Il rubacuori
Vittorio Garibaldi è un figlio di emigrati che vive in Francia. Sogna di diventare una stella dello spettacolo, ma nel frattempo vivacchia interpretando personaggi storici come Hitler, De Gaulle e Churchill. Sogna di rilasciare interviste, in cui dichiara che il suo successo è frutto di “un pò di talento,di tanto duro lavoro, un sacco di fortuna e, soprattutto,il fisico adeguato.”
La grande occasione arriva con uno show televisivo, “Il re del cinema”, che lancia nuovi talenti.
Da quel momento iniziano per lui una serie di avventure grottesche che lo porteranno a contatto con persone e posti disparati, prima dell’immancabile finale in rosa.
Il rubacuori (Le bourreau des coeurs), datato 1983 è un film del regista francese Christian Gion, in Italia praticamente un illustre sconosciuto. E tale è rimasto anche dopo questa pellicola, che ha avuto una distribuzione e una visibilità limitatissima, e che da noi ha avuto un minimo di fama solo perchè rappresenta l’ultima apparizione cinematografica dell’attrice Anna Maria Rizzoli.
Un film che vorrebbe essere comico, vista la presenza di un attore di discreto talento come Aldo Maccione e sopratutto per il gran numero di sketch presenti, girati quasi come in un film muto, ma che alla fine si rivela solo di grana grossissima e anche abbastanza volgare.
L’inesistenza di una trama credibile penalizza il tutto, in modo tale che il film resta appeso penosamente alla verve di Maccione, che fa del suo meglio, ma che non può cavare sangue da una rapa.
Una delle tante scene, ovvero il risveglio di Vittorio dal sogno in cui si vede attore famoso che rilascia interviste, prevede per esempio una caduta dello stesso perchè involontariamente infila un piede su un pattino, con conseguente rumorosa caduta, un’altra lo vede vestito da Hitler, con i soliti baffetti di prammatica, salutare suo padre, eroe della resistenza, con il saluto nazista con logiche conseguenze.
Il livello delle gag è questo.
Se agli inizi degli anni 80 il cinema italiano era in profonda crisi per i noti motivi, quello francese se la passava allo stesso modo.
La riprova l’abbiamo con questo film, che a fine anno era tra i primi venti tra gli incassi stagionali, segno inequivocabile di un trait d’union con il cinema italiano, che vivacchiava su commedie becere e volgari come i film del pestilenziale Pierino.
Assolutamente incommentabile il resto, l’unica nota di merito del film consiste nell’aver mostrato Tetiaroa, l’isola privata del celebre Marlon Brando, che mostrò il solito acume rifiutando di comparire nel film.
Il rubacuori (Le Bourreau des cœurs)
un film di Christian Gion, con Aldo Maccione,Annamaria Rizzoli,Jean Parédès,André Nader,Jole Silvani Commedia, Francia 1983
Aldo Maccione : Vittorio Garibaldi
Annamaria Rizzoli : Ginette
Jean Parédès : Max
André Nader : Pedro
Nico il Grande : Jésus
Jole Silvani : La madre
Max Desrau : Il padre
Hubert Lassiat : il nonno
Gillian Gill : La sorella
Jean David Junior : Bébert
Diego Ferrari : Jeannot
Claudio Viscomi : Vittorio bambino
Regia : Christian Gion
Sceneggiatura : Christian Gion
Romanzo Claudine Zidi
Musiche : Éric Demarsan
Fotografia : Lionel Legros
Montaggio : Nicole Saunier
Le regine dei sogni anni 70 oggi
Nei vari forum o siti che si occupano di cinema capita spesso di imbattersi in domande del tipo “ma che fine ha fatto quell’attrice? ” oppure “ma oggi com’è diventata? ” .
Curiosità legittima specie quando l’attrice, la starlette o la semplice meteora è scomparsa nel nulla, ritirandosi a vita privata o cambiando completamente lavoro.
Paradossalmente di alcune di esse che occupavano le prime pagine dei giornali specializzati o di quelli scandalistici, non solo non si hanno più notizie, ma mancano anche documentazioni fotografiche recenti.
Che fine ha fatto Anita Strinberg, la bellezza nordica dagli occhi di ghiaccio, com’è diventata? Cosa fanno Marilu Tolo, Femi Benussi e Leonora Fani, Lara Wendel e Susan Scott?
Nonostante le mie lunghe ricerche in rete, alcune di loro sembrano davvero essere scomparse nel nulla.
Mancano non solo notizie biografiche, ma anche foto recenti.
Sembrerebbe che alcune abbiano volutamente staccato la spina, quasi che il cinema fosse stato, per loro, solo un passaggio, una tappa; incuranti della curiosità dei loro fans, vivono esistenze lontanissime dai riflettori.
C’è chi come Marco Giusti è riuscito a contattare alcune di loro, riproponendo nella trasmissione Stracult il loro passato cinematografico, con preziose testimonianze su un mondo ormai quasi completamente dimenticato, quello che si muoveva dietro le quinte del tanto celebrato cinema italiano degli anni settanta. Opera meritoria e lodevole, perchè ha fatto riemergere dalle nebbie del passato splendide attrici come Susan Scott o starlette come Rita Calderoni, ottime comprimarie come Gabriella Giorgelli….
E ci sono anche riviste come Nocturno che negli ultimi 10 anni hanno contribuito a far conoscere alle nuove generazioni tutta una serie di attori e attrici ormai confinate nel limbo, riroponendo il tesoro composto da centinaia di film completamente dimenticati.
Questa prima parte di questa galleria è dedicata ad alcune splendide protagoniste di quel cinema: alcune di loro mostrano gli inclementi segni del tempo, altre si sono trasformate in mature e affascinanti signore.
Tutte però conservano quel fascino che ha incantato intere generazioni, che ci ha fatto sognare, commuovere divertire.
Se qualche lettore avesse foto recenti, notizie di alcune attrici di cui da tempo non si parla più, può contattarmi o tramite gli appositi commenti in fondo alla pagina o tramite mail.
Sarà mia premura aggiornare immediatamente questa galleria, che prossimamente avrà una seconda parte.
Questa galleria non può non partire da una delle più belle e affascinanti star degli anni settanta, ancora oggi donna dal gran fascino: Orchidea De Santis
La regina del film sexy anni settanta, ancor oggi donna bellissima: Edwige Fenech
Era una delle più simpatiche e sexy star, interprete di film come Femina ridens: Dagmar Regine Hader, in arte Dagmar Lassander
Un personale mito, forse la più affascinante in assoluto: Nieves Navarro, conosciuta in Italia come Susan Scott
Non conosciutissima, ma interprete di diversi film di genere: Olga Bisera
Divenne famosissima da noi con Operazione San Gennaro e in seguito con Quando le donne avevano la coda: Senta Berger
Era l’interprete di 5 bambole per la luna d’agosto e di tanti altri film; è rimasta una gran bella signora Ely Galleani
Cantante di buon successo, passata poi alla commedia sexy all’italiana, interprete di film come La supplente, Ecco lingua d’argento: ultima a destra, Carmen Villani
Un’altra interprete molto famosa nel decennio settanta; la bionda e ancor oggi affascinante Barbara Bouchet
Esordì come fotomodella e poi come attrice di fotoromanzi; ha lavorato in film western, in commedie sexy e in thriller. Beba Loncar
Sempre bellissima, affascinante, La ragazza dalla pelle di luna, oggi produttrice di successo: Zeudi Araya
Attrice molto brava e preparata, indimenticabile protagonista nel film Novecento di Bertolucci: Stefania Casini
Il fascino e la bellezza intramontabile di una delle più brave attrici del cinema italiano, interprete di film come Profumo di donna: Agostina Belli
Attrice versatile, ha interpretato film di diverso genere, come thriller, western, gialli e alcune commedie sexy: Janet Agren
Sempre invidiabilmente giovane, Martine Brochard
Una delle attrici americane più attive in Italia: Carroll Baker
L’altra reginetta del cinema sexy italiano, Gloria Guida
La reginetta dei decamerotici, Gabriella Giorgelli
Un altro personale mito, l’affascinante Erika Blanc
Una delle attrici più versatili in assoluto, Rosalba Neri
La reginetta della commedia sexy balneare, Annamaria Rizzoli
Riemersa dopo un lunghissimo silenzio, Rita Calderoni
Dove vai in vacanza?
Tre ottimi registi,Mauro Bolognini, Luciano Salce e Alberto Sordi per un film di discreta fattura, con un cast di ottimo livello e imbastito attorno a tre storie, intitolate Sarò tutta per te, Si buana e Le vacanze intelligenti.
Nel primo episodio, Sarò tutta per te, un maturo professionista, Enrico, decide di passare alcuni giorni di vacanza in compagnia della ex moglie, della quale è ancora innamorato.
Ugo Tognazzi
Ma nella villa di un altro ex della donna, Giuliana, arrivano un mucchio di amici imprevisti, fra i quali anche l’ex fidanzato, con siti quasi boccacceschi e rocamboleschi.
Il secondo episodio,Si buana,vede protagonista uno sfigatissimo organizzatore di safari improvvisato, che viene coinvolto suo malgrado in un omicidio da parte della moglie di un ricco industriale.Mentre afflitto racconta le sue disavventure ad un occasionale cliente di un bar, scopre che costui è un agente delle assicurazioni, mandato ad investigare proprio sulla morte dell’industriale, che è stata organizzata dalla moglie Margherita.
Annamaria Rizzoli nell’episodio Si buana
Il terzo episodio, Le vacanze intelligenti, vede protagonisti due coniugi, lui fruttivendolo e lei casalinga, i cui figli, tutti prossimi al termine degli studi, organizzano una vacanza culturale per i due genitori, con esiti assolutamente imprevisti.
Tre storie ben organizzate a livello di sceneggiatura, con un cast assolutamente di rispetto; nel rpimo episodio troviamo Ugo Tognazzi nel ruolo di Enrico e una superba Stefania Sandrelli in quello della ex moglie di Enrico, Margherita. L’episodio, diretto da Bolognini, è dei tre quello più sottilmente intriso di ironia, ed è anche il meno spassoso, anche se ruota attorno ad uno degli elementi caratteristici della commedia all’italiana, l’adulterio che questa volta è consumato, o almeno nelle intenzioni dovrebbe essere consumato tra ex coniugi.
Il secondo episodio è sicuramente il più divertente e meglio costruito; irresistibile Paolo Villaggio nel suo ruolo più congeniale, quello della vittima delle circostanze. Questa volta ad affiancarlo c’è la bellona Anna Maria Rizzoli, bella e seducente, mentre come attori di contorno ci sono due grandi caratteristi, Gigi Reder e il olito inossidabile Daniele Vargas, l’industriale fissato con il safari, a caccia di un leone che il povero Arturo dovrà recuperare facendo ricorso, sciaguratamente, alla fantasia.
L’ultimo episodio, quello diretto e interpretato da Alberto Sordi vede l’attore in compagnia della tradizionale moglie cinematografica,la bravissima Anna Longhi. Qui il tema commedia si amplia a dismisura, mostrando le disavventure della coppia di coniugi romani alle prese con opere d’arte, con una vacanza alternativa che per loro si trasforma in un incubo, prima della soluzione finale, un gigantesco piatto di spaghetti che rimette tutti d’accordo.
Episodio spassoso, ma visto solo in un’ottica meramente comica, perchè tutto sembra reggersi solo sulle figure di Romeo e Augusta, i due coniugi un pò borgatari.Il cast, come già detto, è di sicuro rispetto e comprende oltre ai citati protagonisti bellezze come Brigitte Petronio, Lorraine De Selle, Marilda Donà, Clarita Gatto. Tra gli attori un giovane Ricky Tognazzi. Film da vedere come sano divertimento, nell’ottica più pura dell’evasione.
Dove vai in vacanza?
Un film di Mauro Bolognini, Luciano Salce, Alberto Sordi. Con Paolo Villaggio, Alberto Sordi, Stefania Sandrelli, Anna Maria Rizzoli, Gigi Reder, Ugo Tognazzi, Daniele Vargas, Clara Colosimo, Ricky Tognazzi, Paolo Paoloni, Pietro Brambilla, Brigitte Petronio, Rodolfo Bigotti, Elisabetta Pozzi, Rita Silva, Clarita Gatto, Anna Longhi Commedia, durata 160′ min. – Italia 1978.
Episodio uno: Sarò tutta per te, diretto da Mauro Bolognini
Ugo Tognazzi
Stefania Sandrelli
Pietro Brambilla
Clara Colosimo
Emilio Locurcio
Adriano Amidei Migliano
Lorraine De Selle
Paola Orefice
Rosanna Ruffini
Ricky Tognazzi
Rodolfo Bigotti
Elisabetta Pozzi
Brigitte Petronio
Marilda Donà
Roberto Spagnoli
Episodio due, Si buana, diretto da Luciano Salce
Paolo Villaggio
Gigi Reder
Daniele Vargas
Anna Maria Rizzoli
Paolo Paoloni
Peter Adabire
Rita Silva
Clarita Gatto
Paola Arduini
Episodio tre, Le vacanze intelligenti, diretto da Alberto Sordi
Alberto Sordi
Anna Longhi
Evelina Nazzari
Stefania Spugnini
Alfredo Quadrelli
Filippo Ciro
Alessandro Partexano
Giovannella Grifeo
Shereen Sabet
Regia Mauro Bolognini, Luciano Salce, Alberto Sordi
Soggetto Roberto Gianviti, Furio Scarpelli, Rodolfo Sonego, Alberto Sordi
Sceneggiatura Ruggero Maccari, Iaia Fiastri, Furio Scarpelli, Sandro Continenza, Rodolfo Sonego, Alberto Sordi
Produttore Gianni Hecht Lucari
Casa di produzione Rizzoli Film – Cineriz
Fotografia Sergio D’Offizi, Danilo Desideri, Luciano Tovoli
Montaggio Antonio Siciliano, Nino Baragli, Tatiana Casini Morigi
Musiche Ennio Morricone, Piero Piccioni
Annamaria Rizzoli
Con Edwige Fenech e Gloria Guida, Annamaria Rizzoli divide la fama di star della commedia sexy all’italiana, anche se limitatamente al tardo periodo della stessa, quando ormai il genere era avviato stancamente al tramonto, dopo gli anni dei fasti, quindi il periodo che va dal 1969 al 1977. Tipica bellezza italiana, alta, slanciata e fisicamente perfetta, Anna Maria (che abbrevierà il suo nome in Annamaria) ha recitato in 20 film, nel periodo compreso tra il 1975, data d’esordio sulo schermo e il 1983, quando interpreterà il suo ultimo lavoro cinematografico.
Annamaria Rizzoli con Paolo Villaggio in Dove vai in vacanza
A differenza della Fenech però, la Rizzoli è stata fortemente limitata dalle sue partecipazioni a commedie decadenti degli agonizzanti filoni studentesco/soldatesco, la dove Edwige ha intelligentemente affrontato più ruoli in più generi cinematografici, avendo però avuto la fortuna di esordire sugli schermi molto prima della Rizzoli.
La Rizzoli in Il sottomarino più pazzo del mondo
Nata a Roma nel 1953, la Rizzoli arriva relativamente tardi sugli schermi; rispetto a Gloria Guida, per esempio, che aveva esordito a nemmeno 18 anni, Annamaria gira il primo film nel 1975,a 22 anni, partecipando a Il padrone e l’operaio di Steno, film con Renato Pozzetto all’epoca star principale della commedia italiana, per poi partecipare, nel 1977, alla commedia Ride bene chi ride ultimo, film diretto da un team congiunto di attori, Gino Bramieri,Marco Aleandri,Pino Caruso,Walter Chiari, e interpretato da loro stessi con l’aggiunta delle bellezze nostrane Orchidea De Santis e Annamaria stessa.
Annamaria Rizzoli in L’insegnante al mare con tutta la classe….
Il discreto successo riportato e la contemporanea decisione di lavorare per Telealtomilanese le permettono di farsi apprezzare non solo per le notevoli doti fisiche, ma anche per la simpatia che innegabilmente possiede. Nel 1978 interpreta il ruolo di Marina, una giovane dalla doppia vita, costretta a prostituirsi da una banda nel film Milano, difendersi o morire, di Martucci; è un ruolo impegnativo, il suo che svolge discretamente.Sempre nello stesso anno arriva il successo con Dove vai in vacanza?, diretto da Mauro Bolognini, Luciano Salce, Alberto Sordi; il film, a episodi, la vede protagonista nel segmento sicuramente più divertente, quello con Paolo Villaggio, nel quale è una biondona fatale che coinolge un ingenuo organizzatore di safari in un tentativo di omicidio del marito. Il suo successo continua con Riavanti,marsh, film diretto da Luciano Salce, e interpretato dalla Rizzoli con un cast di tutto rispetto, nel quale figurano Silvia Dionisio, Renzo Montagnani, Sandra Milo, Gigi Reder, Olga Karlatos, Alberto Lionello, Paola Quattrini.
Fotogrammi tratti sempre da L’insegnante al mare con tutta la classe
E’ il momento di massima popolarità dell’attrice, che vive anche una storia d’amore con Walter Chiari. Dopo una pausa d’arresto coincidente con il film Play Motel, probabilmente il più spinto girato dall’attrice, film di Mario Gariazzo in cui è Patrizia, moglie di un attore ricattato, e che si improvviserà detective per salvare il marito dall’accusa di aver perpetrato un omicidio. Nel 1979 arriva anche il successo al botteghino di L’insegnante al mare con tutta la classe, di Tarantino, prima delle pellicole della commedia sexy.
Con Bracardi in La cameriera seduce i villeggianti
Il fisico scultoreo, la bellezza e il fascino dell’attrice sono le uniche cose che meritano rilievo in uno di quei prodotti ormai decadenti di un genere al tramonto. Nel film è Lisa, una giovane insegnante concupita dal maturo costruttore Ercole, un Lino Banfi che ormai sta per abbandonare anche lui il genere della commedia sexy. Il film successivo è una strana commedia degli equivoci, Scusi lei è normale?, per la regia di Lenzi; Annamaria e Anna, una giovane ballerina, figlia di un onorevole, che ha una doppia vita, visto che posa come modella per alcuni pornofumetti. Nel 1980 arriva anche il ruolo di Silvana nel fiacco Uno contro l’altro,praticamente amici, opera mediocre di Bruno Corbucci, con Thomas Milian e Renato Pozzetto.
La Rizzoli in La compagna di viaggio
Nel film La ripetente fa l’occhietto al preside
Una splendida Annamaria Rizzoli in La sai l’ultima sui matti?
Questo sarebbe il momento giusto, per la bella attrice, di punatre a qualcosa di più ambizioso che non sia la commedia all’italiana,finisce invece nel cast di La ripetente fa l’occhietto al preside, ancora al fianco di banfi, in un film diretto da Laurenti che riprende lo stanco copione della bella ragazza che fa ingelosire il ragazzo di turno puntando al preside. Il ruolo di Angela, la ripetente, è quanto meno ridicolo per un’attrice che ha ormai 28 anni e un fisico prorompente. Le cose non migliorano con La compagna di viaggio, di Baldi, stanca e sconclusionata commediola in cui vanno valutate positivamente solo la sua presenza e quella di Gastone Moschin.
Milano, difendersi o morire
Viceversa degna di menzione è la prova fornita in Rag.Arturo De Fanti, bancario precario, diretto da Luciano Salce, gradevole e ironico affresco sul carovita, in cui la Rizzoli è Vanna, amante di Paolo Villaggio, che finisce in casa di quest’ultimo assieme all’amante della moglie di Villaggio, una bella Catherine Spaak, in una girandola di situazioni grottesche nelle quali spicca proprio il ruolo di Annamaria, che tratteggia benissimo il ruolo della svampita Vanna. Nell’anno successivo troviamo Annamaria impegnata in La settimana bianca, di Laurenti, in cui è Angela, preda concupita da un gruppo di playboy da strapazzo.
Con Walter Chiari in Ride bene chi ride ultimo
Il film è sciatto, girato alla men peggio, e il successivo La cameriera seduce i villeggianti , di Aldo Grimaldi, è poco meglio: in questo film è la procace Marina, moglie di un indebitatissimo Carlo Giuffrè, che seduce il principale creditore del marito. A chiudere un 1981 che vede la quasi definitiva morte della commedia sexy, ci sono due altre interpretazioni, la prima in La settimana al mare, la seconda in Una vacanza del cactus, entrambi opera di Laurenti, ed entrambi destinati ad essere gli ultimi fuochi di una stagione che non sarà di certo ricordata come le migliori del cinema italiano.
A questo punto la carriera della Rizzoli si avvia ad un declino rapidissimo, dovuto essenzialmente alla crisi del cinema, alla fine del genere cinematografico nel quale l’attrice si era specializzata e se vogliamo, anche alla mancanza di offerte nei nuovi generi che vanno per la maggiore, la commedia drammatica oppure, dal lato opposto, la commedia erotica spinta.
Annamaria Rizzoli nel film Scusi,lei è normale?
Tra il 1982 e il 1983 la Rizzoli lavora in La sai l’ultima sui matti?, diretta dall’immancabile Laurenti, in Attenti a quei P2, di Pingitore, con Pippo Franco, nel Sommergibile più pazzo del mondo, inguardabile film del solito Laurenti e per finire in Il rubacuori (Le bourreau du coeur), film diretto da Christian Gion, una produzione francese nella quale è accanto ad Aldo Maccione.
La carriera cinematografica della Rizzoli finisce di fatto con Il rubacuori, e da quel momento l’attrice scompare dagli schermi per lavorare, successivamente, in teatro, dove darà buona prova di se sopratutto con opere di Strehler. Nonostante i numerosi ruoli sexy interpretati, la Rizzoli ha sempre disdegnato parti erotiche spinte, accettando di fatto solo apparizioni in film non smaccatamente erotici, nella più pura tradizione della commedia sexy.
L’ultimo film di Annamaria Rizzoli, Il rubacuori, del 1983
Va ricordata anche la sua presentazione, al fianco di Mike Bongiorno, del festival di Sanremo 1979, il primo che segnò una debole ripresa degli ascolti dopo la frana delle precedenti edizioni. Oggi è oggetto di culto fra coloro che hanno in qualche modo rivalutato le pellicole sexy, ma fondalmentalmente innocenti che riempirono le sale proprio nel periodo di massimo fulgore dell’attrice romana.
Attenti a quei P2
La settimana al mare
Il padrone e l’operaio
Il padrone e l’operaio (1975)
Ride bene… chi ride ultimo (1977)
Milano… difendersi o morire (1978)
Dove vai in vacanza? (1978)
Riavanti… marsch! (1979)
Rag. Arturo De Fanti, bancario precario (1979)
Play Motel (1979)
L’insegnante al mare con tutta la classe (1979)
* Scusi, lei è normale? (1979)
Uno contro l’altro, praticamente amici (1980)
La ripetente fa l’occhietto al preside (1980)
La compagna di viaggio (1980)
La settimana bianca (1981)
La cameriera seduce i villeggianti (1981)
La settimana al mare (1981)
Una vacanza del cactus (1981)
La sai l’ultima sui matti? (1982)
Attenti a quei P2 (1982)
Il sommergibile più pazzo del mondo (1982)
Il rubacuor (Le bourreau des coeurs) (1983)