglior attore non protagonista
Christopher Walken – Il cacciatore (The Deer Hunter)
Bruce Dern – Tornando a casa (Coming Home)
Richard Farnsworth – Arriva un cavaliere libero e selvaggio (Comes a Horseman)
John Hurt – Fuga di mezzanotte (Midnight Express)
Jack Warden – Il paradiso può attendere (Heaven Can Wait)
Migliore attrice non protagonista
Maggie Smith – California Suite
Dyan Cannon – Il paradiso può attendere (Heaven Can Wait)
Penelope Milford – Tornando a casa (Coming Home)
Maureen Stapleton – Interiors
Meryl Streep – Il cacciatore (The Deer Hunter)
Miglior sceneggiatura originale
Nancy Dowd, Waldo Salt e Robert C. Jones – Tornando a casa (Coming Home)
Ingmar Bergman – Sinfonia d’autunno (Autumn Sonata)
Michael Cimino, Deric Washburn, Louis Garfinkle e Quinn K. Redeker – Il cacciatore
Woody Allen – Interiors
Paul Mazursky – Una donna tutta sola (An Unmarried Woman)
Miglior sceneggiatura non originale
Oliver Stone – Fuga di mezzanotte (Midnight Express)
Walter Newman- Una strada chiamata domani (Bloodbrothers)
Neil Simon – California Suite
Elaine May e Warren Beatty – Il paradiso può attendere (Heaven Can Wait)
Bernard Slade – Lo stesso giorno, il prossimo anno (Same Time, Next Year)
Miglior film straniero
Preparate i fazzoletti (Préparez vos mouchoirs), regia di Bertrand Blier (Francia)
L’alibi di cristallo (Die gläserne zelle), regia di Hans W. Geißendörfer (Repubblica Federale Tedesca)
Ungheresi (Magyarok), regia di Zoltán Fábri (Ungheria)
I nuovi mostri, regia di Mario Monicelli, Dino Risi e Ettore Scola (Italia)
Bim bianco dall’orecchio nero (Belyj Bim – Cërnoe ucho), regia di Stanislav Rostockij (Unione Sovietica)
Miglior fotografia
Néstor Almendros – I giorni del cielo (Days of Heaven)
Vilmos Zsigmond – Il cacciatore (The Deer Hunter)
William A. Fraker – Il paradiso può attendere (Heaven Can Wait)
Robert Surtees – Lo stesso giorno, il prossimo anno (Same Time, Next Year)
Oswald Morris – I’m magic (The Wiz)
Miglior montaggio
Peter Zinner – Il cacciatore (The Deer Hunter)
Robert E. Swink – I ragazzi venuti dal Brasile (The Boys from Brazil)
Don Zimmerman – Tornando a casa (Coming Home)
Gerry Hambling – Fuga di mezzanotte (Midnight Express)
Stuart Baird – Superman
Miglior scenografia
Paul Sylbert, Edwin O’Donovan e George Gaines – Il paradiso può attendere
Albert Brenner e Marvin March – California Suite
Dean Tavoularis, Angelo Graham, George R. Nelson e Bruce Kay – Pollice da scasso
Tony Walton, Philip Rosenberg, Edward Stewart e Robert Drumheller – I’m magic
Mel Bourne e Daniel Robert – Interiors
Migliori costumi
Anthony Powell – Assassinio sul Nilo (Death on the Nile)
Renie Conley – Caravans
Patricia Norris – I giorni del cielo (Days of Heaven)
Paul Zastupnevich – Swarm (The Swarm)
Tony Walton – I’m magic (The Wiz)
Migliore colonna sonora
Originale
Giorgio Moroder – Fuga di mezzanotte (Midnight Express)
Jerry Goldsmith – I ragazzi venuti dal Brasile (The Boys from Brazil)
Ennio Morricone – I giorni del cielo (Days of Heaven)
Dave Grusin – Il paradiso può attendere (Heaven Can Wait)
John Williams – Superman
Adattamento
Joe Renzetti – The Buddy Holly Story
Jerry Wexler – Pretty Baby
Quincy Jones – I’m magic (The Wiz)
Miglior canzone
Last Dance, musica e testo di Paul Jabara – Grazie a Dio è venerdì
Hopelessly Devoted to You, musica e testo di John Farrar – Grease – Brillantina (Grease)
The Last Time I Felt Like This, musica di Marvin Hamlisch, testo di Alan Bergman e Marilyn Bergman – Lo stesso giorno, il prossimo anno (Same Time, Next Year)
Ready to Take a Chance Again, musica di Charles Fox, testo di Norman Gimbel – Gioco sleale (Foul Play)
When You’re Loved, musica e testo di Richard M. Sherman e Robert B. Sherman – La più bella avventura di Lassie (The Magic of Lassie)
Miglior sonoro
Richard Portman, William McCaughey, Aaron Rochin e Darin Knight – Il cacciatore (The Deer Hunter)
Tex Rudloff, Joel Fein, Curly Thirlwell e Willie Burton – The Buddy Holly Story
John K. Wilkinson, Robert W. Glass Jr., John T. Reitz e Barry Thomas – I giorni del cielo (Days of Heaven)
Robert Knudson, Robert J. Glass, Don MacDougall e Jack Solomon – Collo d’acciaio (Hooper)
Gordon K. McCallum, Graham Hartstone, Nicolas Le Messurier e Roy Charman – Superman
Miglior documentario
Scared Straight!, regia di Arnold Shapiro
The Lovers’ Wind (Le vent des amoureux), regia di Albert Lamorisse
Mysterious Castles of Clay, regia di Alan Root
Raoni, regia di Jean-Pierre Dutilleux e Luiz Carlos Saldanha
With Babies and Banners: Story of the Women’s Emergency Brigade, regia di Anne Bohlen
Miglior cortometraggio
Teenage Father, regia di Taylor Hackford
A Different Approach, regia di Jim Belcher e Fern Field
Mandy’s Grandmother, regia di Andrew Sugerman
Strange Fruit, regia di Seth Pinsker
Miglior cortometraggio documentario
The Flight of the Gossamer Condor, regia di Jacqueline Phillips Shedd e Ben Shedd
The Divided Trail: A Native American Odyssey, regia di Jerry Aronson
An Encounter with Faces, regia di Vidhu Vinod Chopra
Goodnight Miss Ann, regia di August Cinquegrana
Squires of San Quentin, regia di J. Gary Mitchell
Miglior cortometraggio d’animazione
Special Delivery, regia di Eunice Macaulay e John Weldon
Oh My Darling, regia di Borge Ring
Rip Van Winkle, regia di Will Vinton
Premio Special Achievement
Les Bowie, Colin Chilvers, Denys Coop, Roy Field, Derek Meddings e Zoran Perisic – Superman – effetti visivi
Premio alla carriera
A Walter Lantz
A Laurence Olivier
Al Museum of Modern Art – Department of Film
A King Vidor
Premio umanitario Jean Hersholt
A Leo Jaffe
Christopher Walken
Francis Ford Coppola,Ali Mc Graw e Michael Cimino
Jane Fonda
John Voight e Jane Fonda
King Vidor con Audrey Hepburn
Laurence Olivier
Michael Cimino con Voight e la Fonda
Walter Lantz
Gli Oscar del 1977
E’ il Dorothy Chandler Pavilion ad accogliere la sera del 28 marzo 1977 la cerimonia per la consegna degli Academy Awards,gli Oscar del cinema americano attribuiti a pellicole uscite nelle sale nel 1984.E’ l’edizione n.49 e Los Angeles accoglie con il vestito migliore i partecipanti alla serata di gala.
A presentare la serata vengono chiamati Richard Pryor, Jane Fonda, Ellen Burstyn e Warren Beatty;l’attesa principale è per il miglior film, categoria nella quale sono in lizza film molto importanti,a cominciare da quello che secondo i pronostici sarà il vincitore dell’Oscar,Taxi driver di Martin Scorsese.Ma il lotto dei candidati è agguerritissimo, perchè include tre film importanti,ovvero Tutti gli uomini del Presidente (All the President’s Men), regia di Alan J. Pakula,Questa terra è la mia terra (Bound for Glory), regia di Hal Ashby e Quinto potere (Network), regia di Sidney Lumet.A chiudere la cinquina c’è Rocky, regia di John G. Avildsen,vero blockbuster della stagione ma considerato poco più di un outsider.
Con grande sorpresa di tutti (e se vogliamo con sgomento) vince proprio il film di Avildsen,Rocky,chiaro esempio di cinema hollywoodiano di evasione,privo praticamente di contenuti se non quelli relativi al più trito patriottismo americano.Rocky,emblema dell’uomo che non si arrende mai, è parte integrante del sogno americano e la giuria lo premia a scapito di film molto scomodi come Tutti gli uomini del Presidente e Quinto potere. Avildsen si aggiudica l’Oscar come miglior regista mentre per fortuna ci viene risparmiata l’onta di veder salire sul palco Sylvester Stallone,uno degli attori meno dotati e capaci del cinema americano.E’ Peter Fynch,giustamente,il miglior attore protagonista per Quinto potere così come lo stesso film vede il giusto tributo a Faye Dunaway come miglior attrice protagonista. Peccato per Sissy Spacek che avrebbe meritato anche lei per la splendida interpretazione in Carrie.
Miglior film straniero è Bianco e nero a colori (Noirs et blancs en couleur), regia di Jean-Jacques Annaud che batte l’italianissimo Pasqualino settebellezze della Wertmuller.Il film vede anche Giancarlo Giannini in lizza per l’Oscar come miglior attore.
Per chiudere segnalo la vittoria di Barbara Streisand con Evergreen, musica di Barbra Streisand e testo di Paul Williams per il film È nata una stella .
Sbirciando le statistiche si noterà come il vero sconfitto della serata è Quinto potere che a fronte di 10 nomination vincerà solo quattro statuette,battuto purtroppo da Rocky che su 9 nomination vince 3 Oscar.Successo a metà per tutti gli uomini del Presidente,quattro premi vinti su 8 nomination,mentre il vero grande sconfitto è Taxi driver di Scorsese che su quattro nomination non vince nulla,rifacendosi però al botteghino e sopratutto diventando poi un cult movie.
L’Italia porta via due statuette grazie a Danilo Donati per i migliori costumi in Il Casanova di Federico Fellini e a Carlo Rambaldi per gli effetti speciali del film King Kong
Miglior film
Rocky, regia di John G. Avildsen
Tutti gli uomini del Presidente (All the President’s Men), regia di Alan J. Pakula
Questa terra è la mia terra (Bound for Glory), regia di Hal Ashby
Quinto potere (Network), regia di Sidney Lumet
Taxi Driver, regia di Martin Scorsese
Miglior regia
John G. Avildsen – Rocky
Alan J. Pakula – Tutti gli uomini del Presidente (All the President’s Men)
Lina Wertmüller – Pasqualino Settebellezze
Ingmar Bergman – L’immagine allo specchio (Ansikte mot ansikte)
Sidney Lumet – Quinto potere (Network)
Miglior attore protagonista
Peter Finch – Quinto potere (Network)
Giancarlo Giannini – Pasqualino Settebellezze
Robert De Niro – Taxi Driver
William Holden – Quinto potere (Network)
Sylvester Stallone – Rocky
Migliore attrice protagonista
Faye Dunaway – Quinto potere (Network)
Marie-Christine Barrault – Cugino, cugina (Cousin, Cousine)
Talia Shire – Rocky
Sissy Spacek – Carrie – Lo sguardo di Satana (Carrie)
Liv Ullmann – L’immagine allo specchio (Ansikte mot ansikte)
Miglior attore non protagonista
Jason Robards – Tutti gli uomini del Presidente
Ned Beatty – Quinto potere
Burgess Meredith – Rocky
Laurence Olivier – Il maratoneta (Marathon Man)
Burt Young – Rocky
Migliore attrice non protagonista
Beatrice Straight – Quinto potere
Jane Alexander – Tutti gli uomini del Presidente
Jodie Foster – Taxi Driver
Lee Grant – La nave dei dannati (Voyage of the Damned)
Piper Laurie – Carrie – Lo sguardo di Satana (Carrie)
Miglior sceneggiatura originale
Paddy Chayefsky – Quinto potere
Jean Charles Tacchella e Daniele Thompson – Cugino, cugina (Cousin, Cousine)
Walter Bernstein – Il prestanome (The Front)
Sylvester Stallone – Rocky
Lina Wertmüller – Pasqualino Settebellezze
Miglior sceneggiatura non originale
William Goldman – Tutti gli uomini del Presidente
Robert Getchell – Questa terra è la mia terra
Federico Fellini e Bernadino Zapponi – Il Casanova di Federico Fellini
Nicholas Meyer – Sherlock Holmes: soluzione sette per cento
Steve Shagan e David Butler – La nave dei dannati
Miglior film straniero
Bianco e nero a colori , regia di Jean-Jacques Annaud (Costa d’Avorio)
Jakob il bugiardo , regia di Frank Beyer (DDR)
Cugino, cugina , regia di Jean Charles Tacchella (Francia)
Notti e giorni (, regia di Jerzy Antczak (Polonia)
Pasqualino Settebellezze, regia di Lina Wertmüller (Italia)
Miglior fotografia
Haskell Wexler – Questa terra è la mia terra
Richard H. Kline – King Kong
Ernest Laszlo – La fuga di Logan
Owen Roizman – Quinto potere
Robert Surtees – È nata una stella
Miglior montaggio
Richard Halsey e Scott Conrad – Rocky
Robert L. Wolfe – Tutti gli uomini del Presidente
Robert Jones e Pembroke J. Herring – Questa terra è la mia terra
Alan Heim – Quinto potere
Eve Newman e Walter Hannemann – Panico allo stadio
Miglior scenografia
George Jenkins e George Gaines – Tutti gli uomini del Presidente
Gene Callahan, Jack Collis e Jerry Wunderlich – Gli ultimi fuochi
Dale Hennesy e Robert de Vestel – La fuga di Logan
Elliot Scott, Norman Reynolds e Peter Howitt – Sarah Bernhardt – La più grande attrice di tutti i tempi
Robert F. Boyle e Arthur Jeph Parker – Il pistolero
Migliori costumi
Danilo Donati – Il Casanova di Federico Fellini
William Theiss – Questa terra è la mia terra
Anthony Mendleson – Sarah Bernhardt – La più grande attrice di tutti i tempi
Mary Wills – The Passover Plot
Alan Barrett – Sherlock Holmes: soluzione sette per cento
Migliore colonna sonora
Originale
Jerry Goldsmith – Il presagio
Bernard Herrmann – Obsession – Complesso di colpa
Jerry Fielding – Il texano dagli occhi di ghiaccio
Bernard Herrmann – Taxi Driver
Lalo Schifrin – La nave dei dannati
Adattamento con canzoni originali
Leonard Rosenman – Questa terra è la mia terra )
Paul Williams – Piccoli gangsters
Roger Kellaway – È nata una stella
Miglior canzone
Evergreen, musica di Barbra Streisand e testo di Paul Williams – È nata una stella
Ave Satani, musica e testo di Jerry Goldsmith – Il presagio (The Omen)
Come to Me, musica di Henry Mancini, testo di Don Black – La pantera rosa colpisce ancora
Gonna Fly Now, musica di Bill Conti, testo di Carol Connors e Ayn Robbins – Rocky
A World That Never Was, musica di Sammy Fain, testo di Paul Francis Webster – Half a Hous
Miglior sonoro
Arthur Piantadosi, Les Fresholtz, Dick Alexander e Jim Webb – Tutti gli uomini del Presidente
Harry Warren Tetrick, William McCaughey, Aaron Rochin e Jack Solomon – King Kong
Harry Warren Tetrick, William McCaughey, Lyle Burbridge e Bud Alper – Rocky
Donald Mitchell, Douglas Williams, Richard Tyler e Hal Etherington – Wagon-Lits con omicidi (
Robert Knudson, Dan Wallin, Robert Glass e Tom Overton – È nata una stella
Miglior documentario
Harlan County, USA, regia di Barbara Kopple
Hollywood On Trial, regia di David Helpern
Off the Edge, regia di Michael Firth
People of the Wind, regia di Anthony Howarth
Volcano: An Inquiry into the Life and Death of Malcolm Lowry, regia di Donald Brittain e John Kramer
Miglior cortometraggio
In the Region of Ice, regia di Peter Werner
Kudzu, regia di Marjorie Anne Short
The Morning Spider, regia di Julian Chagrin
Nightlife, regia di Claire Wilbur e Robin Lehman
Number One, regia di Dyan Cannon
Miglior cortometraggio documentario
Number Our Days, regia di Lynne Littman
American Shoeshine, regia di Sparky Greene
Blackwood, regia di Tony Ianzelo e Andy Thompson
The End of the Road, regia di John Armstrong
Universe, regia di Lester Novros
Miglior cortometraggio d’animazione
Leisure, regia di Bruce Petty
Dedalo, regia di Manfredo Manfredi
The Street, regia di Caroline Leaf
Premio Special Achievement
Carlo Rambaldi, Glen Robinson e Frank Van der Veer – King Kong – Effetti visivi
L. B. Abbott, Glen Robinson e Matthew Yuricich – La fuga di Logan (Logan’s Run) – Effetti visivi
Premio alla memoria Irving G. Thalberg
A Pandro S. Berman
John Avildsen
Beatrice Straigh
Eletha Fynch ritira il premio per Peter Fynch
Faye Dunaway
Jason Robards
Stallone con Cassius Clay
Liv Ullman annuncia l’Oscar per il miglior attore protagonista
Stallone e Clay annunciano l’Oscar per la miglior attrice non protagonista
Tatum O’ Neal annuncia l’Oscar per il miglior attore protagonista
Gli Oscar del 1976
La sera del 29 marzo 1976 c’è grande attesa per la consegna degli ambiti Academy Award, gli Oscar cinematografici giunti alla quarantottesima edizione;
la serata è presentata da 5 bravi attori, Walter Matthau, Robert Shaw, George Segal, Goldie Hawn e Gene Kelly.
Siamo al Dorothy Chandler Pavilion di Los Angeles e per gli oscar si presentano da favoriti Qualcuno volò sul nido del cuculo di Miloš Forman e Barry Lyndon di Stanley Kubrick rispettivamente con 9 e 7 nomination.
Ma per il miglior film sono pochi ad avere dubbi;a parte il lotto dei nominati di altissimo livello che include Quel pomeriggio di un giorno da cani (Dog Day Afternoon), regia di Sidney Lumet,Lo squalo (Jaws), regia di Steven Spielberg e Nashville, regia di Robert Altman, tutti sanno che Stanley Kubrick, uno dei più grandi registi della storia del cinema non è amato da Hollywood.
Così, quando viene annunciata la vittoria del film di Forman Qualcuno volò sul nido del cuculo tutti sanno anche che la miglior regia non andrà a Kubrick.
Difatti Forman vince anche l’Oscar come miglior regista e il suo film porta a casa uno straordinario en plein con la vittoria di Jack Nicholson come miglior attore davanti a Walter Matthau con I ragazzi irresistibili,a Al Pacino con Quel pomeriggio di un giorno da cani ,a Maximilian Schell con The Man in the Glass Booth e James Whitmore – Give ‘em Hell, Harry! e alla vittoria di Louise Fletcher come miglior attrice che vince davanti a Isabelle Adjani in Adele H. – Una storia d’amore (Histoire d’Adèle H.),Ann-Margret in Tommy,a Glenda Jackson in Il mistero della signora Gabler (Hedda) e Carol Kane in Hester Street.
Nella categoria miglior film straniero il trionfo appartiene a Dersu Uzala – Il piccolo uomo delle grandi pianure regia di Akira Kurosawa che sbaraglia la concorrenza mentre Keith Carradine vince l’Oscar come miglior canzone con la bellissima I’m easy, che appartiene alla soundtrack del film di Altman, Nashville.
Il bellissimo film di Kubrick Barry Lindon deve accontentarsi di quattro Oscar se vogliamo minori, ovvero per la Miglior fotografia a John Alcott,a Ken Adam, Roy Walker e Vernon Dixon per la miglior scenografia,a Ulla-Britt Soderlund e Milena Canonero per i migliori costumi e infine a Leonard Rosenman per il miglior adattamento con canzoni originali.
Il premio alla carriera va alla grande attrice del muto Mary Pickford mentre il Premio alla memoria Irving G. Thalberg viene attribuito al grande regista Mervyn LeRoy
Miglior film
Qualcuno volò sul nido del cuculo (One Flew over the Cuckoo’s Nest), regia di Miloš Forman
Barry Lyndon, regia di Stanley Kubrick
Quel pomeriggio di un giorno da cani (Dog Day Afternoon), regia di Sidney Lumet
Lo squalo (Jaws), regia di Steven Spielberg
Nashville, regia di Robert Altman
Miglior regia
Miloš Forman – Qualcuno volò sul nido del cuculo (One Flew over the Cuckoo’s Nest)
Stanley Kubrick – Barry Lyndon
Sidney Lumet – Quel pomeriggio di un giorno da cani (Dog Day Afternoon)
Miglior attore protagonista
Jack Nicholson – Qualcuno volò sul nido del cuculo (One Flew over the Cuckoo’s Nest)
Walter Matthau – I ragazzi irresistibili (The Sunshine Boys)
Al Pacino – Quel pomeriggio di un giorno da cani (Dog Day Afternoon)
Maximilian Schell – The Man in the Glass Booth
James Whitmore – Give ‘em Hell, Harry!
Migliore attrice protagonista
Louise Fletcher – Qualcuno volò sul nido del cuculo (One Flew over the Cuckoo’s Nest)
Isabelle Adjani – Adele H. – Una storia d’amore (Histoire d’Adèle H.)
Glenda Jackson – Il mistero della signora Gabler (Hedda)
Miglior attore non protagonista
George Burns – I ragazzi irresistibili (The Sunshine Boys)
Brad Dourif – Qualcuno volò sul nido del cuculo (One Flew over the Cuckoo’s Nest)
Burgess Meredith – Il giorno della locusta (The day of the Locust)
Chris Sarandon – Quel pomeriggio di un giorno da cani (Dog Day Afternoon)
Migliore attrice non protagonista
Sylvia Miles – Marlowe, il poliziotto privato (Farewell, My Lovely)
Brenda Vaccaro – Una volta non basta (Jacqueline Susann’s Once Is Not Enough)
Miglior sceneggiatura originale
Frank Pierson – Quel pomeriggio di un giorno da cani (Dog Day Afternoon)
Federico Fellini e Tonino Guerra – Amarcord
Claude Lelouch e Pierre Uytterhoeven – Tutta una vita (Toute une vie)
Ted Allan – Lies My Father Told Me
Robert Towne e Warren Beatty – Shampoo
Miglior sceneggiatura non originale
Lawrence Hauben e Bo Goldman – Qualcuno volò sul nido del cuculo (One Flew over the Cuckoo’s Nest)
Stanley Kubrick – Barry Lyndon
John Huston e Gladys Hill – L’uomo che volle farsi re (The Man Who Would Be King)
Ruggero Maccari e Dino Risi – Profumo di donna
Neil Simon – I ragazzi irresistibili (The Sunshine Boys)
Miglior film straniero
Dersu Uzala – Il piccolo uomo delle grandi pianure (Dersu Uzala), regia di Akira Kurosawa (Unione Sovietica)
La terra della grande promessa (Ziemia obiecana), regia di Andrzej Wajda (Polonia)
Actas de Marusia: storia di un massacro (Actas de Marusia), regia di Miguel Littín (Messico)
Sandokan numero 8 (Sandakan hachibanshokan bohkyo), regia di Kei Kumai (Giappone)
Profumo di donna, regia di Dino Risi (Italia)
Miglior fotografia
John Alcott – Barry Lyndon
Conrad Hall – Il giorno della locusta (The Day of the Locust)
James Wong Howe – Funny Lady
Robert Surtees – Hindenburg (The Hindenburg)
Haskell Wexler e Bill Butler – Qualcuno volò sul nido del cuculo (One Flew over the Cuckoo’s Nest)
Miglior montaggio
Verna Fields – Lo squalo (Jaws)
Dede Allen – Quel pomeriggio di un giorno da cani (Dog Day Afternoon)
Russell Lloyd – L’uomo che volle farsi re (The Man Who Would Be King)
Fredric Steinkamp e Don Guidice – I tre giorni del Condor (Three Days of the Condor)
Richard Chew, Lynzee Klingman e Sheldon Kahn – Qualcuno volò sul nido del cuculo (One Flew over the Cuckoo’s Nest)
Miglior scenografia
Ken Adam, Roy Walker e Vernon Dixon – Barry Lyndon
Edward Carfagno e Frank McKelvy – Hindenburg (The Hindenburg)
Alexander Trauner, Tony Inglis e Peter James – L’uomo che volle farsi re (The Man Who Would Be King)
Richard Sylbert, W. Stewart Campbell e George Gaines – Shampoo
Albert Brenner e Marvin March – I ragazzi irresistibili (The Sunshine Boys)
Migliori costumi
Ulla-Britt Soderlund e Milena Canonero – Barry Lyndon
Yvonne Blake e Ron Talsky – Milady – I quattro moschettieri (The Four Musketeers)
Ray Aghayan e Bob Mackie – Funny Lady
Henny Noremark e Karin Erskine – Il flauto magico (Trollflöjten)
Edith Head – L’uomo che volle farsi re (The Man Who Would Be King)
Migliore colonna sonora
Originale
John Williams – Lo squalo (Jaws)
Gerald Fried – Anche gli uccelli e le api lo fanno (Birds Do It, Bees Do It)
Alex North – Stringi i denti e vai! (Bite the Bullet)
Jack Nitzsche – Qualcuno volò sul nido del cuculo (One Flew over the Cuckoo’s Nest)
Jerry Goldsmith – Il vento e il leone (The Wind and the Lion)
Adattamento con canzoni originali
Leonard Rosenman – Barry Lyndon
Peter Matz – Funny Lady
Peter Townshend – Tommy
Miglior canzone
I’m Easy, musica e testo di Keith Carradine – Nashville
How Lucky Can You Get, musica e testo di Fred Ebb e John Kander – Funny Lady
Now That We’re in Love, musica di George Barrie, testo di Sammy Cahn – W.H.I.F.F.S. – La guerra esilarante del soldato Frapper (Whiffs)
Richard’s Window, musica di Charles Fox, testo di Norman Gimbel – Una finestra sul cielo (The Other Side of the Mountain)
Do You Know Where You’re Going To, musica di Michael Masser, testo di Gerry Goffin – Mahogany
Miglior sonoro
Robert L. Hoyt, Roger Heman, Earl Madery e John Carter – Lo squalo (Jaws)
Richard Portman, Don MacDougall, Curly Thirlwell e Jack Solomon – Funny Lady
Leonard Peterson, John A. Bolger Jr., John Mack e Don K. Sharpless – Hindenburg (The Hindenburg)
Arthur Piantadosi, Les Fresholtz, Richard Tyler e Al Overton Jr. – Stringi i denti e vai! (Bite the Bullet)
Harry W. Tetrick, Aaron Rochin, William McCaughey e Roy Charman – Il vento e il leone (The Wind and the Lion)
Miglior documentario
The Man Who Skied Down Everest, regia di Bruce Nyznik e Lawrence Schiller
Fighting for Our Lives, regia di Glen Pearcy
The Incredible Machine, regia di Irwin Rosten e Ed Spiegel
The California Reich, regia di Keith Critchlow e Walter F. Parkes
The Other Half of the Sky: A China Memoir, regia di Shirley MacLaine e Claudia Weill
Miglior cortometraggio
Angel and Big Joe, regia di Bert Salzman
Conquest of Light, regia di Louis Marcus
Dawn Flight, regia di Lawrence M. Lansburgh e Brian Lansburgh
A Day in the Life of Bonnie Consolo, regia di Barry J. Spinello
Doubletalk, regia di Alan Beattie
Miglior cortometraggio documentario
The End of the Game, regia di Robin Lehman
Arthur and Lillie, regia di Jon Else
Millions of Years Ahead of Man, regia di Manfred Baier
Probes in Space, regia di George V. Casey
Whistling Smith, regia di Marrin Canell e Michael J.F. Scott
Miglior cortometraggio d’animazione
Great, regia di Bob Godfrey
Kick Me, regia di Robert Swarthe
Monsieur Pointu, regia di André Leduc e Bernard Longpré
Sisyphus, regia di Marcell Jankovics
Premio Special Achievement
Peter Berkos – Hindenburg (The Hindenburg) – effetti sonori
Albert Whitlock e Glen Robinson – Hindenburg (The Hindenburg) – effetti visivi
Premio alla carriera
A Mary Pickford in riconoscimento del suo unico contributo all’industria cinematografica e allo sviluppo dei film come mezzo artistico.
Premio umanitario Jean Hersholt
A Dr. Jules C. Stein
Premio alla memoria Irving G. Thalberg
A Mervyn LeRoy
George Burns
Jack Nicholson
Gli Oscar di Qualcuno volò sul nido del cuculo
Louise Fletcher
Milos Forman
L’annuncio per L’Oscar per la miglior regia
Gli Oscar del 1974
La sera del 2 aprile 1974 a Los Angeles presso il Dorothy Chandler Pavilion si svolge la tradizionale serata dedicata all’assegnazione degli Oscar cinematografici assegnati dalla Academy Award.
E’ l’edizione 46 della cerimonia e a condurre la serata sono gli attori John Huston, Diana Ross, Burt Reynolds e David Niven.
Sono 2 i film che vantano il maggior numero di nomination, La stangata di George Roy Hill e L’esorcista di William Friedkin che si presentano alla serata finale con 10 nomination ciascuno,seguiti da Come eravamo diretto da Sidney Pollack con 6 e da Sussurri e grida di Bergman con 5 ex aequo con Un tocco di classe di Melvin Frank.
Grandissima attesa per il premio al miglior attore vista la cinquina dei finalisti: Jack Lemmon con Salvate la tigre, Marlon Brando con Ultimo tango a Parigi,
Jack Nicholson con L’ultima corvée, Al Pacino con Serpico e Robert Redford con La stangata.
C’è attesa anche per la miglior attrice protagonista visto il duello che dovrebbe vedere fronteggiarsi barbra Streisand con Come eravamo e Ellen Burstyn con L’esorcista.
Viceversa abbastanza scontato è l’esito per il miglior film straniero, dove grande favorito è Effetto notte di Truffaut.
Il Dorothy Chandler Pavilion, sede degli Oscar 1974
Secondo pronostico a vincere come miglior film è La stangata che batte L’esorcista e purtroppo lo splendido Sussurri e grida ma la grande,grandissima sorpresa arriva dal premio per il miglior attore che viene attribuito a Jack Lemmon (molto immeritatamente) per Salvate la tigre.
Glenda Jackson vince il premio come migliore attrice protagonista mentre John Houseman con Esami per la vita e il Miglior attore non protagonista mentre la figlia d’arte Tatum O’Neal vince come miglior attrice non protagonista con Paper Moon – Luna di carta ed è la più giovane attrice a ricevere un Oscar.
La miglior canzone è la stupenda The Way We Were, musica di Marvin Hamlisch, testo di Alan Bergman e Marilyn Bergman dal fil Come eravamo che diverrà poi un cavallo di battaglia di Barbra Streisand interprete del film stesso.
I premi alla carriera vengono attribuiti a Henri Langlois e al grandissimo Groucho Marx
Curiosità:
La stangata vinse 7 Oscar su 10 (tra i quali miglior regia, miglior film)
L’esorcista vince solo 2 Oscar su 10 peraltro nemmeno di grande prestigio come Miglior sceneggiatura non originale e Miglior sonoro
Tatum O’ Neal a 10 anni per Paper Moon – Luna di carta, è la più giovane interprete in assoluto premiata con l’Oscar
jack Nicholson ottiene una delle sue dodici nomination (tre Oscar vinti) della carriera, che ne fanno l’attore più premiato di Hollywood
Sussurri e grida, splendido film di Bergman finisce per vincere un solo Oscar su 5 nomination per la miglior fotografia
Legenda: in neretto i vincitori degli Oscar

Miglior film
La stangata (The Sting), regia di George Roy Hill
Le altre nomination
American Graffiti, regia di George Lucas
Sussurri e grida regia di Ingmar Bergman
L’esorcista regia di William Friedkin
Un tocco di classe (A Touch of Class), regia di Melvin Frank
Miglior regia
George Roy Hill – La stangata (The Sting)
Le altre nomination
George Lucas – American Graffiti
Ingmar Bergman – Sussurri e grida
William Friedkin – L’esorcista
Bernardo Bertolucci – Ultimo tango a Parigi
Miglior attore protagonista
Jack Lemmon – Salvate la tigre (Save the Tiger)
Le altre nomination
Marlon Brando – Ultimo tango a Parigi
Jack Nicholson – L’ultima corvée
Robert Redford – La stangata (The Sting)
Migliore attrice protagonista
Glenda Jackson – Un tocco di classe (A Touch of Class)
Le altre nomination
Marsha Mason – Un grande amore da 50 dollari
Ellen Burstyn – L’esorcista (The Exorcist)
Barbra Streisand – Come eravamo (The Way We Were)
Joanne Woodward – Summer Wishes, Winter Dreams
Miglior attore non protagonista
John Houseman – Esami per la vita
Le altre nomination
Vincent Gardenia – Batte il tamburo lentamente
Jack Gilford – Salvate la tigre (Save the Tiger)
Jason Miller – L’esorcista (The Exorcist)
Migliore attrice non protagonista
Tatum O’Neal – Paper Moon – Luna di carta (Paper Moon)
Linda Blair – L’esorcista (The Exorcist)
Candy Clark – American Graffiti
Madeline Kahn – Paper Moon – Luna di carta (Paper Moon)
Sylvia Sidney – Summer Wishes, Winter Dreams
Miglior sceneggiatura originale
David S. Ward – La stangata (The Sting)
George Lucas, Gloria Katz e Willard Huyck – American Graffiti
Ingmar Bergman – Sussurri e grida
Steve Shagan – Salvate la tigre (Save the Tiger)
Melvin Frank e Jack Rose – Un tocco di classe
Miglior sceneggiatura non originale
William Peter Blatty – L’esorcista (The Exorcist)
Robert Towne- L’ultima corvée
James Bridges – Esami per la vita
Alvin Sargent – Paper Moon – Luna di carta (Paper Moon)
Waldo Salt e Norman Wexler – Serpico
Miglior film straniero
Effetto notte (La nuit américaine), regia di François Truffaut (Francia)
Le altre nomination
The House on Chelouche Street (Ha-Bayit Berechov Chelouche), regia di Moshé Mizrahi (Israele)
L’invito (L’invitation), regia di Claude Goretta (Svizzera)
Il pedone (Der fußgänger), regia di Maximilian Schell (Repubblica Federale Tedesca)
Fiore di carne (Turks fruit), regia di Paul Verhoeven (Olanda)
Miglior fotografia
Sven Nykvist – Sussurri e grida
Owen Roizman – L’esorcista (The Exorcist)
Jack Couffer – Il gabbiano Jonathan
Robert Surtees – La stangata
Harry Stradling Jr. – Come eravamo (The Way We Were)
Miglior montaggio
William Reynolds – La stangata
Ralph Kemplen – Il giorno dello Sciacallo
Verna Fields e Marcia Lucas – American Graffiti
Frank P. Keller e James Galloway – Il gabbiano Jonathan
Jordan Leondopoulos, Bud Smith, Evan Lottman e Norman Gay – L’esorcista
Miglior scenografia
Henry Bumstead e James Payne – La stangata
Bill Malley e Jerry Wunderlich – L’esorcista
Philip Jefferies e Robert de Vestel – Tom Sawyer
Lorenzo Mongiardino, Gianni Quaranta e Carmelo Patrono – Fratello sole, sorella luna
Stephen Grimes e William Kiernan – Come eravamo (The Way We Were)
Migliori costumi
Edith Head – La stangata
Marik Vos – Sussurri e grida
Piero Tosi – Ludwig
Donfeld – Tom Sawyer
Dorothy Jeakins e Moss Mabry – Come eravamo (The Way We Were)
Migliore colonna sonora
Originale drammatica
Marvin Hamlisch – Come eravamo
John Williams – Un grande amore da 50 dollari
Georges Delerue – Il giorno del delfino
Jerry Goldsmith – Papillon
John Cameron – Un tocco di classe
Adattamento con canzoni originali
Marvin Hamlisch – La stangata
Andre Previn, Herbert Spencer e Andrew Lloyd Webber – Jesus Christ Superstar
Richard M. Sherman, Robert B. Sherman e John Williams – Tom Sawyer
Miglior canzone
The Way We Were, musica di Marvin Hamlisch, testo di Alan Bergman e Marilyn Bergman – Come eravamo
All That Love Went to Waste, musica di George Barrie, testo di Sammy Cahn – Un tocco di classe
Live and Let Die, musica e testo di Paul McCartney e Linda McCartney – Agente 007 – Vivi e lascia morire
Love, musica di George Bruns, testo di Floyd Huddleston – Robin Hood
Nice to Be Around, musica di John Williams, testo di Paul Williams – Un grande amore da 50 dollari
Miglior sonoro
Robert Knudson e Chris Newman – L’esorcista
Richard Portman e Lawrence O. Jost – Il giorno del delfino
Donald O. Mitchell e Lawrence O. Jost – Esami per la vita
Richard Portman e Les Fresholtz – Paper Moon – Luna di carta
Ronald K. Pierce e Robert Bertrand – La stangata
Miglior documentario
The Great American Cowboy, regia di Kieth Merrill
Always a New Beginning, regia di John D. Goodell
Battle of Berlin (Schlacht um Berlin), regia di Franz Baake
Journey to the Outer Limits, regia di Alexander Grasshoff
Walls of Fire, regia di Herbert Kline e Edmund Penney
Miglior cortometraggio
The Bolero, regia di William Fertik
Clockmaker, regia di Richard Gayer
Life Times Nine, regia di Pen Densham e John Watson
Miglior cortometraggio documentario
Princeton: A Search for Answers, regia di Julian Krainin e DeWitt L. Sage Jr.
Background, regia di Carmen D’Avino
Children at Work (Paisti Ag Obair), regia di Louis Marcus
Christo’s Valley Curtain, regia di Ellen Giffard e Albert Maysles
Four Stones for Kanemitsu, regia di Terry Sanders
Miglior cortometraggio d’animazione
Frank Film, regia di Caroline Mouris e Frank Mouris
The Legend of John Henry, regia di Sam Weiss
Pulcinella, regia di Emanuele Luzzati
Premio alla carriera
Henri Langlois
Groucho Marx
Premio umanitario Jean Hersholt
Lew Wasserman
Premio alla memoria Irving G. Thalberg
Lawrence Weingarten
Katharine Hepburn
Jack Lemmon, Oscar come migliore attore protagonista
John Houseman, Oscar come migliore attore non protagonista
George Roy Hill, miglior regista
Tatum O’Neal migliore attrice non protagonista
Yul Brinner e Truffaut, Oscar per Effetto notte
Gregory Peck e Liza Minnelli annunciano il vincitore del miglior attore