Le crociate
Baliano è un fabbro che vive in un piccolo paese della Francia;un giorno muore sua moglie e lui scopre che un sacerdote del villaggio ha profanato il suo corpo essendo morta suicida. Lo uccide,e da quel momento diventa un ricercato. Ma per sua fortuna sulle sue tracce c’è suo padre,Goffredo di Ibelin,che gi consiglia,per guadagnarsi il perdono,di diventare crociato,partecipando alla difesa di Gerusalemme.
Baliano accetta,proprio mentre un gruppo di soldati attacca il gruppo di Goffredo,che rimane gravemente ferito. Baliano e i sopravvissuti si recano in Puglia,dove si imbarcano per la terra santa;ma durante il viaggio la nave sulla quale è Baliano affonda;il giovane riesce miracolosamente a salvarsi e si inoltra nel deserto,dove uccide,in leale combattimento,un arabo,risparmiando la vita al suo servitore,che in realtà è il braccio destro del potente Saladino,il capo dell’esercito musulmano.
Baliano arriva a Gerusalemme,mentre suo padre,dopo avergli consegnato l’anello nobiliare,muore per le conseguenze delle ferite riportate nel combattimento. Il giovane adesso è un nobile,ma deve fare i conti con il potente Guido di Lusingano,che ha sposato la sorella de re lebbroso Baldovino IV,Sibilla. Nel frattempo,i continui attacchi dei cavalieri crociati alla popolazione araba dei dintorni di Gerusalemme,provocano una grave crisi;durante uno di essi,infatti, Reginaldo di Chatillon,crudele braccio destro di Guido,uccide senza motivo la sorella del Saladino.
Che muove all’attacco di Gerusalemme,fermato solo dal re,Baldovino,che promette di punire i colpevoli. Ma il re muore,e Guido di Lusingano,stoltamente,attacca le truppe del Saladino,che massacra l’esercito cristiano. Gerusalemme è ormai priva di difese,ma Baliano,che è riuscito a dotarla di buone difese,regge eroicamente all’assedio,aiutato da tutti gli uomini validi della città,consci che con la presa della città nessuno avrebbe avuto salva la vita.
Saladino,per non dissanguare ulteriormente le sue truppe,concede ai coraggiosi difensori l’onore delle armi,concedendo a tutti la vita,a patto di lasciare la città per sempre. Cosi’ Baliano,accompagnato da Sibilla,di cui si è innamorato,si imbarca per la Francia;ad attenderlo c’è la vecchia vita da maniscalco,in compagnia della donna amata.Ridley Scott gira un film epico e abbastanza attendibile storicamente,pieno di splendide scene di battaglia,fra le quali va segnalata quella dell’assedio di Gerusalemme. Buon ritmo,splendida fotografia e soprattutto bei costumi. Ottime le prove degli attori,fra i quali si segnalano Orlando Bloom e Eva Green un’affascinante Sibilla.
Le crociate,
un film di Ridley Scott. Con Orlando Bloom, Eva Green, Liam Neeson, Jeremy Irons, Jouko Ahola, Shane Attwooll,
Tim Barlow, Christian Boeving, Marton Csokas, Samira Draa, Eriq Ebouaney, Khaled El Nabaoui, Jon Finch, Michael Fitzgerald,
Brendan Gleeson, Ghassan Massoud, Kevin McKidd, Nasser Memarzia, Edward Norton, Michael Shaeffer, Michael Sheen,
Alexander Siddig, David Thewlis, Ulrich Thomsen, Velibor Topic. Genere Drammatico, colore 145 minuti. – Produzione USA, Spagna, Gran Bretagna 2005. –
Nathalie Cox … La moglie di Baliano
Eriq Ebouaney … Firuz
Jouko Ahola … Odo
David Thewlis … Hospitaler
Liam Neeson … Godfrey de Ibelin
Orlando Bloom … Balian de Ibelin
Bronson Webb … Appredista
Nikolaj Coster-Waldau … Sceriffo del villaggio
Steven Robertson … Marito di Angelica
Marton Csokas … Guy di Lusignano
Alexander Siddig … Imad
Velibor Topic … Almaric
Michael Shaeffer … Giovane sergente
Eva Green … Sibylla
Brendan Gleeson … Reynald de Chatillon
Nasser Memarzia … Muslim Grandee
Jeremy Irons … Tiberias
Jon Finch … Jerusalem
Edward Norton … Re Baldovino
Lotfi Yahya Jedidi … Il vecchio Ibelin
Samira Draa … Domestica di Sibylla
Ulrich Thomsen … Mestro dei templari
Matthew Rutherford … Cavaliere
Michael Fitzgerald … Humphrey
Ghassan Massoud … Saladino
Khaled Nabawy … Mullah
Karim Saleh … Messaggero dei saraceni
Shane Attwooll … Reginaldo cavaliere Templare
Giannina Facio … La sorella di saladino
Emilio Doorgasingh Ingegnere Saraceno
Peter Cant … Ragazzo paesano
Angus Wright … Richard’s Knight
Iain Glen … Riccardo Cuor di leone
Regia: Ridley Scott
Soggetto:
Sceneggiatura: William Monahan
Produttore: Ridley Scott
Casa di produzione: 20th Century Fox
Distribuzione (Italia): Medusa Film
Fotografia: John Mathieson
Musiche: Harry Gregson-Williams
È una suicida: tagliale la testa. E riporta l’accetta.
Non do alcun credito alla religione. Sotto la parola religione ho visto la follia di fanatici di ogni denominazione venire chiamata “Volontà di Dio”, la santità sta nell’agire rettamente e nel coraggio da parte di coloro che non possono difendersi, la bontà, ciò che Dio desidera sta qui, secondo ciò che decidete di fare ogni giorno, sarete un uomo buono o no.
– Non abbiate timore innanzi ai vostri nemici. Siate impavidi e retti, cosicché Dio possa amarvi! Dite il vero anche se vi conduce alla morte! Salvaguardate gli indifesi. È il vostro giuramento! E questo affinché te ne ricordi. Sorga un cavaliere!… Sorga un cavaliere!
– Chi credete di essere? Pensate che fare di un uomo un cavaliere lo farebbe combattere meglio?
– Si!
Se Dio non ti ama, come hai potuto fare tutto quello che hai fatto?
Che uomo è un uomo che non rende il mondo migliore?
Sono quello che sono… qualcuno deve pur esserlo…
Come puoi essere all’Inferno se sei nei mio cuore?
Non abbiate timore innanzi ai vostri nemici, siate impavidi e retti così che Dio possa amarvi.dite il vero… anche se vi conduce alla morte, salvaguartdate gli indifesi, è il vostro giuramento. Sorga un cavaliere!
Siate senza paura di fronte al nemico;
Siate coraggiosi e giusti;
Proclamate la verità, anche a costo della vita.
Difendete gli oppressi e non piegatevi al male.
Questo è il vostro giuramento!!
A Dio non importa, e se gli dovesse importare, allora non è Dio
Amico, la tua fama sarà nota ai tuoi nemici prima ancora che tu li abbia conosciuti.
Chi conduce la resistenza?
Baliano di ibelin, mio signore.
Quello che tu hai lasciato in vita a Kerak?
Sì, lui… mi chiedevo se fosse stato meglio che tu lo uccidessi… non avrei dovuto avere te come re!
Lezioni di piano
Una donna muta dall’età di sei anni per motivi non chiari,arriva in un’isola della Nuova Zelanda assieme alla figlia nata da un precedente matrimonio;arriva in un continente sconosciuto, recando con se un pianoforte unica sua distrazione e fonte di una passione irrefrenabile. Il pianoforte è principalmente uno strumento che le serve non solo per appagare i suoi sensi, ma anche per stabilire un contatto con il mondo esterno, per entrare in sintonia con quello che la circonda.
Ada Mac Grath, questo il suo nome, dovrebbe sposare Alisdair ma sin dall’inizio appare chiaro che all’uomo non vanno giù alcune cose della donna, inclusa la sua ferma volontà di trasportare attraverso la giungla il pianoforte. A venire in soccorso di Ada è un tipo strano, George, che si invaghisce della donna; propone ad Ada di trasportare grauitamente il piano in cambio di lezioni dello stesso. Ada pur riluttante accetta il baratto. E’ l’inizio di una relazione clandestina che terminerà violentemente quando Alisdair,resosi conto della cosa, per punire Ada le taglierà un dito, impedendole così di suonare.
Ma la donna lo lascia e nel momento di andar via getta il pianoforte in mare,legandosi con una corda ad esso; sta per morire ma all’ultimo istante sceglie di vivere liberandosi dalla corda. Andrà a vivere con George e riprenderà seppur lentamente a parlare.
Film premiato a Cannes con la Palma d’oro, Lezioni di piano sembra un dramma a metà strada tra un racconto della Bronte e uno di Lawrence, sia per il tema trattato in cui ancora una volta si tende ad evidenziare la condizione delle donne nel primo ottocento sia per la scabrosa relazione tra Ada e George, che almeno all’inizio è solo di natura sessuale con scene esplicite di sesso.
Splendidi paesaggi,immersi in una foschia creata ad arte sembrano simboleggiare la rinascita spirituale di Ada, donna dal passato triste e doloroso, che alla fine riesce comunque a trovare lo spazio per la sua felicità, fatta di un incontro con un uomo forse rozzo ma dalla grande sensibilità,opposta a quella di Alisdair,crudele e meschino.
Un film a tratti poetico e convincente, che si avvale della straordinaria interpretazione di Holly Hunter e della regia, tecnicamente perfetta di Jane Campion; la regista neozelandese, reduce dal buon successo del film Un angelo alla mia tavola crea un film d’atmosfera con personaggi molto caratterizzati. La Ada interpretata splendidamente da Holly Hunter è una donna forte e volitiva, nonostante l’handicap dietro il quale probabilmente si nasconde per sfuggire ad un mondo che non sente suo.
Ma del quale si riappropria con il suo piano, dal quale trae giovamento e sussistenza per l’anima, attraverso la musica linguaggio universale. La Hunter è bravissima, con quell’espressione malinconica e corrucciata che si staglia sotto il cappuccio vittoriano. E’ un ritratto di donna forte, determinata, che vorrebbe rivendicare il suo ruolo ma che per la meschinità e il maschilismo imperante è costretta a mascherarsi, ad accettare un ruolo subalterno al quale tuttavia si ribellerà. Un film molto bello, quindi, questo Lezioni di piano, premiato da un eccellente successo internazionale.
Lezioni di piano
Un film di Jane Campion. Con Holly Hunter, Harvey Keitel, Sam Neill, Anna Paquin, Kerry Walker,Genevieve Lemon, Tungia Baker, Ian Mune, Peter Dennett, Te Whatanui Skipwith, Pete Smith, Bruce Allpress, Cliff Curtis, Carla Rupuha, Mahina Tunui
Titolo originale The Piano. Drammatico, durata 121 min. – Australia, Francia, Nuova Zelanda 1993
Holly Hunter: Ada McGrath
Harvey Keitel: George Baines
Anna Paquin: Flora McGrath
Sam Neill: Alisdair Stewart
Rossella Izzo: Ada McGrath
Mario Cordova: George
Perla Liberatori: Flora McGrath
Luca Ward: Alisdair Stewart
Regia Jane Campion
Soggetto Jane Campion
Sceneggiatura Jane Campion
Casa di produzione Australian Film Commission, CiBy 2000, New South Wales Film & Television Office
Fotografia Stuart Dryburgh
Montaggio Veronika Jenet
Musiche Michael Nyman
Scenografia Andrew McAlpine
Costumi Janet Patterson
Dune
Dune rappresenta uno dei progetti più ambiziosi della storia del cinema,oltre che uno dei più costosi.
E che all’epoca della realizzazione creò grossi problemi alla De Laurentis,che finanziò la produzione.Ridurre per lo schermo il romanzo principale di Herbert era considerata un’operazione impossibile,vista la complessa trama,sviluppata in un ciclo di racconti con una tematica di base molto particolare,basata più sulla spirtualità dei personaggi che sull’azione.Il risultato fu un film splendido,ma che venne capito poco dal pubblico dell’epoca,proprio in virtù di una sceneggiatura molto complessa,nonostante gli sforzi di Lynch di rendere visiva, in due ore e quaranta ,una storia con moltissimi personaggi,e con un retroterra storico di assoluto rilievo.
La vicenda si svolge su due piani differenti;il primo racconta la storia del duca Leto Atreides,della sua concubina Jesica e di suo figlio Paul,cresciuto in maniera rigida ma giusta,destinato a diventare il successore del duca nel casato Atreides e alla guida del pianeta Caladan;Jessica,la concubina,è invece parte di un progetto segretissimo,la sorellanza Bene Gesserit,che attraverso un programma di selezione genetica,mira ad ottenere il Kwisatz Haderah,l’essere che dominerà la galassia.
Contempraneamente su un altro pianeta,Giedi Primo,il casato degli Harkonnen trama per distruggere la casata Atreides,grazie anche alla collaborazione occulta dell’imperatore Shaddam IV,preoccupato dallo sviluppo di una nuova,potente arma messa a punto dagli Atreides,la tecnica estraneante;il barone Vladimir Harkonnen,grazie all’aiuto dell’imperatore,ordisce una trappola per il Duca Leto,che scatterà su Arrakis,un piccolo pianeta inospitale,affidato alla custodia del duca Leto.
Silvana Mangano è la madre Bene Gesserit, Josè Ferrer è L’Imperatore
Kyle MacLachlan è Paul Atreides
Arrakis è un pianetà desertico,sul quale vivono colossali vermi,che producono la spezia,un elisir di lunga vita che permette di avere la conoscenza e la precognizione del futuro,oltre a permettere alla Gilda,costituita da un gruppo di mostruosi Navigatori,di spostarsi da una parte all’altra dell’universo.
Su Arrakis vivono anche i fieri Fremen,che sono riusciti a colonizzare l’inospitale pianeta grazie a tute distillanti,che permettono il recupero dei liquidi corporei,e che sono fieri avversari degli Harkonnen,che li hanno quasi sterminati.
A destra, Sting è Feyd
Sarà Paul Atreides a vendicare la morte del padre,a stringere un alleanza con i Fremen che lo poertà a diventare il Kwisatz Haderah,l’essere senziente più potente dell’universo.
Paul controllerà anche la sorellanza Bene Gesserit,grazie all’iuto della potente sorella Alia,e con gli immensi poteri acquisiti,controllerà la spezia,che gli aprirà la vista sul futuro,e gli donerà il potere di controllare anche gli elementi.
Dune è un film ricco di effetti speciali,assolutamente straordinari ed innovativi per l’epoca,con una caratterizzazione spinta dei personaggi,tra i quali spiccano i crudeli Harkonnen,un film che vive di dialoghi,spesso anche moltoostici,con riferimenti difficili per chi non conosca almeno in parte il piano della colossale opera di Herbert.
Sean Young è Chani
Un film che si avvale di un cast davvero di prim’ordine,con attori di calibro assoluto,come Silvana Mangano nel ruolo della madre Bene Gesserit. Un film che segnò se non un tonfo,un insuccesso pesante ai botteghini;costato l’enorme cifra di 45 miliardi di lire,riuscì ad incassarne meno della metà,rifacendosi,però,nel corso degli anni,grazie al mercato del video domestico.
Francesca Annis è Lady Jessica
Oggi Dune,diretto da quel geniaccio di Lynch,è considerato uno dei film di fantascienza cult,uno dei più belli ed affascinanti di sempre.
Dune, un film di David Lynch, con Kyle Maclachlan, Francesca Annis, Jurgen Prochnow, Kenneth Mcmillan, Jose’ Ferrer, Sting, Leonardo Cimino, Silvana Mangano, Virginia Madsen, Max Von Sydow, Sean Young, Usa 1984
Francesca Annis: Lady Jessica
Leonardo Cimino: Il medico del Barone
Brad Dourif: Piter DeVries
Linda Hunt: la Shadout Mapes
Freddie Jones: Thufir Hawat
Richard Jordan: Duncan Idaho
José Ferrer: Imperatore Padishah Shaddam IV
Virginia Madsen: Principessa Irulan
Kyle MacLachlan: Paul Atreides
Silvana Mangano: Rev. Madre Ramallo
Everett McGill: Stilgar
Kenneth McMillan: Barone Vladimir Harkonnen
Jack Nance: Capitano Iakin Nefud
Siân Phillips: Rev. Madre Gaius Helen Mohiam
Angélica Aragón: Sorella Bene Gesserit
Jürgen Prochnow: Duca Leto Atreides
Paul L. Smith: Rabban “la Bestia” (come Paul Smith)
Patrick Stewart: Gurney Halleck
Dean Stockwell: Dott. Yueh
Sting: Feyd-Rautha
Max von Sydow: Dott. Kynes
Alicia Witt: Alia (come Alicia Roanne Witt)
Sean Young: Chani
Doppiatori italiani
Kyle MacLachlan: Tonino Accolla
Jürgen Prochnow: Luigi La Monica
Kenneth McMillan: Sergio Fiorentini
Max von Sydow: Giuseppe Rinaldi
Virginia Madsen: Rossella Izzo
Sian Phillips: Gabriella Genta
Sting: Massimo Rinaldi (Fabio Boccanera nell’edizione speciale)
Dean Stockwell: Paolo Buglioni
Patrick Stewart: Paolo Poiret
Regia David Lynch
Soggetto tratto dal romanzo Dune di Frank Herbert
Sceneggiatura David Lynch
Produttore Raffaella De Laurentiis
Produttore esecutivo Dino De Laurentiis
Fotografia Freddie Francis
Montaggio Anthony Gibbs
Effetti speciali Albert J. Whitlock, Barry Nolan, John Dykstra, Kit West, Carlo Rambaldi
Musiche Toto, Brian Eno
Scenografia Anthony Masters
Nella settimana prima della partenza per Arrakis, quando il tramenio era giunto a livelli quasi insopportabili, una donna vecchia e vizza si presentò alla madre di Paul.
Era una notte calda e soffocante a Castel Caladan, e l’antico cumulo di pietre che era la dimora degli Atreides da ventisei generazioni dava quel senso di frescura umidiccia che preannunciava un cambiamento del tempo.
José Ferrer: Imperatore Padishah Shaddam IV
Silvana Mangano: Rev. Madre Ramallo
Kyle MacLachlan: Paul Atreides
Max von Sydow: Dott. Kynes
Brad Dourif: Piter DeVries
Jürgen Prochnow: Duca Leto Atreides
Virginia Madsen: Principessa Irulan
Richard Jordan: Duncan Idaho
Francesca Annis: Lady Jessica
Sting: Feyd-Rautha
Kenneth McMillan: Barone Vladimir Harkonnen
Sean Young: Chani
Freddie Jones: Thufir Hawat
Alicia Witt: Alia
David Lynch e Frank Herbert